Sei morti nell'atterraggio in Austria di un aereo sperduto fra la nebbia

Sei morti nell'atterraggio in Austria di un aereo sperduto fra la nebbia Sei morti nell'atterraggio in Austria di un aereo sperduto fra la nebbia Il pilota jugoslavo aveva scambiato un'antenna della televisione con i segnali dell'aeroporto viennese - Tra le vittime: un diplomatico americano e sua moglie; quìndici ustionati nel tragico rogo --Incolume la principessa di Scnwartzenberg (Dal nostro corrispondente) 'Vienna, 10 ottobre. Oggi — poco dopo le ore 16— un aeroplano della linea Belgrado-Londra, un bimotore del tipo Convalr 340, appartenente alla Compagnia jugoslava di navigazione aerea Jata, è precipitato alla periferia . di Vienna. L'apparecchio era partito pòco dopo le ore 13 da Belgrado, aveva fatto una breve sosta a Zagabria ed era diretto all'aeroporto viennese di Schwechart, di dove sarebbe poi proseguito per Londra. A bordo c'erano SS passeggeri e quattro componenti l'equipaggio. Il pilota non è riuscito — probabilmente causa la nebbia — ad individuare l'aeroporto viennese: forse egli ha deciso, allora, di tentare un atterraggio di fortuna. Le persone che si trovavano m una trattoria dei sobborghi viennesi, nei pressi del punto ove l'aeroplano doveva poi abbattersi, hanno raccontato di aver sentito il grosso velivolo sorvolare a bassissima quota, con un rombo assordante, il tetto della casa. Poco dopo, essi udivano un forte tanfo, seguito quasi subito da Una serie di esplosioni. Era l'apparecchio jugoslavo, che sceso su un breve prato come per atterrare si era fracassato contro un albero. Il luogo della sciagura è sul lato destro della strada che da Klosterneuburg conduce a Kalenberg, due località che solo tra le méte preferite nelle scampagnate domenicali dei viennesi. Immediatamente dopo la caduta dell'aereo, violente flam.ne si sprigionavano dall'interno dell'apparecchio; le prime persone accorse dalla vicina trattoria hanno visto alcuni pas¬ seggeri precipitarsi fuori del velivolo, taluni passando con grande orgasmo dai finestrini. Quattro degli scampati, feriti ed ustionati, s'accasciavano a terra appena usciti dall'aereo. Un~camionista che transitava in quel momento sulla strada attigua, fermava il proprio autocarro, vi caricava sppra i quattro feriti e U trasportava ad una clinica. Nel frattèmpo, accorgevano sul luogo dell'incidente 'i pompieri e la polizia: l'incendio veniva prontamente domato, ma le fiamme avevano ormai soffocato sei dèlie persone a bordo dell'aereo; i loro cadaveri sono rimasti orribilmente semicarbonizzati,. Altre undici persone dovevano essere trasportate all'ospedale. Il triste bilancio della sciagura è dunque il seguente: delle 29 persone a bordo, sei sono morte, quindici hanno riportato ustioni, sette sono rimaste incolumi. Tra queste ultime: la principessa Schwartzenberg e sua figlia. La principessa, moglie dell'ambasciatore austriaco a Londra (il quale fu per alcuni anni rappresentante del suo Paese a Roma) era diretta in Inghilterra appunto per raggiungere il marito. Una delle persone a bordo non è Mata ancora ritrovata; le autorità, per ora, l'hanno dichiarata dispersa. Alcuni dei feriti sono in gravi condizioni; lievi scottature ha riportato invece un corriere diplomatico svedese; egli è stato uno dei primi a gettarsi dai finestrini dell'aereo in fiamme. Le cause della sciagura sono oggetto di un'accurata inchiesta: si presume che il pilota, nella caligine dslla nebbia, abbia scambiato la lampada ros¬ sa dell'antenna della stazione che trasmettevi programmi televisivi con un segnale della pista d'atterraggio.' La polizia è ancora incerta se i morti siano sei o sette, f L'elenco dei morti o dispersi è il seguente: Frank Alien, americano, addetto all'Ambasciata statunitense a Belgrado; la moglie di Frank Alien, oriunda jugoslava, la quale per la prima volta si recava in America; James Abshier, americano, addetto all'ufficio degli esperti navali dell'Ambasciata americana a Belgrado; tale Johnson, di nazionalità sconosciuta; signor Lunic (jugoslavo); signor Magdio (jugoslavo); Adum Romeo, primo pilota dell'aereo. Alcuni cadaveri sono irriconoscibili; delle sette persone mancanti all'appello, non si sa ancora chi sia il < di- UIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIllll sperso ». Nessun italiano era a bordo dell'aereo caduto. Un altro apparecchio jugoslavo ha compiuto, senza danni, un atterraggio di fortuna presso Vienna, causa la nebbia. p. b.

Persone citate: Adum Romeo, Frank Alien, James Abshier, Johnson, Schwartzenberg