Buone notizie su Eisenhower ed Immediato ritorno della fiducia di Gino Tomajuoli

Buone notizie su Eisenhower ed Immediato ritorno della fiducia MESTRE GLI ESPERTI S11IMAXO IL PANICO DI WALL STREET Buone notizie su Eisenhower ed Immediato ritorno della fiducia I tre ultimi bollettini medici rivelano un miglioramento nelle condizioni del Presidente - La Borsa ha riguadagnato parte del terreno perduto, ma governo e uomini d'affari invitano alla prudenza E' necessario ridurre le speculazioni e le richieste di credito per limitare i rischi dell'inflazione o o , a i n o e (Dal nostro corrispondente) Washington, 4 ottobre. Il timore di complicazioni che compromettano il .progressivo miglioramento di Eisenhower, è receduto urfaltra volta con enorme sollievo della stragrande maggioranza degli americani e della Borsa. Il bollettino cosi a lungo differito iersera (ed il cui rinvio aveva provocato timori preoccupanti in Wall Street) e quelli di stamane e del pomeriggio registrano nuovamente < continui progressi > ed un < incoraggiante stato d'animo » del malato e ci rappresentano un Presidente « di buon umore, riposato e tranquillo ». Eisenhower ha potuto firmare anche qualche documento di Stato di minore importanza, e si ritorna a parlare con fiducia del suo trasferimento a Gettysburg, verso la fine del mese, e del suo ritorno alla Casa Bianca prima di Natale. Le quotazioni dei titoli industriali sono immediatamente risalite riguadagnando quasi tutto il terreno perduto ieri. Esse sono ancora inferiori al livello su cui si erano stabilizzate venerdì sera, dopo il primo forte allarme del 26 settembre per le condizioni del Presidente; tuttavia le perdite subite dai titoli importanti oscillano ormai solo fra i sessanta e gli ottanta centesimi di dollaro. L'allarme di ieri ha avuto però l'effetto di chiarire due aspetti della situazione americana, che erano sembrati e sembrano molto oscuri alla maggior parte degli osservatori: uno di ordine politico, e l'altro di ordine economico. La candidatura di Eisenhower alia rielezione è ormai considerata < più che improbabile, impossibile » anche da quegli organi repubblicani, che sino all'altra sera si sforzavano di sostenere che la malattia non modificava per nulla nè là decisione del partito di puntare solo sul suo nome per assicurarsi anche nel 'B6 la vit¬ mHmmiNiiiiMinnMiiHNi'iiMimM toria sui democratici, nè la virtuale accettazione di Eisenhower alla rielezione. E' evidente ormai che non solo la convalescenza del Presidente sarà lunga, ma che l'opinione pubblica non ritiene confacente all'interesse nazionale insistere perchè un uomo, cosi provato nella salute, st sobbarchi al tremendo onere di capo dello Stato. Oli osservatori dei due partiti registrano oggi molti sintomi di questo diffuso stato d'animo. I capi repubblicani debbono ormai tenerne conto, si ritiene, per non correre II rischio di venir sconfessati dal loro stessi aderenti. Quanto al Presidente, è significativo che i suoi intimi abbiano colto questa nuova occasione dt allarme per testimoniare che egli, e la sua famiglia, hanno da tempo deciso di non ricercare la rielezione. Questa decisione dà Inizio, virtualmente, alla fase preparatoria della campagna elettorale dell'anno prossimo. I due partiti debbono affrettarsi infatti a scegliere i candidati da presentare alle convenzioni ed all'opinione pubblica per creare attorno a loro quelle discussioni e quel movimenti di opinione che alla fine Influenzeranno l voti del delegati e degli elettori. i L'altro aspetto chiarito o, meglio, messo In evidenza dalla < crtsetta » di ièri è che il nervosismo di Wall Street non è da attribuire solo agli alti e bassi della malattia di Eisenhower ma, piuttosto, ad un movimento dt assestamento della Borsa determinato essenzialmente da cause economiche. La malattia, del Presidente, sostengono , i più . autorevoli agenti di cambio ed esperti dello Stock Exchange da noi Interrogati, è stata solo il pretesto per l'affioramento di uno stato di perplessità che serpeggiava da tempo nel Paese e che si riassùme nella domanda: « Fino a quando durerà il boom della Borsat ». Da anni, ma soprattutto da un anno e o mezzo, Il valore del titoli industriali sale; e sale quantunque il Governo abbia applicato del freni per tre volte nel corso di quest'anno. In gennaio, quando autorevoli economisti si allarmarono per la tendenza alla continua espansione dei valori azionari, Il Governo diede il primo colpo di freno alzando dal cinquanta al sessanta per