Nino Deffilippls vince in volata il Giro ciclistico dell'Emilia

Nino Deffilippls vince in volata il Giro ciclistico dell'Emilia A conclusione di una gara dura ed emozionante Nino Deffilippls vince in volata il Giro ciclistico dell'Emilia Accòrta tattica del torinese - Monti al secondo posto, Astrua al settimo - Alberto Negro, un astigiano di venticinque anni, rivelazione delia corsa - Una caduta di Manie (Dal nostro corrispondente) 1 Bologna, 4 ottobre. Nino Defilippis ha vinto il Giro dell'Emilia regolando in volata Monti ed altri tredici corridori: il suo successo non fa una grinza, è stato frutto di una accorta tattica di gara ed è particolarmente da sottolineare proprio .considerando l'asprezza con cui è stata condotta la corsa attraverso una serie dt episodi appassionanti. Tuttavia, oltre che di Defilippis occorre subito parlare di un altro piemontese, cui va il merito di aver dato un tono agonistico alla competizione, sfoggiando doti non comuni, sia come arrampicatore, sia cqme passista: si tratta di Alberto Negro, un indipendente nato 85 anni fa a Revignano d'Asti, un indipendente che finora non ha mai potuto svolgere un'attività intensa ma che oggi ha trovato la sua è taMMvatiaa vddcorichccontisiasudgrande'giornata, anchè'se l'òf-\dine d'nrrivn r.h» 7o ■nin^n ni. °dine d'arrivo che lo piazza all'undicesimo posto non premia in modo sufficiente i suoi sforzi. Due piemontesi quindi sulla breccia a fare da protagonisti, l'uno il giovane sconosciuto che tenta l'irresistibile impresa, l'altro il giovane già affermato che sa condurre la corsa con intelligenza tattica e che sa, venir fuori a tempo giusto con ]trl'esperienza e con la classe.' Dietro i due occorre ricordare le belle prove di Baffi e di Barozzi, compagni di fuga di Negro, ed il secondo posto conquistato da Bruno Monti nella volata finale. Una volata che ha visto una caduta in curva di Maule, ormai sicuro secondo e l'intempestivo scatto di Zampini su Pettinati, Barozzi ed Astrua. Ed ecco poche battute di cronaca. La partenza all'altezza della funivia di S. Luca, viene data alle 9£0. Prima di Vergato si verifica la prima fuga seria: siamo ad appena una trentina di chilometri dalla partenza, e a circa ZIO dall'arrivo. Si tratta di dodici corridori che guadagnavo progressivamente terreno, mentre il grosso non sembra preoccuparsi, considerando la lunga distanza e le asperità ancora da superare. I fuggitivi sono: Baroni, Petrucci, Zaniboni, Masct, Pintarelli, Negro, Pettinati, Barozzi, Sobrero, Michelon, Zampieri e Reggiani. A Siila (SS Km. da Bologna) la situazione è pressoché immutata, salvo che Barducci insegue a circa mezzo minuto, precedendo a sua volta di un altro mezzo minuto il resto dei concorrenti. A Pracchia si ritirano Zucconelli e Grosso, mentre il vantaggio del gruppetto di testa sale a circa tre minuti. Mano mano che si sale cominciano a verificarsi i primi ritardi, A Piansinatico, il gruppetto di testa «oh comprende più Baroni e Masci, e verso l'Abetone anche Reggiani è costretto alla resa. ' Gli inseguitori, intanto, si sono leggermente avvicinati, ma il distacco si aggira sempre sui S'SO". In testa si distingue il piccolo Zampieri che tira come un dannato su per le rampe. A dieci chilometri dalla vetta sono rimasti sotanto <ji quattro a guidare la corsa: Zampieri, Baffi, Barozzi e Negro. Nella discesa susseguente al passo, i quattro si sgranano; li segue un plotoncino di dieci corridori a due minuti, e poi tutti gli altri con vario distacco. Verso il Barigazzo, Negro scatena la sua offensiva, piantando in asso i compagni: mentre Zampieri colto da crampi alle gambe deve desistere, Baffi e Barozzi tentano di non perdere di vista l'astigiano. -A sci chilometri da Lama di Mocogno, Negro è sempre solo con circa 150 metri di vantaggio, ma più oltre ritroviamo in testa il terzetto ricompostosi per tentare la disperata impresa di raggiungere Bologna. Intanto, dietro, la difesa si 2,3ppASg14fi1vCidprradctarFsdcgndstfzeptdssnlpsrtla è venuta organizzando, animata soprattutto da Defilippis e Maule. Si cala velocemente verso Modena e a Maranello si rileva che il vantaggio dei fuggitivi è ridotto a 48 secondi. Gli altri 40 chilometri da Modena a Bologna, tutti in pianura, vedono il lento ma inesorabile dissolversi del sogno costruito da Negro, Baffi e Barozzi: secondo su secondo gli inseguitori braccano i fuggiaschi, finché a Lavino, cioè a soli dieci chilometri dal traguardo, il ricongiugimento è compiuto. A questo punto entra in scena Defilippis il quale si mantiene costantemente nelle posizioni di testa, fin che riesce a prevalere brillantemente, sulla difficile pista atletica dello Stadio comunale. g. m. ORDINE D'ARRIVO: 1. Nino (Tornado), 240 km in °rc„6'42.17" <™ed'a km- 35,820); , ]trei 1 27, 2, Monti (Lygie) a tre macchine 3. Bertoglio (Chlorodont) ; 4. Zampini (Fiorello; 5. Pettinati (Torpado) ; 6. Barozzi (Atala) ; 7. Astrua (Atala); 8. Bertolozzi; 9, Scudellaro; 10. Falaschi; 11. Negro; 12. Uliana; 13. Ferlenghi; 14. Assirolli; 16 Zampieri; 16. Baffi; 17. Manie; 18. Maggini a 4'16"; 19. Padovani 20. Albani; 21. Favero; 22. Fantini; 23. Serena; 24. Conterno; 25. Giaccherò; 26. PoReggiani; 28. Guerrini. Defilippis batte Monti In volata sul traguardo di Bologna