Un ferroviere è investito dal treno per salvare un giovane imprudente

Un ferroviere è investito dal treno per salvare un giovane imprudente &asff«B CI riè- JLa'itso «I passaggio a livello, di «la Assisi Un ferroviere è investito dal treno per salvare un giovane imprudente A cancelli chiusi stava attraversando in motocicletta i binari - Il coraggioso gesto del casellante, che ha un piede mozzato - Un altro incidente: 3 feriti sull'autostrada Un drammatico episodio è avvenuto ieri sera sulla linea della ferrovia Torino Cirio Valli di Lanzo: un casellante, nel tentativo di fermare un motociclista che Imprudentemente attraversava 11 binario proprio nel momento In cui arrivava un convoglio, è rimasto travolto dal locomotore ed ha avuto un piede straziato. Erano le 19,50 circa. Al passag- glo a livello di via Assisi, a trecento metri dalla stazione di Madonna di Campagna, era di servizio il ferroviere Giuseppe Pellltterl fu Rosario di 54 anni, domiciliato a Venaria. in via Marchese 9. li passaggio a livello non ha sbarre, bensì due grandi cancelli a doppio battente. Alle 19,50 nel casotto di guardia suonava il campani-Ilo indicante il sopraggiungere di un treno. Il Pellltteri (Il quale prestava servizio In sostituzione della casellante titolare del posto, ieri a riposo), si affrettava a chiudere il cancello che dà verso via Stradella. Poi attraversava la sede ferroviaria — che in quel punto comprende un solo binarlo chiudeva il cancello di via Assisi. Si voltava per controllare che tutto fosse in ordine e notava che i battenti verso via Stradella non combaciavano perfettamente e lasciavano un ampio spiraglio attraverso cui avrebbe potuto passare una bicicletta o una motocicletta. Il Pellltterl aveva appena rilevato l'inconveniente che uno < scooter » arrivava a grande velocità da via Assisi: il guidatore, un giovane di 25 o 30 anni, inchiodava con brusca manovra la macchina a pochi metri dal cancello e poi decisamente s'infilava nel varco tra i due battenti, con l'evidente intenzione di superare la strada ferrata. In quell'attimo, a non più di 100 metri di distanza, 11 casellante scorgeva terrorizzato i fanali del locomotore che s'avicinava rapidamente. Non c'era tempo da perdere. Gridando : c Si fermi! C'è il treno! », il Pellltteri si lanciava coraggiosamente verso il motociclista e gli sbarrava la strada allargando le braccia. Lo « scooter >, sotto l'impulso di una violenta frenata, sbandava, si metteva di traverso e urtava con violenza il casellante buttandolo verso il binarlo. Era la questione di un secondo. Il malcapitato finiva sulle rotaie, il convoglio gli era ormai sopra. Con uno sforzo sovrumano riusciva a compiere un balzo per mettersi in salvo. Sfuggiva alla morte, ma non poteva impedire che una ruota del locomotore gli passasse sui piedi e glieli maciullasse orrendamente. Mer.Ire il convoglio proseguiva la corsa (nè il manovratore, nè i passeggeri si erano accorti di ni Ila) il Pel1.itte-ri si accasciava al ■ ilo sanguinante e svenuto. Nessun testimone era presente alla scena. Il casellante veniva trovato dopo alcuni minuti da tre o quattro operai reduci dal lavoro. Lo scooter!-, sta, evidentemente in'preda a follo paura, si era già allontanato: sul posto restavano frammenti del fanale e alcune chiazze di sangue, il che poteva far supporre che anch'egll fosse caduto e avesse riportato ferite sia pure superficiali. Il Pellitteri veniva trasportato all'Astanteria Martini ove il dott. Sabatino, assistito dal dott. Atzori, procedeva all'amputazione d'un piede e faceva ricoverare l'infortunato con una prognosi di oltre due mesi. L'altro piede sarà probabilmente salvato, ma con la mulilazione di quattro dita. — Una macchina è uscita in piena velocità dall'autostrada saltando la breve scarpata e rovesciandosi nel prato; il guidatore e due signore che viaggiavano con lui sono stati trasportati all'ospedale di Chivasso. Il drammatico incidente avvenuto ieri verso le 19, ha avuto origine da una manovra di sorpasso. Il signor Fornasero Federico, che abita a Torino in via Eri- trea 30, stava viaggiando in direzione di Milano alla guida delia sua « 1100 » ; erano con lui la signora Ida Batlston e la signora Elisabetta Campagnaro. Oltrepassato il casello di Chivasso di circa tre chilometri, il Fornasero si trovava davanti un autotreno che procedeva a moderata andatura; per superarlo premeva sull'acceleratore e si spostava verso il centro della strada. Ma in quel punto scorgeva un'altra macchina che si avvicinava.a forte velocità dalla direzione opposta. Il Fornasero sterzava bruscamente per riportarsi sulla destra, ma andava a urtare contro la parte posteriore del rimorchio che lo precedeva. Per il contraccolpo la macchina sfuggiva al controllo del guidatore puntando verso il bordo dèlia strada; di balzo superava la scarpata e finiva rovesciata sul terreno molle del prato: nell'urto aveva riportato gravissimi danni. Un automobilista di passaggio dava l'allarme al vicino casello; si telefonava a Chivasso per un'ambulanza della Croce Rossa, I feriti venivano trasportati all'ospedale. Il Fornasero aveva riportato la frattura della clavicola sinistra, la signora Batlston la frattura di una gamba e la signora Campagnaro una ferita alla faccia con stato di « choc ». Più tardi.la polizia stradale ha rintracciato a Santina l'autotreno implicato nell'incidente: il gul datore non si era accorto che la « 1100 » era venuta a urtare con tro il rimorchio e aveva proseguito senza sospetti la sua strada. Gluseppe Pellltterl, 64 anni La macchina sfasciata nell'urto sull'autostrada a Chivasso

Persone citate: Atzori, Campagnaro, Elisabetta Campagnaro, Fornasero, Fornasero Federico, Ida Batlston, Pellitteri, Santina

Luoghi citati: Chivasso, Lanzo, Milano, Torino, Venaria