cento ti margine dt copertura necessario per l'acquisto di nuovi titoli; il mercato reagì raggiungendo In marzo un nuovo vertice. Il Governo rlappltcò i freni in aprile alzando il margine dal sessanta al settanta per cento e aumentando il tasso di risconto; Il mercato raggiunse in luglio nuovi li- efcstpunIspdccpiCoccdvelli <record». In agosto e poi:eal principio dt settembre i tas-,pst di risconto vennero ancora I saumentati. Il mercato toccò'cimmediatamente, prima del- \ nl'annuncio della malattia di] Eisenhower, uno dei livelli ì 0amassimi. Le cadute del 26 settembre e del 3 ottobre, dicono ora gli esperti, rivelano che gli investitori privati e gli speculatori non hanno preso sul serio la politica antt-tnflaztonlstlca del Governo, ed hanno anzi Interpretato le misure, contrariamente agli avvertimenti del banchieri e degli agenti di cambio, come la conferma che la prosperità nazionale continuerà ad aumentare e che', quindi, anche ogni aumento nei valore dei titoli azionari era pienamente giustificato. Questa situazione, che non è malsana — sottolineano gli esperti — poiché effeltwamt lite la fase di espansione della prosperità è destinata a durare per almeno altri sei mesi, e non è comunque influenzata da un eventuale cambiamento nella direzione del governo, poiché la politica economica del duo partiti è sostanzialmente la stessa. Ma è per lo meno improvvisa e, tetanicamente pericolosa, perché* come è accaduto il 26 settembre ed il 3 ottobre, i piccoli iniiestilori--prt> vati e gli speculatori, allarmati per fattori che'non hanno decisiva influenza sull'andamento della politica economica, possono determinare un panico, che può gravemente indebolire anche posizioni fortissime fieri si è vista infatti la < General Motors », uno dei più solidi investimenti americani, declinare in mezz'ora dt quasi sei punti). Il mercato era eccessivamente sostenuto prima degli allarmi ed è quindi salutare, secondo gli esperti, che si sia verificata una reazione che, senza incidere sulla solidità della situazione generale, indurrà molti investitori privati a maggiore cautela. Coloro che condividono questo parere ritengono, anzi, che le perdite verificatesi il 26 settembre e quelle di ieri < non saranno assorbite tanto presto e non sarebbero sorpresi di registrare nuovi aggiustamenti di valori prima della fine dell'anno ». I più severi fra di essi predicono, anzi, ti futuro assestamento ad un livello di etrea il dieci per cento Inferiore a quello toccato il 26 settembre. Comunque, tutti i maggio) i agenti e brokers di Wall Street, unendo le loro forze a quelle del governo, stanno spoitaneamente svolgendo un' opera di persuasione «iti pubblico perchè si limitino il più possibile le richieste di credito. « La nostra stessa straordinaria prosperità (ha scritto, per esempio, un grande agente di cambio ai suoi clienti) fa sorgere la minaccia dell'inflazione. Bisogna che Mmantmnpacmgdsaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiitiiiiiiiiitiiiiiiiit essa non acciechi e non ni faccia girare la testa, conducendoci ad assumere impegni superiori alle nostre possibilità o ad eccessi che, prima o poi, a farebbero scivolare in una regressione». La malattia di Etsenhouer non ha, d'altra parte, alcuna Influenza diretta o negativa sullo sviluppo dell'attività diplomatica. Come Dulles ha detto stamane nella prima conferenza-stampa, tenuta da cinque settimane a questa parte, l'azione diplomatica è in fase di preparazione per la Conferenza di Ginevra, e gli organi del governo sono sufficienti a condurla innanzi anche senza la- guida personale del Presidente. Quando poi esso diverrà necessaria '— ha proseguito il Segretario di stato — c'è motivo di ritenere cng egn potrà esercitarla dt nuovo. QUa'nt0 alla crisi nel Medio 0riente> Dulles ha rivelato di aver personalmente avvertito Molotov che la vendita di armi all'Egitto non contribuirà alla diminuzione della tensione internazionale. Quale effetto avrà questo serio avvertimento sulle decisioni dell'Unione Sovietica, nessuno osa però prevedere. E' opinione corrente che la Russia si servirà a Ginevra anche ili questa nuova complicazione per proporre con maggiore insistenza che il regolamento delle questioni che dividono l'Oriente dall'Occidente non venga effettuato sulla base del merito di ogni singolo. problema, ma con un accordo generale fra le grandi Potenze. Gino Tomajuoli

Persone citate: Dulles, Eisenhower, Molotov

Luoghi citati: Egitto, Ginevra, Russia, Unione Sovietica, Washington