I liceali pagavano 40 mila lire ed erano promossi in matematica

I liceali pagavano 40 mila lire ed erano promossi in matematica Delicata imcblesta in una scuola di Aversa I liceali pagavano 40 mila lire ed erano promossi in matematica Denunciati un professore, un bidello, il vicesegretario e uno studente - Le gravi rivelazioni di un candidato - Un carabiniere in borghese versa la somma pattuita (Nostro servizio particolare) Aversa, 18 ottobre. (r.) La fase più delicata dell'inchiesta sullo scandalo al liceo-ginnasio < Domenico Cirillo > di Aversa si è conclusa con la denuncia all'autorità giudiziaria di tutti i responsabili della corruzione: un professore, un bidello, il vicesegretario e uno studente. Risalire alle origini dell'inchiesta non è cosa facile perchè intorno al grave fatto è stato mantenuto il massimo riserbo onde scongiurare lo scandalo ed impedire che gli esami di maturità fossero sospesi. Il capitano comandante la compagnia dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, dott. Donato Pomas, ha operato in tutta segretezza al fine di appurare quanto di vero era nella denuncia sporta dal'presidente della commissione di esami, professor Giulio Vallesi, docente di letteratura italiana all'Università di Napoli. Nei giorni successivi all'uscita dei risultati della sessione estiva, alcuni studenti del liceo <Cirillo*, che erano stati rimandati in matematica e fisica, pare venissero avvicinai» dal bidello Luigi Escolino, il quale disse loro che se avessero voluto essere sicuri della promozione nella sessione autunnale avrebbero dovuto versare una certa somma. Meravigliato per la strana proposta, uno degli studenti, anche per il fatto ài avere notato che alcuni suoi colleghi notoriamente meno preparati erano stati promossi con sette in matematica e fisica, avvicinò un professore aversano, suo insegnante, al quale riferi u fatto. All'inizio della sessione autunnale degli esami di maturità classica, fu informato dell'accaduto il presidente della commissione. Il prof. Vallesi, dopo avere vagliato le informazioni ed avere condotta una rapida inchiesta, si convinceva della gravità del fatto, per cui in un lungo esposto denunciava al capitano dei carabinieri Pomas lo scandalo, facendo anche alcuni nomi. Il capitano iniziava subito ?e indagini e veniva a conoscenza che lo studente Antonio Amendola, da Teano, aveva versato la somma di lire 40 mila al bi¬ dello Luigi Escolino, somma che fu rinvenuta presso la sorella dell'Escolino stesso e che sarebbe dovuta essere consegnata al professore di matematica e fisica Nicola Moscaralla non appena fossero stati pubblicati i risultati degli esami. L'Escolino, fermato, confessava di avere agito d'accordo con il prof. Moscaralla, ordinario dì matematica e fisica al liceo di Martina Fran-ca (Taranto), il quale s'era impegnato a promuovere tutti coloro che avessero versato quarantamila lire. La responsabilità nel fatto del vicesegretario del liceo, signor Lorenzo Vargas, veniva accertata da un carabiniere, che si presentava in borghese al Vargas qualificandosi per un parente di uno studente. Il vicesegretario, caduto così nel tranello, prometteva la promozione dietro versamento di 40 mila lire. Accertate quindi le responsabilità sia del prof. Moscaralla (che si è sempre dichiarato innocente, benché il suo comportamento nel corso delle interrogazioni dia adito a sospetti: molto severo con alcuni studenti, ai quali fece numerose domande fuori programma, molto blando con altri, ai quali rivolse domande semplicissime), sta del bidello Luigi Escolino che del vicesegretario Lorenzo Vargas e dello studente Antonio Amendola, il capitano Pomas non ha avuto esitazioni a deferire tutti all'autorità giudiziaria per rispondere del reato di corruzione aggravata.

Persone citate: Antonio Amendola, Domenico Cirillo, Donato Pomas, Giulio Vallesi, Lorenzo Vargas, Martina Fran-ca, Vallesi, Vargas

Luoghi citati: Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Taranto, Teano