Chiuse le frontiere della Sarre durante il voto per il plebiscito di Enrico Altavilla

Chiuse le frontiere della Sarre durante il voto per il plebiscito Chiuse le frontiere della Sarre durante il voto per il plebiscito Si teme che fanatici tedeschi varchino la frontiera e bracino le schede ■ Domenica sarà noto l'esito - AUe urne anche 700 italiani - Gli aitimi turbolenti comizi (Dal nostro inviato speciale) Saarbrilcken, 21 ottobre. Per circa due giorni consecutivi — esattamente: per 42 ore — la Sarre resterà isolata dal mondo. Le sue frontiere con la Germania, con la Francia e con il Lussemburgo verranno chiuse domani a mezzogiorno per essere riaperte alle 6 antimeridiane di lunedì, a plebiscito concluso. Domani, e domenica sino alle ore 18, saranno concessi speciali lasciapassare ai diplomatici, ai giornalisti, agli abitanti della fascia di confine; ma nessuno potrà più varcare la frontiera dal momento in cui verranno iniziate le operazioni di spoglio. E' una grave misura precauzionale, non certamente presa senza motivi molto seri. «Abbiamo avuto timore di colpi di mano da parte di bande di perturbatori » ha spiegato un membro della commissione internazionale di controllo; e non c'è bisogno di dire chi potrebbe avere interesse ad un eventuale colpo di mano. Lo spoglio delle schede prenderà alcune ore — dovrebbero essere circa seicentomila —; ma già dopo un'ora, e cioè verso le 7 della sera, i primi risultati faranno comprendere se la popolazione ha accettato o respinto lo « statuto europeo ». Per tentare di invalidare un risultato che dovesse annunciarsi sfavorevole, gruppi di esaltati potrebbero varcare la frontiera e aprire le urne per bruciare le schede non ancora esaminate. E sarebbe difficile fermarli, perchè la polizia della Sarre comprende soltanto 1500 uomini, domenica tutti mobilitati per sorvegliare i mille seggi elettorali e per mantenere lordine. Non ci sarà più di un poliziotto per ogni seggio elettorale; e un uomo solo non potrebbe opporsi ad una < banda di perturbatori ». Ha avuto la commissione internazionale notizia di complotti o di progettate spedizioni punitive? O ha deciso la chiusura delle frontiere ricordando che durante l'altro plebiscito quello del 1935, i nazisti avevano ammassato al confine gruppi d) « S. A. » che avrebbero dovuto Invadere la Sarre se I primi risultati si fossero mostrati sfavorevoli alla Germa nia? Certo è che questo pie biseiu sembra organizzato apposta per provocare contesta ziont e disordini elettorali. 1 - Il risultato non dipenderà soltanto dalla maggioranza dei voti, ma anche dal rapporto che la commissione internazionale dovrà inviare entro il 7 novembre al Consiglio dell'U.E.O. (Unione Europea Occidentale), il quale verso il 20 novembre proclamerà i risultati definitivi. Esiste quindi la possibilità che, pur essendosi ad esemplo pronunciato il 52 per cento dei votanti contro Io « statuto europeo », il voto non venga giudicato « sufficientemente indicativo della volontà della popolazione ». Il Consiglio dell'U.E.O. potrebbe anche non considerare valido il risultato, se la commissione di controllo dovesse segnalare interferenze esterne o attentati alla libertà di stampa e di riunione. Al plebiscito prenderanno parte attiva anche ottocento italiani: 120 come controllori nei seggi elettorali e gli altri come votanti. La legge elettorale ammette alle urne gli stranieri che risiedano nella- Sarre da almeno sei anni; e in questa condizione si trovano circa settecento dei nostri duemilacinquecento lavoratori edili e metallurgici della Sarre. Sono tutti operai specializzati. Guadagnano bene e sono interessati alla calma nel Paese: ed è facile prevedere che voteranno in favore dello « statuto europeo ». • I centoventi controllori italiani arriveranno a St. Ingbert. Di questi diciotto sono connazionali che abitano a Metz; gli altri sono segretari comunali del Trentino e impiegati della regione Trento-Alto Adige. Naturalmente conoscono tutti mol to bene la lingua tedesca. Domattina alle 11 il console Pascarella, membro della commissione internazionale, spiegherà loro la legge elettorale e i suoi molti paragrafi concernenti la invalidità delle schede. L'Olanda ha invece come controllori molti dei suoi borgomastri — 226 — arrivati oggi con un treno speciale formato di quattro vetture-ristorante C'era già toccato di vedere treni formati da sole vetture-letto o da vetture-salone o da carri bestiame — così quelli per il trasporto dei prigionieri —; ma per la prima volta abbiamo visto una locomotiva che tirava esclusivamente vetture - ristorante. Forse questo treno sta a simboleggiare l'allegria degli osservatori internazionali che vengono a fare una scampagnata nella Sarre a spese della Unione Europea Occidentale. Saarbriicken e le altre cittadine sono sempre calme; ma l'annuncio della chiusura delle 1 frontiere ha Innervosito 1 par¬ titi filo-tedeschi. I comizi di stasera sono stati più turbolenti del solito, forse anche a causa della molta birra distribuita ai partecipanti Si sono sentite parole molto dure contro il Governo Slot francese, < questa banda di criminali e di separatisti»; e un oratore non ha esitato a gridare, applauditissìmo, «in fin dei conti i francesi persero la guerra in sei settimane e noi resistemmo per cinque anni e mezzo ». Uh oratore — l'ex-nazista Schneider — ha aggiunto: « La nostra pazienza si è esaurita », E' una frase che dovrebbe risvegliare amari ricordi nei te deschi i quali spesso, e infaustamente, la sentirono pronunciare da Hitler. E' stata invece sottolineata da una ovazione e altri applausi sono andati a Schneider che ha detto: «Non si può trattare'la Sarre come il Marocco ». Ad agitare l'atmosfera contribuiscono i giornali e i manifesti del due gruppi di partiti scambiandosi accuse di corruzione, pubblicando fotografie compromettenti subito dichiarate false o lettere subito smentite dai loro presunti autori Slamo alla vigilia del plebiscito; e ormai tutti i colpi bassi sembrano autorizzati. «Non si mente mai tanto — diceva Bismarcie — come dopo una cac eia, durante una guerra, e prima delle elezioni »! Enrico Altavilla

Persone citate: Hitler, Metz, Pascarella, Schneider

Luoghi citati: Francia, Germania, Lussemburgo, Marocco, Olanda, Sarre, Trentino