Gioco scialbo e goal fortunosi nell'incontro Juventus-Novara: 2-2

Gioco scialbo e goal fortunosi nell'incontro Juventus-Novara: 2-2 L9antieÌpo di campionato per la trasmissione televisiva Gioco scialbo e goal fortunosi nell'incontro Juventus-Novara: 2-2 Tra i bianconeri mancavano Corradi, Colombo, Vairo e Boldi - Due reti di Montico Se la designazione di c primato > spetta alle cifre ed alle prestazioni che raggiungo' no, verso l'alto, un livello mai toccato prima, quale termine occorre affibbiare alle prestazioni ed alle cifre, che toccano, nella direzione opposta, un limite al quale non sì era mai soesi in precedenza? Forse quello di «ultimato»? Con un accenno, allora, a chi ha toccato il segnot La partita che si è svolta ieri allo Stadio municipale fra le squadre della Juventus e del Novara può senz'altro competere per il secondo di questi onori. Sotto diversi aspetti. Sotto quello degli spettatori presenti, innanzi tutto: duemila ottocentoundici persone paganti, è una cifra fra le più basse registrate da anni negli incontri della Divisione maggiore, ed è significativa, anche se si tiene conto della 'giornata semifcriale e della televisione che ha voluto per sè buon numero di appassionati. E, principalmente, sotto l'aspetto del giuoco. Una cosa più scialba, più disordinata, più vuota di contenuto in fatto di tecnica, è veramente difficile da immaginare. Tanto da mettere in serio imbarazzo la persona che sull'argomento debba riferire e ripugni dal dover dire male del prossimo. Va bene che le partito brutte siano entrate oramai nelle consuetudini, ma a vedere giuo- , car male proprio non ci abitua. Il demerito dell'occasione compete ad ambedue le squadre, ma in primo luogo a quella looale. La quale può ben dire di essere riuscita a con quistare un punto sul proprio campo. Si sono presentati in formazione incompleta e raffazzonata i bianconeri: mancavano di Corradi, di Boldi, di Vairo, di Colombo. E la cosa ha la sua importanza, per una compagine che di elementi non ne ha molti. Ma i presenti, proprio non hanno fatto nulla per far dimenticare gli assenti e per rimediare alla situazio^ ne. Hanno giuocato male co me individui — fisicamente e tecnicamente cioè — e come squadra. Lenti, abulici, privi di. concetti sul modo iti cui organizzare azioni pratiche, non ne hanno azzeccata una, in nessun settore dell'undici. E, quello che è peggio, non hanno aperto uno spiraglio di luce, noti hanno dato adito a speranza alcuna, sul modo in cui la Juventus possa uscire dal frangente in cui si trova. Da parte sua, il Novara non si è portato molto meglio. Ma un po' più di ordine e di coerenza li ha mostrati. Puntava al risultato pari e l'ha ottenuto, giuocando più abbottonata che ha potuto. Nel secondo tempo, con Baira .duramente toccato, non ha mantenuto propriamente in prima linea che un paio di uomini. Uno dei quali, il paraguaiano Arce, si è dimostrato il giuocotore più tecnico in campo, l'unico ad aver conservato linea classica nelle movenze, nello stile di corsa e nelle idee. Di palloni in rete, se ne sono visti quattro, nella giornata, e di essi uno solo risulta limpido, come frutto di azione, tutti gli altri essendo dovuti a malintesi o ad errori della difesa. Nel primo caso, furono il portiere ed il terzino sinistro novarese ad ingarbugliarsi, permettendo al juventino Montico di allungare la gamba fra i due e spedire oltre la linea. Per il pareggio novarese, fu Viola a commettere il primo errore, con una respinta corta su un centro alto: ne nacque una mischia in area, e se Bronèe fu l'ultimo degli ospiti a toccare la palla, la spinta definitiva fu Garzena ad imprimergliela. Il secondo punto novarese è stato quello dalle carte tecnicamente in ordine: avanzata di Arce al centro del campo, passaggio sulla destra a Piccioni del tutto libero da marcatura, secco tiro trasversale e rete. Il pareggio dei bianconeri fu realizzato proprio all'inizio del- la ripresa: dalla posizione di ala destra Montico sferrava un forte tiro a mezza altezza, e Bronèe, ch'era accorso in difesa, sfiorava la palla, ne modificava la traiettoria e la deviava in rete fuori di portata del braccio destro di Carghi. E fu tutto, come cosa da menzionare o da ricordare. Un risultato, per cui diversi fra gli spettatori dì parte juventino, non tacquero il loro malumore, prima di sfollare. Il tempo era bello, ed il terreno, come da qualche tempo a questa parte, in ottime condizioni. Vittorio Pozzo L'azione del secondo goal juventino: Montico ha tirato e Bronèe ha spiazzato Corghl

Luoghi citati: Arce, Novara