L'assessore Corlevaro non intende dimettersi

L'assessore Corlevaro non intende dimettersi Al Consiglio comunale di Parma L'assessore Corlevaro non intende dimettersi Interpellanza della d.c. sa un'inchiesta amministrativa Parma, 29 settembre. La riunione del consiglio comunale, il cui ordine del giorno era l'esame del < caso Carlevaro >, l'ex-assessore comunista al Tributi dimissionario dal PCI, ha richiamato un pubbli» co strabocchevole che solo in minima parte ha potuto assistere alla discussione, data la esiguità del settore ad esso riservato. Il rag. Carlevaro ha preso regolarmente posto al banco della Giunta, a destra del Sindaco. Un'atmosfera tesa ha caratterizzato la prima parte della riunione nel corso della quale il sindaco, ing. Ferrari, ha fatto le sue comunicazioni sui cambiamenti avvenuti in seguito alle dimissioni del rag. Carlevaro dal PCI ed alla revoca allo stesso degli incarichi di sovrintendente all'assessorato dei Tributi e del Personale. Successivamente l'avv. Rizzi, d. e, ha illustrato la sua interpellanza nella quale si chiedevan al Sindaco due cose: < Precisazioni in merito ai motivi del decreto di revoca degli incarichi del rag. Carlevaro e chiarimenti su taluni atti amministrativi che non sono apparsi completamente chiari alla pubblica opinione >. Ha replicato il Sindaco, spesso interrotto dagli applausi del pubblico formato in gran parte di elementi di sinistra, affermando che quanto alla seconda parte dell'interpellanza Ricci non era neanche il caso di rispondere, tutti conoscendo la sua personale onestà e la sua c onorata > povertà. Quanto al < caso Carlevaro », il Sindaco ha detto di essersi valso della legge che gli conferiva la facoltà di adottare il noto decreto. Quando ha risposto 11 Rizzi la atmosfera nell'aula si è alquanto riscaldata. L'oratore della minoranza è stato spesso interrotto per le intemperanze dei colleghi della maggioranza e del pubblico, c Nessuno dubita della sua personale onestà, signor Sindaco — ha detto —, ma lei è un fanatico del suo partito e pertanto io chiedo che mi risponda esplicitamente, senza trincerarsi dietro affermazioni generiche di onestà e di probità >. E qui il Rizzi ha lungamente dissertato toccando tasti piuttosto delicati; lo stesso Sindaco, a un determinato momento, ha così richiamato l'oratore : « Si ricordi che qui non esiste impunità e potrebbe correre anche qualche querela» La seduta è continuata fino a tardissima ora. Rispondendo ad una mozione dell'avv. Parisi che lo invitava a dimettersi, il rag. Carlevaro ha cobi dichia¬ rato: c Preciso subito che non mi dimetterò. E' sorprendente l'ostinazione della maggioranza consiliare a voler confondere la politica con l'amministrazione della cosa pubblica, Le elezioni amministrative non sono ancora, per fortuna, elezioni per le cariche in seno al partito comunista, In questo consesso vigono le leggi dello Stato e non lo statuto del P.C.I. Sia pertanto ben chiaro, una volta per sempre, che non ho la benché minima intenzio ne di rassegnare le dimissioni dalla carica di assessore, alla quale sono stato chiamato dal suffragio popolare prima e dal voto consiliare poi, «Consentitemi di dire che oggi in particolare, dopo esser stato convocato per oltre dieci volte dall'Arma del carabinieri e per altrettante volte dalla Questura, sento più che mai l'obbligo di non abbandonare questo posto, in cui avrò la possibilità, libero da ogni disciplina di partito, di tutelare gl'interessi della cittadinanza, e non di una sola parte, e di esercitare, nella mia qualità di indipendente, quell'opera di critica e di controllo che è alla base dell'ordinamento democra. tico e della quale mai come in questo tempo si è sentita la ne cessità ». Il più completo silenzio ha accolto queste dichiarazioni. Richiesto di precisare le sue affermazioni, il rag. Carlevaro ha ripreso la parola ed ha detto: « Se dagli interrogatori subiti dall'Arma dei carabinie ri e dalla Questura fosse emersa una inchiesta a mio carico, avrei rassegnato le dimissioni. Non le ho rassegnate perchè non è stata avanzata alcuna obiezione nei miei confronti. Il Comune di Parma ha già avuto ed ha ancora due ispettori che stanno indagando: mi sono state- rivolte domande e ho firmato varie deposizioni delle quali non sono tenuto a dare particolari a questo consesso. La Magistratura riceverà quello che le autorità inquirenti raccoglieranno ». Alle 2,30 il Consiglio ha approvato con 28 voti favorevoli, tutti della maggioranza, 10 contrari, della minoranza d.c, e 5 astenuti, della minoranza socialdemocratica e missina, la mozione dell'aw. Parisi che dà un voto di sfiducia all'assessore Carlevaro e lo invita a dimettersi dalla carica. Egli però, resta in carica in quanto la legge non prevede che un assessore al quale sia stata aMisigOtaTtdlBvPcdsttsFvrtngllptdmmgÓsgnot*~ 1 \~ ~" - ~- - j negata la fiducia debba d'met- tersi. '

Luoghi citati: Comune Di Parma, Parma