Messaggi tra Adenauer e Faure per scongiurare una crisi franco-tedesca

Messaggi tra Adenauer e Faure per scongiurare una crisi franco-tedesca Due termi dei sarresi hanno respinto io "statuto europeo,, Messaggi tra Adenauer e Faure per scongiurare una crisi franco-tedesca SI Cancelliere esprime la convinzione che "i due Paesi pre;eguiranno sulla strada della concordia e dell'amicizia,, - Il Primo Ministro francese risponde cordialmente, ma afferma che "i nuovi ostaci rendono difficili i nostri compiti,,-Entusiasmo represso dei vincitori nella Sarre (Dal nostro inviato apeciaìej Sarrebruck, 24 ottobre. Stamane, vedendo sventolare da qualche finestra il tricolore tedesco, proibito fino a Ieri, molti sarresi si devono esaere meravigliati di non trovare sulla piazza del mercato anche i primi soldati tedeschi e magari lo stesso Cancelliere Adenauer, al quale avrebbero volentieri perdonato d'essersi pronunciato in favore della « europeizzazione ». Secondo l'uomo della strada, questa doveva essere la conseguenza logica del plebiscito, in cui è stato respinto lo «statuto europeo» con 423.434 «no» contro 201.973 «sì ». Fuorviate dalla violenta campagna dei partiti filo-tedeschi, molte persone hanno partecipato al plebiscito senza comp-enderne lo scopo o attribuendogli una conseguenza che non potrà avere: lo Heim ins Reich, il ritorno alla madrepatria. Ma l'ipotesi che Parigi permetta a Bonn di riannettersi la Sarre è ancora meno probabile dell'ipotesi, che la Russia dia il suo consenso all'unificazione delle due Germanie. In ogni caso la vittoria di ieri non sembra aver destato molto entusiasmo. Non abbiamo visto un corteo o una fiaccolata e neanche un ubriaco per strada che gridasse «viva la Germania». Porse 1 sarresi sono capaci di entusiasmarsi soltanto a comando. O forse i partiti filo-tedeschi non vogliono rischiare di oompromettere il successo — delle cui proporzioni sono stati essi stessi sorpresi — attraverso manifestazioni che potrebbero provocare isordini e, di conseguenza, rendere necessario l'intervento di truppe francesi. I partiti filo-tedeschi sono stati anche sorpresi stanotte dalle dimissioni del Primo Ministro Hoffmann, il quale si recherà in esilio in una sua villetta in Francia. Non si aspettavano un così pronto rispetto del gioco democratico e temevano anzi di essere messi subito fuori légge. Invece verranno chiamati a formare 11 governo di transizione, che sarà presieduto da una personalità non- compromessa e tiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiii controllato dal presidente della commissione internazionale, formata dall'Italia, dall'Inghilterra, dal Belgio, dall'Olanda e dal Lussemburgo, i cuf poteri sono stati prolungati. Le elezioni per la nuova Dieta verranno indette in gennaio. Se 1 partiti filo-tedeschi potranno ripetere il successo di ieri, e ottenere ancora una voi- to nifi aì.'w"^"™,!! "te più dei due terzi dei voti, disporranno della maggioranza' qualificata e potranno far modificare la Costituzione per rendere possibile — in linea giuridica, teorica — la riannessione alla Germania. E potranno sicuramente partecipare alle trattative fra Parigi e. Bonn, che in un primo tempo riguarderanno soltanto problemi economici. Si è scritto in altre occasioni che fi problema della Sarre ricorda quel- lo di -Trieste. Con il plebiscito di ieri i sarresi non hanno ottenuto il ritorno alla madrepatria, ma si sono assicurati difficoltà economiche simili a quelle incontrate da Trieste dopo il ritorno all'Italia. Se avessero accettato lo « statuto europeo», la Sarre sarebbe divenuta una Tangeri europea e "le sue grandi industrie non avrebbero avuto difficoltà a trovare i capitali, di cui hanno bisogno per rendere moderni gli impianti. Nella Sarre regna intanto la calma. Già stanotte, durante una conferenza-stampa, i vincitori si sono affrettati a cercar di creare un'atmosfera di < embrassons-nous », affermando che desiderano l'amicizia delia Francia. « Il voto dei sarresi non è ùn voto contro l'Europa», ha detto l'ex-nazista Schneider. Ma è poi bastata la innocente domanda d'un giornalista francese per farlo andare su tutte le furie; e anche eh; scrive s'è sentito