La settimana di novanta ore

La settimana di novanta ore Un impiegato studente in ragioneria La settimana di novanta ore Sugli orari scolastici e sulle fatiche degli studenti medi, ci scrive il signor L. B., impiegato da cinque anni in una ditta cittadina, ed iscritto in una scuola serale al quinto corso di ragioneria. « Ecco la mia giornata: mi alzo alle 8 e mezz'ora dopo mi trovo già in ufficio. Qui occorre prestare molta attenzione poiché gli errori si pagano, purtroppo, con multe non indifferenti. Tuttavia alle 18,80 quando ho terminato t miei dovéri d'ufficio, corro a casa per'pren dere libri e quaderni e mi reco a scuola E' superfluo illustrare le difficoltà dei corsi di ragioneria. Le esercitazioni sono lunghissime, le materie pesanti ed aride. Alle 23, finita la scuola, rientro in casa mangio qualcosa alla svelta e mi rimetto a tavolino per gli imman cabili compiti, All'una vado a letto volontieri. Tra studio e lavoro sono Impegnato per 15 ore al giorno che corrispondono a 90 ore settimanali. Dimenticavo però di precisare che anche alla domenica mattma vado a scuola per le esercitazioni di ragioneria le quali ai protraggono sin verso mezzogiorno: soltanto il pomeriggio del gior. no festivo resta dunque a mia di¬ sposizione per gli svaghi, U riposo, ecc. « Questa è la mia vita normale, identica a quella di migliaia di altri studenti serali. I nostri sa crlfici sono duri, ma io trovo che sono sopportabili: l'organismo umano resiste e reagisce alla fatica. Soltanto verso la fine dell'anno scolastico i miei compagni ed io ci ritroviamo un po' smunti, con un colorito giallastro e gh occhi lucidi: la luce fluorescente dà fastidio, talvolta ci sorprendiamo iti atto di parlare da soli, e certe volte durante un interrogatorio si arriva al punto di scoppiare ini prowisamente in pianto. Questi sintomi, suppongo, denunciano quello che i medici chiamano esaurimento nervoso. Tuttavia a me bastano f. tre mesi di vacanze scolastiche ed il mese di vacanza totale, che coincide con le ferie d'ufficio, per riprendermi del tutto ». Dn a tredici » falso — La direzione del Totocalcio precisa che Fioravante Fontanile, processato per il «13» ottenuto cambiando i risultati sulla scheda, non era dipendente del Totocalcio, ma dell'Intendenza di Finanza di Torino. 1

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