Le mamme li credevano a scuola

Le mamme li credevano a scuola Le mamme li credevano a scuola Ieri mattina, alle 8,20 in punto, 11 bidello dell'Istituto Tecnico Sommeiller ha chiuso i cancelli della scuola. Cinquanta ragazzi arrivati in ritardo sono rimasti per strada, e visti inutili i Joro tentativi per farsi aprire, si sono dispersi. Qualcuno ha raggiunto la propria abitazione, qualche altro è rimasto a bighellonare tutta la mattina, senza saper che fare perchè gli mancava la voglia di .ritornare a casa o perchè a casa non c'era più nessuno. Il fatto trova precedenti in altri analoghi verificatisi Io scorso anno. Il preside dell'Istituto, prof. Macchia, ha dichiarato: «Martedi mattina è stato dettato agli allievi l'orario definitivo. E' stato anche detto che avrebbero potuto entrare a scuola non oltre le 8,20. Alle 8,30 hanno inizio le lezioni, e se non si applica un po' di severità con una-scolaresca di SSS0 allievi, à disordine s'instaura sovrano. Il provvedimento della chiusura sarà applicato ogni giorno. Soltanto il cattivo tempo, o l'interruzione della corrente sui tram o il ritardo dei treni saranno considerate giustificazioni accettabili >. Un lettore ci scrive : « E' dovere degli educatori pretendere l'osservanza stretta degli orari. Però ammonizioni e punizioni di«ciplinart contro t ritardatari, potrebbero benissimo, a mio avviso, sostituire la- chiusura dei cancelli Ai genitori non la piacer» che i loro ragazzi siano per strada quando dovrebbero essere affidati alla tutela della scuola. I ritardi non devono essere una consuetudine, ma talvolta sono giustificati da necessità familiari o da motivi contingenti e dei tutto involontari ». -