Colloquio Segni-Moro sui Tribunali militari di Enzo Forcella

Colloquio Segni-Moro sui Tribunali militari Colloquio Segni-Moro sui Tribunali militari Probabile l'accettazione delle proposte di compromesso dei socialdemocratici - Il "Piano Vanoni,, avrebbe inizio dai prossimo esercizio finanziario ■ La crisi nel PLl Roma, 4 ottobre. Ancora una volta 11 Presidente del Consiglio ha esaminato stamane con il Guardasigilli la questione del Tribunali militari, che tra due giorni verrà sottoposta al giudizio del Parlamento. Molti Indizi fanno pensare che l'incontro di stamane abbia potato essere conclusivo: nel senso che vi sarebbero state concordate le modifiche da apportare alle primitive proposte del governo. Si sa che i socialdemocratici avevano detto chiaramente che non avrebbero potuto assolutamente appoggiare il punto di vista Moro-Tavlani, fatto proprio dal Consiglio del Ministri, e che l'unica prospettiva di accordo consisteva nel delimitare in modo puì preciso e circoscritto la competenza dei Tribunali militari per i cittadini non in servizio attivo. Il Guardasigilli ha illustrato e discusso con il Presidente del Consiglio, per l'appunto, le tesi limitative che gji esponenti del P.S.D.I. gli hanno esposto nei' giorni scorsi. Ferma restando la rinuncia all'estensione delle competenze al reati di vero e proprio sabotaggio militare (sulla quale 61 era indirettamente impegnato Segni nel suo intervento al gruppo democristiano), i socialdemocratici hanno richiamato, in particolare, l'attenzione sugli equivoci cui potrebbe dar luogo il mantenimento di alcuni articoli compresi nel capo relativo allo spionaggio ed alla rivelazione di segreti militari (procacciamento di notizie segrete non a scopo di spionaggio, esecuzione indebita di disegni, rivelazione di notizie segrete non a scopo di spionaggio) e in quello dell'istigazione a delinquere (istigazione a commettere reati militari e istigazione di militari a disobbedire alle leggi): sono tutti articoli con cui è possibile colpire attività di stampa o politiche e sembra giusto estendere e.à essi, prescindendo dalla questione interpretativa della Costituzione, le considerazioni per le quali si è giudicato necessario togliere alla competenza militare i reati di vilipendio. L'atmosfera in cui Segni e Moro hanno giudicato queste richieste è stata - si asaieura — un'atmosfera dì coni prensione. Se la stesura definitiva degli emendamenti 'e farà proprie, e se non Inter verranno aitre opposizioni, la prova parlamentare del governo ne dovrebbe essere molto facilitata. Registreremo tuttavia ancora la voce secondo la quale il dibattito sarebbe ulteriormente rinviato fino alni: il che significherebbe che non sono del tutto superate le difficoltà. L'esame della questione ha occupato, comunque, solo una parte, e non preminente, della giornata del Presidente del Consiglio, anche oggi intensissima e dedicata ad una minuziosa messa a punto delle questioni di maggior momento. Da citare in primo luogo una riunione con i titolari dei dicasteri finanziari, nel corso della quale si è esaminata la situazione economica generale del Paese sia in relazione alle vertenze in 'corso (insegnanti, statali, prezzo del riso) sia in relazione alla impostazióne dei nuovi bilanci. E' filtrata da questa riunione una notizia positiva: vaie a dire l'intenzione del governo di dare concreto avvio, con l'impostazione del prossimo anno finanziario, all'attuazione del « Piano Vanoni >. Essa è accompagnata, tuttavia, da una impressione di incertezza per ciò che riguarda la copertura del considerevole aumento di spesa che essa comporta. Neil' agenda degli odierni colloqui di Segni sono compresi ancora Fanfani, Campali, Martino, Gonella. Il Consiglio dei Ministri è stato convocato .per giovedì e molto probabilmente verrà posto in cantiere il problema delle leggi elettorali, uno di quelli che stanno maggiormente a. cuore ai partiti laici e che dovranno essere risolti con una certa urgenza. Per la legge elettorale politica la questione non è più di competenza del. Consiglio del Ministri, bensì del Parlamento, dove da tempo è stato presentato un progetto concordato che l'apposita Commissione comincerà ad esaminare domani. I « minori > chiedono soltanto, al riguardo, che il provvedimento sia esaminati con sollecitudine e che i democristiani mantengano gli impegni presi all'epoca del governo Sceiba. Per la elettorale amministrativa — la più urgente poiché le elezioni ai faranno nella primavera del prossimo anno — v'è da approvare. Invece, il testo del nuovo disegno di legge che, giusto in questi giorni, 11 Ministro dell'Interno ha fatto conoscere in bozza agli interessati. Esso sancisce la rinuncia agli apparentamenti già stabilita con la elettorale politica ed il ritorno alla proporzionale per 1 Comuni al disopra di 20 mila abitanti. Per i Comuni tra i 10 ed i 20 mila si adotterebbe il sistema maggioritario con ripartizione proporzionale dei seggi di minoranza. Per quelli al di sotto dei 10 mila si manterrebbe la proporzionale semplice. Una novità d'un certo rilievo è giunta infine dalla sinistra liberale che, c preso atto delle gravi informazioni pervenute dalle varie provi.: ;e sull'organizzazione del Con gresso nazionale del P.L.I., considerati i metodi Inqualificabili adottati dalla segreteria generale per travisare l'originarla fisionomia del partito, fa pubblica denuncia, fin da ora, dell'invalidità del Congresso ed Invita gli aderenti a non presentare propri candidati per l'elezione dei delegati >. E' un ulteriore passo verso la scissione nell'aria sin dal convegno di Torino. Enzo Forcella uiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Fanfani, Gonella, Segni, Vanoni

Luoghi citati: Roma, Torino