rispondere a una domanda con una filippica propagandistica. Così la conferenza-stampa è stata trasformata in una manifestazione di acceso sciovinismo; e ha fatto comprendere che cosa ci si potrà aspettare da questi partiti quando andranno al potere. A meno che gl'interessi particolari non prevalgano su quelli patriottici. Forse a Schneider potrebbe convenire più di essere il presidente del Consiglio in lina Sarre indipendente che il borgomastro di una Sarrebruck riannessa alla Germania. La calma durerà, dunque, fino a quando il nuovo governo non pretenderà di affrontare il problema delia riannessione. Ma un primo conflitto con la Francia sarà causato dal, dibattito sulla ratifica della convenzione economica stipulata da Hoffmann, che Schneider e compagni non vorranno avallare. In Germania, l'opinione pubblica è soddisfatta, ma 11 governo di Bonn ha sùbito assunto una posizione moderata: < I governi della Francia e della Repubblica Federale — dice un comunicato diffuso oggi e' termine di una riunione di iiiiiimiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Gabinetto — avevano deciso i di sottoporre lo statuto da Io-1 ro concordato, e ratificato dai due rispettivi Parlamenti, alla libera approvazione del popolo sarrese. A grande maggioranza il popolo della Sarre ha espresso parere contrario. Ora perciò si pone un nuovo problema, quello cioè di ricercare una soluzione che fenga conto della volontà dei sarresi e che serva nel contempo la causa della collaborazione franco-tedesca e i fini della Comunità europea ». Non si può ancora dire — ha spiegato poi un portavoce del governo — se il problema sarà oggetto di trattative bilaterali franco-tedesche o se, al contrario, la materia verrà studiata dal Consiglio dell'Unione Europea Occidentale. La parola è quindi al Consiglio d'Europa anche per quel che riguarda l'eventuale definizione del nuovo statuto della Sarre. ' ■ Adenauer, che è ancora ammalato, ha inviato a Faure 11 seguente telegramma: «Avuta notiz'i dei risultati del referendum sarrese, ripetendo ia nostra comune dichiarazione resa al Lussemburgo il 5 ottobre, voglio esprimerle, Eccellenza, la mia convinzione ferma che il risultato delle votazioni non può e non potrà pregiudicare le buone relazioni fra i due Paesi. Il fatto che 1 due governi, nello spirito di solidarietà europea, abbiano ricercato un compromesso e mantenuto lealmente fede ai loro impegni, mi dà la certezza che anche per il futuro es si proseguiranno sulla strada della concordia e dell'amicizia ». Faure ha così risposto: «A! pari di lei ero e sono convinto che i risultati della votazione sarrese non possono portare i due governi fuori dalla strada battuta fino a questo momento. I nuovi ostacoli che sona..sortl ora. sitila strada-Tendono difficili 'V nostri compiti. Ma lei,'farà sì che la comune volontà di servire la causa d'Europa e là comprensione fra 1 due popoli non si affievoliscano ». Tutto sommato, si può dire che la situazione determinata dal referendum appaia piuttosto nebulosa e incerta. Il no allo statuto europeo crea difatti un complesso, di que stioni politico-giuridiche in cui non è facile orientarsi. Si ritiene p -ò che il governo tedesco abbia studiato già da tempo delle possibili «soluzioni di ricambio»: tali soluzioni dovrebbero essere ora discusse a Parigi da Pinay e da Von Brentano. Enrico Altavilla fondamento dell'unità europea In genere gii organi delia destra sono più violenti nell'accusare di nazismo gli elettori sarresi, mentre invece i giornali di sinistra mostrano maggiore comprensione per il sentimento nazionale della popolazione che ha risposto al referendum. Significativo a questo proposito è il commento che l'Express ha pubblicato stamane: «Il peggioramento dell'autorità della Francia negli ultimi mesi è stato un potente argomento a favore dei partiti filo-tedeschi. Sarebbe facile, ma detestabile, scatenare l'opinione pubblica francese contro la Germania. No: è la Francia che bisogna raddrizzare ». ■ llllllllllllllIlllllllllllllllllllllllllllllItlllllllllilll Einrieh Welsch, ohe sostituirebbe Hoffiuann nel governo del territorio della Sarre iiiiMiniiiiiHiimiiiiiiiii iiiiiiiiiiimiiiiiiiHi