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Un innamorato respinto tenta incendiare la casa Un innamorato respinto tenta incendiare la casa Vivo allarme martedì sera tra le case della Falcherà in Viale dei Platani: nuvole di fumo e lingue di fuoco uscivano vorticosamente dalla cantina di un caseggiato. Alcuni volonterosi, con secchi d'acqua, scendevano nel sotterraneo e tentavano di soffocare l'Incendio alla meglio: ma le fiamme si levavano troppo Impetuosamente, avendo trovato facile esca in un quintale circa di legna e in un paio di casse di cianfrusaglie. Si invocava l'Intervento dei pompieri, 1 quali giungevano con sollecitudine sul posto e spegnevano 11 sinistro nel giro di mezz'ora Ieri mattina strane voci pervenivano a> Commissariato Barriera di Milano, tanto che il funzionario decideva di aprire un'Inchiesta. L'inquilina — tale Anna Maria Mintomi, di 33 anni, madre di due bambini in tenera età — dichiarava di avere effettivamente gravi sqspettl su di un Individuo, il ventiseienne Carmelo Giaciglio fu Salvatore. La Mintemi da più di un anno vive sola con 1 figlioletti poiché il marito è temporaneamente emigrato in Belgio per lavorare come minatore: il Giaciglio da circa un mese era venuto a Torino dalla Cala¬ bria. Aveva conosciuto la Matterai e se n'era Innamorato. La Matte-ini — la cui serietà non può essere messa in dubbio — lo respingeva trattandolo da pazzo. L'altro insisteva con suppliche e pianto dapprima, con minacce poi e la donna gli rispondeva: t Mi rivolgerò alla polizia». Infatti, continuando il Giaciglio nelle su;- fastidiose profferte, la Matteini segnalava la cosa al Commissariato Barriera di Milano e il Commissariato diffidava severamente il giovanotto. Questi, inferocito, faceva sapere alla Matterai che presto o tardi si sarebbe vendicato. Martedì alle 19 il Giaciglio veniva scorto gironzolare nei pressi dello stabile di via dei Platani. Alle 19,15 scoppiava l'incendio nella cantina Rintracciato e fermato, il Giaciglio negava sdegnosamente ogni addebito, poi cadeva in contraddizioni.