Accordo al governo sulla legge per le ricerche petrolifere in Italia

Accordo al governo sulla legge per le ricerche petrolifere in Italia I nuovi emendamenti per evitare i monopoli Accordo al governo sulla legge per le ricerche petrolifere in Italia Gl'incoraggiamenti all'iniziativa privata e le garanzie dello Stato - Gava non accetta il compromesso di Cornelia per il conglobamento - La relazione di Segni sui colloqui con Dulles Roma, 25 ottobre Il Consiglio dei ministri ha approvato stamane i criteri ri-formatori degli emendamenti al progetto di legge sugli idrocarburi che nei prossimi giorni il ministro Cortese presenterà al Parlamento. E', come si sa, una delle questioni di fondo della politica italiana che l'attuale governo ha ereditato dal governo Sceiba e questo a sua volta dal governo Pella, sotto la cui gestione fu presentato il progetto di legge che da due anni è bloccato in commissione. Le modifiche prospettate dal Consiglio dei ministri si propongono obiettivi di carattere generale che il comunicato consigliare provvede ad indicare: incoraggiare la ricerca e la coltivazione degli idrocarburi, prevenire e reprimere la formazione di concentrazioni monopolistiche, stimolare l'iniziativa privata attraverso un regime concorrenziale provvisto del necessari controlli, garantire all'ente statale (l'E.N.I.) condizioni Idonee allo svolgimento-dei suoi compiti, assicurare allo Stato una effettiva ed equa partecipazione agli utili delle imprese, istituire strumenti tecnici di controllo; particolarmente idonei nell'ambito del Ministero dell'Industria. Gli strumenti attraverso 1 quali si potranno raggiungere tali obiettivi costituiscono ovviamente la materia degli emendamenti che prima della presentazione al Parlamento saranno messi definitivamente a punto in un'altra riunione presso Vanoni. I ministri ne hanno comunque concordato stamane 1 principali aspetti. Il limite massimo di estensione per 1 permessi di ricerca è rimasto fissato a 50 mila ettari per. ogni concessione . con l'avvertenza che ogni socie- tà non potrà usufruire di permessi che superino complessivamente i 150 mila et- ,1 tari su scala regionale ed i 300 mila su scala nazionale. Lo concessioni di sfruttamento non potranno Invece superare 1 10 mila ettari per ogni società con un limite complessivo nazionale di 80 mila ettari. Ai limiti suddetti, peraltro, non sarà soggetta l'E.N.I. cui si riconosce cosi, almeno formalmente, una condizione di privilegio rispetto alle aziende private. Per il petrolio prodotto dai privati lo Stato si assicura attraverso le combinazioni delle royalties e delle imposte un utile che corrisponderà a circa il 60 per cento del prodotto lordo epurato dei soli costi di produzione. In pratica facendo il prodotto eguale a cento e calcolando a tariffa il costo di produzione lo Stato incamererà 42 : 24,50 come tasse e imposte, 12,66 come royalties (che sale a 16,16 quando la produzione dei singoli giacimenti supera un certo limite annuo) e 4,84 in denaro o in prodotto grezzo. Basteranno questi cenni per constatare che il punto di vista prevalso rappresenta un compromesso tra le tesi estreme sostenute rispettivamente dai « privatisti > e dagli < statalisti >. Si è abbassata la percentuale di spettanza statale che — fatti tutti i calcoli — il primo progetto Cortese portava a quasi il 70 per cento essendosi constatato che essa risultava assai poco remunerativa per i produttori e avrebbe Anito per scoraggiare le ricerche. Si è svincolato l'E.N.I. dalla soggezione ai limiti previsti per le società private; è questo il. punto di maggior rilievo emerso dalla rielaborazione cui nei giorni scorsi hanno provveduto Saragat, Vanoni, Gava, Andre otti e lo stesso Cortese, i Gli « statalisti » avevano insistito per ottenere anche il diritto di prelazione facendo osservare che 1 permessi di ricerche già presentati riguardano milioni di ettari e non lasciano praticamente scoperto nessun angolo del'territorio italiano; per cui l'esenzione dal limite ha un valore puramente formale. SI è ribattuto che con il diritto di prelazione all'iniziativa privata rimarrebbero soltanto gli scarti deli'E.N.I. Si cercherà invece di ovviare all'inconveniente lamentato perfezionando gli strumenti di identificazione delle < società prestanome > e si riserverà a un comitato di ministri la facoltà di concedere il diritto di prelazione all'E.N.I. nei casi contestati. Si è fatto così un grosso passo avanti su una fidile questioni più scottanti sottoposte all'attenzione dei ministri. Non si è riusciti invece a fare l'eguale per l'altra questione all'ordine del giorno: il conglobamento del premio di interessamento del ferrovieri e dei postelegrafonici. Segni e Concila hanno illustrato il compromésso che avevano studiato nel giorni scorsi con 1 rappresentanti sindacali ma Gava ha subito opposto che 11 Tesoro non poteva accettarlo poiché con esso si carica lo Stato di un nuovo onere senza liberarlo dalla preoccupazione che tra qualche mese le categorie interessate tornino ad agitarsi per chiedere il «conglobamento totale». Mancava uno dei ministri direttamente interessati Angelini trattenuto alla Camera dalla discussione del bilancio ed il presidente ha avuto buon gioco di proporre che la discussione fosse sospesa. Ora si cercherà di ammorbidire l'opposizione di Gava: fallendo l'impresa si tornerebbe al principio di questa vicenda che ha già provocato la minaccia di imissioni di uri paio di minitri e di crisi dell'intero Gainetto. Per intanto è stato approvao lo schema di un altro dereto delegato, sempre riguarante gli statali, grazie al quae viene agevolata la carriera degli ex-combattenti e di altre categorie appartenenti al gradi Vili (A), XI (B) e XI (C). All'inizio della seduta il presidente ha ampiamente riferito sui colloqui italo-americani dei giorni scorsi. Sottolineando la « piena comprensione del punto di vista espresso dal governo italiano > e la < completa identità di vedute manifestatasi » Segni si è particolarmen¬ te soffermato su alcuni punti: ammissione dell'Italia all'ONU, applicazione dell'articolo 2 della NATO (quello che prevede una cooperazione economica tra le nazioni aderenti), la partecipazione italiana alle questioni del Mediterraneo, la sicurezza europea, l'unificazione delia Germania, il disarmo. Secondo talune informazioni all'esposizione del presidente sarebbe seguita una breve discussióne che avrebbe lasciato emergere qualche disparità di giudizio sulla linea di condotta che gli Stati Uniti si accingerebbero a seguire a Ginevra. Altre informazioni le smentiscono e dal comunicato ufficiale non risulta che la relazione di Segni sia stata seguita da altri ■ interventi. Atteniamoci perciò a questi elementi. Si è riunita quest'oggi la direzione del P.S.D.I. che dopo aver ascoltato una relazione del segretario Matteotti sostanzialmente positiva sui primi mesi di esperienza della nuova compagine governativa ha fissato all'ultima decade di gennaio la convocazione del congresso del partito. e. fV

Luoghi citati: Germania, Ginevra, Italia, Roma, Stati Uniti