Due giovani rubano un'auto a Bologna ed assaltano di notte due chioschi di benzina

Due giovani rubano un'auto a Bologna ed assaltano di notte due chioschi di benzina Due giovani rubano un'auto a Bologna ed assaltano di notte due chioschi di benzina Rivoltelle in pupo rapinano di 21 mila e di 34 mila lire rispettivamente gli addetti a due distributori a Modena e Parma-Rilevato il numero di targa della macchina dei banditi, di cui non s'è trovata traccia Modena, 7 ottobre. Con un'automobile rubata questa notte a Bologna, in via Drapperie, due giovani hanno compiuto due rapine alia periferia di Modena e di Parma. L'auto, una « 1100 » grigia di vecchio tipo di proprietà del fornaio Cesare Albanesi, era stata lasciata incustodita con gli sportelli aperti. Terso le S di stamane i due giovani si sono presentati al chiosco di benzina di via Canaletto 1B, a Modena, gestito dall'impresa dei fratelli Oibertini. A quell'ora era di servizio al distributore l'inserviente Giorgio Medici, di SS anni. Il guidatore della « 1100 » spense il motore e chiese cinque litri di benzina, che il Medici al affrettò a versare nel serbatoio. Il giovane che era al volante pagò con un biglietto da mille lire. L'inserviente rientrò nel chiosco per prendere il resto e mentre era chino sulla cassa, si sentiva intimare il < mani in alto*. <Il resto lo prendiamo noi », diceva lo sconosciuto che era sceso dall'auto ed aveva seguito, non visto, il Medici. Intimato al giovane di scansarsi e di addossarsi alla parete con le mani levate, il bandito prelevava dal cassetto tutto il danaro che vi era contenuto: tl.780 lire. Poi, spalleggiato dal complice che era rimasto fuori del chiosco a far da palo, intimava rudemente al Medici di non muoversi « per almeno mezz'ora* e dopo aver tagliato i fili del telefono, risaliva in macchina col compare e si allontanava in direzione di Parma. Il Medici aveva tuttavia il tempo di rilevare il numero di targa: BO S9S60. Alle 4 i due banditi giungevano in località San Prospero, alla periferia della città, e si fermavano davanti a un altro distributore di benzina, gestito da Angelo Savi, di Jfi anni, cut chiedevano il cambio dell'olio. < Ce lo dia denso, la macchina consuma » disse uno, un giovane dai capelli corti, naso schiacciato, denti sporgenti. Compiuta l'operazione, il Bavi riportava i suoi arnesi nel chiosco, mentre l'altro giovane, più basso e dai capelli lisci, avviava il motore. Improvvisamente, il giovanotto dal naso schiacciato, come un pugile, trasse di tasca uiiiiiiaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii una rivoltella e la puntò sul Savi intimandogli di consegnare tutti i danari. « Anche quelli che hai nel taschino della tuta» disse dopo aver intascato il portafogli contenente 15 mila lire. Il complice scese dall'auto e si avvicinò all'inserviente strappandogli la cerniera della tuta e togliendo dal taschino altro danaro, 19 mila lire. I due risalivano quindi sulla macchina e partivano coi fari spenti verso Parma. Alle 7 del mattino il Savi ha denunciato ai carabinieri la rapina. Egli ha detto che la c 1100 » dei banditi, dopo essersi diretta verso la città, è ripassata un quarto d'ora dopo a forte velocità davanti al distributore proseguendo alla volta di Bologna. La polizia ha compiuto una vasta .battuta nella zona, ma senza risultato. I canditi non hanno lasciato traccia; neanche la macchina e stata ritrovata. Il caso d'un produttore di film

Persone citate: Angelo Savi, Cesare Albanesi, Giorgio Medici