Superato lo scoglio de! Marocco il governo in pericolo sull'Algeria

Superato lo scoglio de! Marocco il governo in pericolo sull'Algeria Calma inquieta in Francia dopo gli incidenti di domenica Superato lo scoglio de! Marocco il governo in pericolo sull'Algeria / voti socialisti e comunisti hanno salvato Faure nella drammatica seduta di sabato; ma sarà per l'ultima volta? - Duri scontri tra algerini e polizia in numerose città - Un generale e due colonnelli sotto processo per l'ammutinamento di Rouen .(Nostro servizio particolare) Parigi, 10 ottobre. Il Governo è stato salvato dall'opposizione che, con 205 voti circa fra socialisti e comunisti, si è unita ai < ministeriali » per approvare la politica marocchina, la quale ha raccolto così 477 voti favorevoli e solo HO contrari (gollisti ed estremisti di destra). I 205 voti social-comunisti salvarono il Governo non solo per la loro importanza numerica, ma soprattutto perchè indussero molti indipendenti di destra,preocsupati dallo spostamento di maggioranza verso sinistra che provure una politica che fino a poche ore prima . avevano combattuta. Il risultato fa che Edgar Faure ottenne una votazione insperata. Ma linei 205 voti socialcomunisti ritorneranno nell'opposizione, se la politica che venne approvata ieri mattina all'alba non sarà attuata rapidamente. I socialisti lo hanno detto chiaramente al Presidente del Consiglio che ha ricevuto i loro esponenti alla fine del pomeriggio, come gli hanno detto non meno chiaramente che si schiereranno contro il Governo, se non applicherà immediatamente in Algeria un'audace politica di riforme. La discussione sull'Algeria comincia domani all'Assemblea Nazionale e durerà fino a giovedì notte. Tredici deputati, tra cui numerosi algerini, interpelleranno il Governo e varie tesi si affronteranno. Ancora una volta la sorte del Ministero è soprattutto nelle mani dei socialisti e dei gollisti. l'socialisti ritengono che fu un errore fare dell'Algeria tre dipartimenti francesi, ed affermano che ciò è una finzione: effettivamente i francesi non considerano gli algerini come dei compatrioti, e gli algerini non si sentono francesi. Ma il problema è complesso, e non solo politicamente; quali conseguenze avrebbe una vera integrazione » tra francesi e marocchini, pensando solo che l'Algeria fra 25 anni avrà 15 milioni di abitanti, cioè un terzo della popolazione francese t Di tali gravi problemi la soluzione, come. ha detto l'on. Pleven, che ne ha parlato ieri in un discorso, non si trova con qualche formula generica o parole dal significato più o meno misterioso. Secondo Pleven bisognerebbe portare l'Algeria, procedendo a tappe, allo statuto del < Dominion », invece d'integrarla ad istituzioni che « concepite per i francesi, non si' possono adattare alla, psicologia e alle tradizioni particolari dei mussulmani ». Domani il Governo dovrà rispondere alle varie critiche e chiarire il suo pensiero; quale maggioranza lo approverà f I gollisti, battuti col voto sul Marocco, hanno un evidente desiderio di vendicarsi, specie ora che non hanno più nessun ministro nel governo; ma possono schierarsi contro le riforme preconizzate dal governatore Soustelle, che è uno dei loro principali capi.' 7 socialisti le riterranno sufficienti, o vorranno invece che sil-uada immediatamente più in là? Sono domande alle quali è difficile rispondere oggi. Edgar Faure ha dimostrato di saper manovrare con molta abilità, l'atteggiamento di Pinay e del governo in occasione del voto dell'ONU è stato unanimemente approvato e la situazione tnternazio naie — <referendum~> della Sarre il 23 ottobre e conferenza di Ginevra il 27 ottobre — non è mutata. Il governo non ha ancora superato tutti i pe ricoli, ma non gli mancano le armi per combatterli: sta a vedersi chi saprà utilizzarle. Vn Consiglio inter-ministe riale si .è riunito stasera per stabilire appunto la tattica da adottare, e un altro Consiglio si riunirà domani sera. Il ministro dell'Interno ha fatto una comunicazione circa le manifestazioni svoltesi ieri in varie città di Francia. A Douaì parecchie centinaia di algerini si raggrupparono nel centro della città con cartelloni che chiedevano la libertà del poro paese, e le Guardie repubblicane, incapaci di fari' sfollare, spararono su di ess uccidendone sei. A St. Etienne si ebbero altre zuffe violentissime, ed una guardia ebbe la gola recisa da un colpo di rasoio. A Parigi un migliaio di arabi vennero arrestati, ed oggi con.-procedura d'urgenza, il tribunale ne ha condannati 45, che verranno trasferiti in un carcere dell'Africa Settentrionale. A Rouen gli scaricatori del porto tentarono di dar l'assalto alla caserma <Richcpansy — teatro dei recenti disordini — incendiarono una palizzata e si urtarono con le forze della gendarmeria le quali, dopo aver scagliato invano alcune bombe lacrimogene, riuscirono a respingerli soltanto quando tari¬ cmspvlmlnumgdzavnd□ 11MI ! i 11 [ ) J1111 [ ! 11111 • ! ! 1111J111111111111111111111111 ! 1 ! ) ciarono contro di essi un camion a tutta velocità. Qui la dimostrazione e gii scontri, cominciati alla fine dei pomeriggio, finirono soltanto verso mezzanotte, ed a Rouen l'atmosfera rimane tesa; si téme uno sciopero generale analogo a quello di Nantes, terminato pochi giorni fa, e che per un mese circa mise quotidianamente alle prese i poliziotti e le guardie mobili. Il ministro della Guerra ha dichiarato dal canto suo che sono state adottate gravi sanzioni nei confronti di un generale e di due colonnelli, i quali saranno' processati'.' per-- le loro gravi mancanze. Quando i giovani richiamati- giunsero in caserma a Rouen e si ribellarono al momento di partire per l'Africa Settentrionale, avevano qualche giustificazione: non solo non avevano trovato l'ambiente di comprensione, cui avevano diritto, ma nemmeno un'attrezzatura materiale per accoglierli in condizioni degne. 1. m. ) ! J1111 ! 111M < 11111 ! I [ i 11111 ! 1M1 ! 111111M [ f 11 f 1111111 i 11T ]

Persone citate: Edgar Faure, Pinay, Pleven, Soustelle