Uccide la sua amante a rivoltellate e si spara l'ultimo colpo in bocca

Uccide la sua amante a rivoltellate e si spara l'ultimo colpo in bocca Tragedia nella centrale via XX Settembre a Genova Uccide la sua amante a rivoltellate e si spara l'ultimo colpo in bocca L'ultimo convegno sotto i portici: la donna riconferma la volontà di troncare la relazione L'assassino impugna l'arma e la vittima cerca invano di fuggire sulle scale di una casa (Dal nostro corrispondente) Genova, 24 ottobre. Due persone morte rappresentano il bilancio di un dramma scoppiato stasera improvviso nella ■ centralissima via XX Settembre: un uomo ha ucciso con cinque colpi di rivoltella l'amica che cercava scampo su una rampa di scale, poi si è sparato in bocca, cadendo e rotolando per i gradini dove lo hanno raccolto in fin di vita; è deceduto poco dopo all'ospedale. La tragedia si è svolta alle ore £0,30. L'assassino suicida è Giuseppe Oilia fu Angela, di 54 anni, da. Piazza (Firenze), commerciante di penne stilografiche con un piccolo negozio in salita San Matteo 35 rosso. La donna che egli ha ucciso è stata identificata per Maria Esposito, di 40 anni. Verso le S0,S0 là custode delio stabile di via XX Settembre £9 ha udito il fragore di numerosi colpi d'arma da fuoco echeggiare nelle scale. La portinaia, Pierina Guerra, impaurita, usciva in strada e invocava l'intervento di alcuni carabinieri che passavano tn quell'istante davanti alla casa. Questi bloccavano immediata¬ mente l'uscita del palazzo eisalivano le scale; dopo due rampe scorgevano i due corpi inanimati. Sul pianerottolo del secondo piano giaceva il cadavere della donna, che indossava un soprabito grigio sopra un abito nero di lana. Poco più in basso rantolava in un lago di sangue, con il volto sfigurato da una profonda ferita, il commerciante Giuseppe Cilia. Sull'ultimo scalino, presso il pianerottolo, sono stati trovati due pacchi che sembra contenessero alcuni oggetti di argenteria e che probabilmente appartenevano alla Esposito. Dai primi accertamenti risulterebbe che l'uomo ha sparato sei colpi di rivoltella, cinque puntando l'arma contro la donna e l'ultimo contro di sé. La Esposito è stata raggiunta da due proiettili Da quanto si è potuto stabilire durante le prime battute dell'inchiesta aperta dalla polizia, questa sera verso le 20 i due si incontrarono in via XX Settembre. Parlarono per circa un quarto d'ora: amanti da due anni, stavano per lasciarsi. Forse il Cilia supplicò ancora una volta l'amica di non abbandonarlo e essa si mo- strò decisa a insistere nel suo proposito. Ad un certo momento il commerciante estrasse dalla /osca della giacca una pistola e minacciò la Esposito. La doitna corse a rifugiarsi in un portone, quello contrassegnato dal numero £9, salì le scale tentando una fuga disperata. Il Cilia la inseguì e raggiuntala in cima alla seconda rampa di scale premette per cinque volte il grilletto. Poi aprì la bocca e con l'altro rimasto nel caricatore, si sparò nel palato. Il commerciante è stato raccolto rantolante e ricoverato all'ospedale di San Martino. La relazione del Cilia con la Esposito era cominciata nel 1953, ma ora la Esposito aveva più volte confidato alle amiche e colleghe d'ufficio di voler lasciare l'amante. Sembra che il commerciante soffrisse da tempo di una profonda depressione psichica, conseguenza del dissesto finanziario. Ieri era tornato da un viaggio nel Sud dove aveva cercato di stipulare un contratto vantaggioso, ma anche questo tentativo di risollevarsi era stato imitile. Il negozio di penne stilografiche che egli gestiva, gli aveva dato una discreta agiatezza, ma negli ul¬ lllllllillllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllMtimi tempi gli aveva procurato dei debiti. Egli si angustiava specialmente per la sua unica figlia, Maria Grazia, di 12 anni, ospite in un istituto di suore Il Cilia 6 descritto dai conoscenti come un uomo mite, dai precedenti ineccepibili e rovinato da una serie di speculazioni sbagliate e imprudenti. Egli si era molta affezionato alla Esposito e più volte le aveva proposto di sposarla, ma la donna si era sempre opposta al suo progetto. Per un certo periodo essa lo aveva ricambiato, ma quando gli affari del commerciante si erano avviati al peggio, non aveva voluto condividerne le avversità e in più di una occasione glielo disse chiara/mente. Per un po' lo ave va aiutato prestandogli soldi, ma infine si era stancata e aveva deciso di -pensare ■solo a sè Quello di stasera avrebbe dovuto essere comunque l'ultimo colloquio. Maria Esposito era vedova e madre di due bimbi. Abitava a Nervi e lavorava co me impiegata alla Socony Vacuum. Fino a qualche settimana ffc.il Cilia era solito attendere la donna all'uscita dell'ufficio. Da alcuni giorni i due non s'incontravano e oggi verso le 16 il commerciante le telefonò per darle il fatale appuntamento. Una collega che assisteva alia telefonata ha dichiarato che la Esposito posò il ricevi tare con aria cupa, quasi fosse presaga del tragico destino cui stava per andare incontro. a. m. ta, folla si assiepa davanti al portone della casa dove è stato commesso il delitto (Tel.)

Luoghi citati: Firenze, Genova