Eisenhower non lascia a Nixon la direzione degli affari politici di Gino Tomajuoli

Eisenhower non lascia a Nixon la direzione degli affari politici La convalescenza del Presidente durerà sino a gennaio Eisenhower non lascia a Nixon la direzione degli affari politici L'incontro son il vice-presidente non ha portato ad un chiarimento - Nuovo crollo alla Borsa di New York - L'America (dichiara Dulles) non disarmerà senza la certezza della lealtà russa a e (Dal nostro corrispondente) Washington, 10 ottobre. La, consultazione fra gli specialisti ed 1 collaboratori di Eisenhower, avvenuta a Denver fra sabato e domenica, si è conclusa con la decisione di prolungare il più possibile la permanenza del Presidente all'ospedale e di estendere il suo periodo di convalescenza Ano a tutto il mese di dicembre. Il Presidente, hanno dichiarato le autorità della Casa Bianca su avviso del consulente cardiologo prof. White, potrà riprendere le cure del suo ufficio attorno al primo gennaio. Se nel frattempo, però,- dovesse verificarsi una situazione di emergenza, egli è ormai in condizione di prendere le supreme decisioni senza timore di compromettere le possibilità di ristabilimento. La decisione è stata presa soprattutto per garantire la guarigione completa di Eisenhower, e non già perchè l'esame compiuto dal prof. White abbia rivelato la necessità di allungare dì oltre un mese il periodo inizialmente previsto per la convalescenza. Eisenhower stesso, del resto, ha espresso il desiderio di rimanere al Fitzsimmons Hospital di . Denver per altre quattro o cinque settimane, perchè <egli desidera uscirne a piedi, non sostenuto, ed a passo normale per recarsi all'aereo > che lo condurrà alla sua fattoria di Gettyaburg. Egli trascorrerà questo periodo facendo un poco di moto sulle terrazze dell'ospedale, prendendo sole e aumentando gradatamente il numero e là frequenza del colloqui con i suoi collaboratori. Oggi per la prima volta i medici hanno consentito che llllllllllllllllllllllllllllIIIIIIIII1IIIIIII<lllilllllllllll venisse trasportato sulla terrazza per prendere un po' di sole. A tarda mattina il letto del Presidente è stato trasferito con ogni cautela su una terrazza dell'ottavo piano della clinica esposta ad occidente; il letto è stato leggermente sollevato ed Eisenhower — in pigiama, occhiali da sole e il berretto grigio da golf a lui caro ha respirato l'aria fresca autunnale, godendosi la vista delle montagne del Colorado. Il tempo era bellissimo e il termometro segnava 24 gradi. Domani il Presidente riceverà Dulles che gli presenterà i plani messi a punto fra gli alleati per l'impostazione della conferenza di Ginevra. Il Segretario di Stato arriverà a Denver reduce da Miami ove oggi, in un discorso al congresso dell'* American Legion », ha rivolto ancora una volta alla Russia l'invito ad accettare 11 piano- Eisenhower per lo scambio di informazioni militari ' e- la reciproca ispezione aerea. Egli ha dichiarato di sperare che i russi finiranno con accettarlo dopo, di che si può ritenere che si possa dare l'avvio a misure internazionali per la riduzione ed il controllo degli armamenti. Dulles ha avvertito però che gli Stati Uniti non disarmeranno finché non avranno la sicurezza che le < altre potenze > sono sinceramente decise a prendere lo stesso provvedimento, con lealtà. Quindi il Segretario di Stato, passando ad un vasto esame della .politica russa, ha affermato che non si può ancora dire se la < diplomazia del sorriso > risponda ad una semplice manovra, o significhi l'abbando- illtlllllIlllltlltllllMIIIlIllllIIIIIIIIIIIIItlll(IIIIIIlB no degli obbiettivi espansionistici. «Oggi — ha proseguito Dulles —■ la politica sovietica è orientata verso le dimostrazioni di amicizia e di generale collaborazione. Tale politica' crea, per noi e per loro, problemi completamente nuovi. Nell'interno del blocco sovietico ci si attende con sempre maggiore impazienza un po' di quella tolleranza, che si vede così generosamente elargita ad altri. Tali pressioni potrebbero gradatamente trasformare la fisionomia del blocco sovietico». Quanto alla politica interna, la visita di Nixon al Presidente non ha chiarito la situazione creatasi all'interno del partito repubblicano in seguito alle manovre preelettorali di alcuni fra i maggiori aspiranti alla successione di Eisenhower, ormai considerata aperta, 'il Presidente ha accolto cordialmente il < vice > e lo ha incoraggiato a continuare tranquillamente a svolgere le sue funzioni, ma non ha dato alcuna indicazione precisa circa la possibilità di concedere la sua investitura all'uno od all'altro degli ambiziosi aspiranti. Questa situazione ambigua ha avuto la sua ripercussione sulla Borsa, che ha registrato per il terzo lunedì di seguito un accentuato declino. Come era previsto fin dalla chiusura di venerdì, un notevole numero di azionisti privati si è sbarazzato nelle prime ore della sessione di un volume di azioni abbastanza rilevante; ma, poiché la ondata di vendite era attesa, essa venne rapidamente assorbita dal mercato a quotazioni inferiori al massimo di un punto a quelle di venerdì; e durante la mattinata, anzi, si verificò un movimento di ripresa. Tale ripresa,- però, venne del tutto annullata in chiusura, quando una forte ondata di vendite colpì la Borsa investendo anche ogi^^^tic^i.^ù.guo^ tati, gli industriali" è-i' metalliferi. Le perdite sulla quotazione antecedente sono state di circa cinque miliardi di. dollari; il più dei titoli hanno registrato diminuzioni fino à cinque, punti, ed alcuni di essi quasi dieci. Gino Tomajuoli

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