L'ottantenne vedova Calmette ha sposato un muratore di 46 anni

L'ottantenne vedova Calmette ha sposato un muratore di 46 anni L'ottantenne vedova Calmette ha sposato un muratore di 46 anni Fu celebre nel 1914 come consorte del direttore del "Figaro,, poi ucciso dalla moglie del ministro Caillaux - Strano idillio nella squallida vecchiaia (Nostra servizio particolare) Parigi, 22 ottobre. Il matrimonio, avvenuto tre giorni or sono a Clermont-Ferrant, tra la signora Thérèse Calmette, di 80 anni, vedova dell'ex-dlrettore del Figaro e poi dell'ex-direttore del Casinò di Vichy, e il muratore Fernand Cureau, di 46 anni, dimostra la realtà del vecchio proverbio, secondo cui il cuore non ha età. Non si deve credere infatti che il muratore abbia fatto un matrimonio per interesse: da quattro anni egli coabitava con l'ardente Thérèse, che egli conobbe mentre era poverissima. Soltanto due anni fa, infatti, essa ha vinto un processo che le permise di disporre di parecchi milioni, grazie ai quali può considerare l'avvenire con un certo ottimipmo. Thérèse Eugénie Fabine Prestat, come si chiamava da ragazza, era figlia unica d'un magistrato di Melun che diventò poi presidente del Casinò di Vichy, amministratore dei magazzini del Louvre e di varie altre società tra cui quella del giornale Figaro. Nel 1896, a 21 anno, Thérèse si maritò con Gaston Calrr che aveva 17 anni più c lei, e w quale portò in dote '» bella I somma di 400 mila franchi. Franchi oro. Gaston Calmette era allora segretario di redazione del Figaro e il suocero riuscì a farlo nominare direttore. L'unione non fu felice. Gaston era molto occupato, la politica lo assorbiva, la professione lo costringeva a rincasare ogni notte fra le tre e le quattro e non aveva il tempo di occuparsi della giovane moglie, sicché, dopo una decina d'anni, essa tornò al domicilio paterno lasciando al marito la sorveglianza dei loro figli Henri ed Edouard. Poi si mise a viaggiare per l'Europa e le sue avventure furono numerose, tanto da indurla a chiedere il divorzio. Il giorno in cui questo doveva essere pronunciato, il 13 marzo 1914, Gaston Calmette cadeva sotto i colpi di rivoltella della signora Caillaux, moglie del ministro delle Finanze. Le elezioni si avvicinavano e Calmette aveva capeggiato una violentissima campagna di stampa contro il radicale Joseph Caillaux, che Aristide Briand chiamava < il plutocrate demagogo >. Il Figaro annunciò persino la pubblicazione dì alcune lettere compromettenti per il Caillaux e sua moglie decise di sopprime l'accusatore. Thérèse fu allora una vedova allegra fino alla morte del -ad re, avvenuta pochi anni dopo. Rimasta sola, poiché non vedeva quasi mai 1 figli, si affezionò alle bestie e ogni giorno andava al canile per tentare di salvare gli animali randagi che gli agenti avevano raccolto per le vie della città. Fece alla città di Parigi lauti doni affinchè il canile venisse modernizzato e specialmente vi fosse portata l'acqua, per permettere alle bestie di bere quella potabile. E si innamorò d'un guardiano. Ma l'avventura non si concluse con un matrimonio e Thérèse si sposò più tardi, a 60 anni, col direttore del Casinò di Vichy, Amedeo Vachey, di 55 anni. Nel 1944 morì anche il secondo marito, lasciando Thérèse con pochissime rendite di franchi svalutati, che le permettevano appena di non morire di fame. Quattro anni fa, mentre viveva in una modestissima pensione di ClermontFerrand, incontrò Fernand Cureau, che lavorava nella regione e abitava nella stessa pensione. Essa aveva 76 anni e lui ne aveva soltanto 42. Probabilmente i primi sentimenti furono quelli d'un'amicizia pura. Egli le portava ogni tanto una caramella o un dolce ed essa andava a prenderlo sul cantiere a giornata finita; poi l'amicizia si fece più stretta. Due anni or sono, come s'è detto, Thérèse vinse un processo che le procurò parecchi milioni e tre giorni fa ha legalizzato l'unione col suo muratore. I loro amici assicurano che sono felici. • i. m.

Luoghi citati: Clermont-ferrant, Europa, Parigi