Lettere ai Direttore di Marziano Bernardi

Lettere ai Direttore Lettere ai Direttore Le guide "artistiche,, ed il turismo Signor Direttore, ho letto con molto piacere, nella Stampa del 28 settembre, l'articolino di Marziano Bernardi relativo a certi imperdonabili svarioni nelle guide «artistiche» dell'EN.I.T. Dico con piacere, non perchè io mi rallegri degli errori altrui, ma perchè penso che quella segnalazione possa far aprire gli occhi a molta gente (e magari alle superiori autorità!) sul funzionamento dei nostri organi turistici. E sarei lieto se la mia lettera, quando Ella credesse di pubblicarla, fosse di incentivo ad altri e più autorevoli rilievi. Non c'è dubbio che il turismo sia una delle principali fonti di reddito della Nazione, e vada pertanto coltivato e sviluppato. Ma neanche c'è dubbio che le attrattive italiane per il turista straniero siano per metà costituite dalle bellezze naturali, infinite e variatissime, ma per l'altra metà dai monumenti e dalle opere d'arte. Ora accade questo: che gli enti turistici — nazionali, provinciali, cittadini — indirizzino la loro propaganda (riviste, cartelloni, locandine, opuscoli, cartoline e, ahimè, film) non per metà, ma per un decimo, e anche meno, alle glorie eterne dell'Arte, mentre abbondanti nove decimi sono riservati al paesaggio e alla vita sociale. E noti bene il paesaggio è ammesso sopra tutto in grazia alle scene ginniche, o mondane, o folcloristiche che vi ai svolgono. Evi¬ de ¬ dentemente negli ideatori ed esecutori di quella propaganda è la persuasione che i turisti stranieri vengono quaggiù per mangiar bene in quella determinata < taverna », per abbandonarsi alla danza in quel particolare night-club, per se rincer l'oeil alla formosità delle nostre belle'- ragazze. Il che è assolutamente falso. E quanto a quel decimo, generosamente riservato alle bellezze artistiche, il Bernardi ha fornito una edificante esemplificazione nell'articolo di cui sopra. Ma ogni provincia, quando più e quando meno, potrebbe offrire copiosi casi analoghi. Io, non napoletano, vivo a Napoli per ragioni di ufficio, e posso recare l'esempio del settimanale Carnet del turista, edito da questo Ente provinciale per il turismo; e nel quale una eccessiva documentazione fotografica altro non concerne che qualche ricevimento in grandi alberghi, ondine seminude a Capri o a Ischia, divette del varietà di passaggio, < posteggiatori » e simili, o al massimo qualche men che mediocre mostra d'arte sovvenzionata dagli enti turistici Non dico che non occorra illuminare il turista straniero anche sul good Uving, ma da questo a voler emulare I fa migerati Guide» des plaisirsde Paris ci corre. E ciò è tanto più strano in quanto a capo del turismo napoletano è un uomo della levatura di Arac- nlesrbqtrccddeo Maiuri. Non vorrei trarre conclusio- nì troppo affrettate; ma dal l'esempio recato dal Bernardi, e da questo che le offro io, e senza contare certe sontuose riviste poliglotte che si pub blicano a Roma, tanto vistose quanto prive di serio contenuto (giustamente il Bernardi si richiamava alle ottime ed efficienti pubblicazioni del Turismo francese), mi pare poter desumere che la più patente incompetenza, informi (con le debite eccezioni) gli organi centrali e periferici del nostro Turismo. Nè mi permetto -di dare suggerimenti (una maggiore interferenza nelle cose del Turismo da parte degli Uffici delle Belle Arti sembrerebbe augurabile); ma sarei lieto se le mie osservazioni potessero dar luogo a una feconda discussione. Ing. Mario Mozzanti. Napoli, 3 ottobre.

Persone citate: Bernardi, Maiuri, Mario Mozzanti

Luoghi citati: Capri, Ischia, Napoli, Roma