Una giovane donna spara tra la folla sul presunto assassino di suo marito

Una giovane donna spara tra la folla sul presunto assassino di suo marito Nella stessa via di Napoli dove fu ucciso "Pescatone e' Nola,, Una giovane donna spara tra la folla sul presunto assassino di suo marito Elegante, con un tailleur nero, scende da un'auto e chiama un uomo - Questi si gira ed è col" pito in pieno petto, ia iuoco a sua volta, poi muore ~ La vedova omicida è riuscita a iuggire (Nostro servizio particolare) Napoli, 4 ottobre. A mezzogiorno in punto i passanti che affollavano via Novara presso la stazione centrale hanno assistito atterriti ad un dramma fulmineo: una giovane e bella signora, elegantemente vestita con un tailleur nero su cui spiccava una grossa broche di brillanti, scendeva da una « 1100 » bla, occupata nella parte anteriore da due uomini, e, avvicinatasi ad un signore, che con una borsa sotto \l braccio percorreva il marciapiede, nel punto esatto dove il corso forma angolo con via Palermo, lo chiamava per nome. Poi, in un baleno, aperta la borsa, impugnava una pistola, e gli sparava contro ssi colpi. L'altro, nonostante fosse colpito in pieno, estraeva a sua volta un revolver — una Colt li a tamburo —; e rispondeva al fuoco esplodendo vari proiettili. Quindi, sanguinante, si abbatteva esanime sul marciapiede. La donna, capelli al vento e impugnando l'arma per farsi largo, ritornava lestamente nell'auto, che partiva velocissima. Passato il primo momento di panico, alcuni volenterosi soccorrevano il ferito, trasportandolo all'ospedale degl'Incurabili. Qui i medici ne constatavano il. decesso, avvenuto lungo il breve percorso. Due dei sei proiettili gli avevano trapassato n torace e in particolare il polmone sinistro. Accorse prontamente sul posto le camionette della polizia, si potevano chiarire i vari aspetti del dramma. Alle indagini contribuiva il fratello del morto, il dott. Giovanni Esposito che, uscito dall'ufficio, passava in quell'istante e aveva IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII l visto a pochi passi tutta la scena, riconoscendo perfettamente la sparatrice. Una perlustrazione compiuta poco dopo nelle strade laterali ha fatto trovare a terra l'arma, una pistola calibro 1S buttata via dalla donna durante la fuga. Il morto è Antonio Esposito, sposato, con due figli, facoltoso commerciante di 38 anni, da Pomigliano d'Arco, un vicino comune vesuviano. La donna che lo ha ucciso è Maria Moresca, una bellissima giovane di 23 anni, figlia di un agiato industriale di Castellammare e vedova di Pasquale Simonetti, meglio noto con il soprannome di tPascalone e* Nola», un temibilissimo pregiudicato di quelle campagne, che il 16 luglio scorso, nella stessa strada, fu soppresso a pistolettate da due giovani, di cui uno sconosciuto, e l(altro, Gaetano Orlando, pienamente confesso, si trova ora in carcere. L'uccisione del Simonetti — sposo della bella Maresca — fu causata da rivalità nel campo del commercio ortofrutticolo all'ingrosso. Questo il motivo vero. Il pretesto derivò — secondo quanto si è accertato — da una rissa accesasi per avere il Simonetti rivolto, un minaccioso rimprovero all'Orlando che non lo aveva salutato. Il primo a sparare, allora, fu il giovane rimasto ignoto. Inceppatasi però l'arma, gli venne in soccorso l'Orlando. Poi i due si misero in macchina e riuscirono a dileguarsi. Undici giorìii dopo, liOrlando fu catturato in una fattoria presso Marano. Dalle indagini private fatte dai famigliari e dagli amici del Simonetti risultò ad essi che IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIII il mandante del delitto era stato Antonio Esposito (oggi ucciso), cui la concorrenza del rivale causava gravi danni. Ecco perchè, secondo il punto fatto stasera dalla « Mobile » la Maresca, nota per il suo violento carattere, ha organizzato la vendetta: voleva essere lei a colpire di suo pugno l'uomo che, secondo il proprio convincimento, aveva predisposto e organizzato l'assassinio di suo marito. Con questo scopo la giovane vedova, mentre i due suoi complici sono rimasti nella « 1100 », evidentemente pronti a darle man forte se occorreva e pronti a condurla via, è scesa dall'auto ed ha affrontato l'Esposito, quasi nello stesso punto in cui era caduto il suo sposo, * Pascatene e* Nola». Fino a tarda notte, nonostante tutte le ricerche, la Moresca è rimasta introvabile. La €1100» blu su cui essa viaggiava è sfuggita ai posti di blocco istituiti ovunque dalla polizia e dai carabinieri. L'accaduto ha causato vivissima impressione, sia perchè continua la sanguinosa catena di vendette in una vicenda che ha già avuto una forte eco nella provincia di Napoli, sia per la notorietà dei suoi protagonisti. Maria Maresca, molto ammirata per la sua non comune bellezza, era stata eletta nel '53 « .Miss Rovigliano», una elegante spiaggia presso Torre Annunziata. Il B7 aprile del '55 aveva sposato il Simonetti nella basilica di Santa Maria di Pozzano presso Castellammare con nozze di eccezionale fasto, fra cui un sontuoso banchetto di cinquecento coperti cui parteciparono, in segno di onore verso il Simonetti, i principali esponenti della delinquenza campana, alcuni dei quali (come * il re del mercato nero delle sigarette », Catello Di Somma) dalla questura di Napoli recentemente <ammoniti» o assegnati al confino di polizia. Crescenzo Guarirlo aiririIUIMMMliMIMMiIIIIlMllliIllIltllllII!lllillt Maria-Maresca Simonetti, la vedova napoletana omicida (Tel.)

Luoghi citati: Castellammare, Napoli, Torre Annunziata