Si è ucciso per amore il contadino trovato impiccato in un boschetto

Si è ucciso per amore il contadino trovato impiccato in un boschetto Si è ucciso per amore il contadino trovato impiccato in un boschetto In tasca aveva ancora le 400 mila lire ricavate dalla vendita di un bue e di una partita d'uva - Non ancora identificato il cadavere scoperto in una vigna dell'Acquese UIIIUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIlllllllllllll(Nostro servizio particolare) Acqui, 24 ottobre. Due cadaveri sono stati rinvenuti sabato scorso, com'è noto, in due diverse località di Moirano di Acqui. L'uno giaceva bocconi in una vigna, l'altro era appeso ad un albero in un boschetto di regione Piani. Nessuno dei due aveva indosso documenti, e l'identificazione era resa difficile dall'avanzato stato di decomposizione dei cadaveri. In tasca all'impiccato venivano trovate quattrocentomila lire in contanti. Oggi la salma di quesfultimo è stata riconosciuta: si tratta dell'agricoltore Vittorio Ameglio fu Ignazio, di SI anno, che abitava insieme con un fratello in frazione San Michele di Nizza. La sua scomparsa, denunciata il 7 ottobre, aveva fatto nascere voci di un misterioso delitto. Egli si era infatti allontanato da casa con una forte somma — le 400 mila lire che gli nono poi state trovate indosso e che rappresentavano il frutto della vendita di un bue e dt una partita di uva — e si era fatta l'ipotesi che fosse rimasto vittima di uno o più rapinatori. I medici avevano inoltre ritenuto che la morte dello sventurato risalisse ad almeno kO o B0 giorni prima, mentre la scomparsa era stata denunciata il 1 ottobre. Una lite familiare, un dissidio per ragioni di interessi poteva avere provocato una tragedia. Il macabro rinvenimento di sabato scorso e le successive indagini hanno fatto cadere tutte le voci. I carabinieri della tenenza di Acqui hanno infatti stabilito che l'Ameglio si è ucciso, probabilmente per una improvvisa crisi nervosa. Sembra, ma non è accertato, che l'agricoltore, facoltoso proprietario terriero, si fosse innamorato di una matura ma piacente contadina venuta da Genova per aiutarlo nei lavori della vigna al tempo di vendemmia, e che la crisi di nervi sia stata ingigantita dall'amore non corrisposto. La vendemmiatrice avrebbe respinto le sue profferte e l'Amcglio se ne sarebbe profondamente rattristato! fino al punto da uccidersi. Racconta una vicina di aver chiesto un giorno notizie della donna che vedeva lavorare di lena nelle vigne dell'Ameglio. L'agricoltore le rispose: «Dimmi tu se ne sai qualche cosa. Per me si tratta della salvezza! ». Secondo quanti conoscevano l'Amcglio, la frase, sebbene piuttosto oscura, spiegherebbe il suicidio. Respinto dalla donna di cui si era follemente invaghito, il contadino si sarebbe impiccato. Fervono tuttora le indagini per identificare il cadavere rinvenuto in una vigna in località Bruni. Secondo il referto dei medici la morte dello sventurato, un girovago dall'apparente età di 30 anni, risalirebbe a una ventina di giorni addietro e sarebbe stata provocata da cause naturali. L'ipotesi di un delitto, avanzata in un primo tempo, è stata decisamente scartata. Lo sconosciuto si sarebbe inoltrato nella vigna per prendere qualche grappolo di uva e, colto da un improvviso malore, sarebbe spirato prima che qualcuno potesse recargli soccorso. Vittorio AmegUo, di 51 anno

Persone citate: Ameglio, Moirano, Vittorio Ameglio

Luoghi citati: Acqui, Genova, Nizza