Un discorso di Segni ai coltivatori diretti

Un discorso di Segni ai coltivatori diretti Un discorso di Segni ai coltivatori diretti Nel prossimo mese la Camera discuterà la legge sui palli agrari "Continuare nella lolla decisa agli estremismi di varie parti,, Roma, 29 settembre. Il Convegno nazionale dei dirigenti della Confederazione dei coltivatori diretti ha concluso stamane i suoi lavori con i discorsi del presidente del Consiglio on. Segni e del ministro del Lavoro on. Vigorelli. Alla seduta, che era presieduta dal presidente confederale on. Paolo Bonomi, hanno partecipato anche il ministro dell'Interno on. Tambroni ed i sottosegretari Natali e Maxia, oltre a parlamentari ed esponenti del mondo economico. • Il presidente della Confederazione coltivatori diretti ha anzitutto rivolto un salpto all'on. Segni ed ha sintetizzato le richieste della categoria a favore dell'agricoltura italiana, che deve essere aiutata a produrre di più, deve essere difesa nei prezzi e non deve essere soffocata dalla pressione fiscale, soprattutto di carattere comunale. Ha preso poi la parola l'on. Segni, il quale ha ridabito l'Impegno del Governo a svolgere un'azione continua per la risoluzione dei problemi dell'agricoltura italiana. Sulla questione dei patti agrari il Presidente del Consiglio ha fatto interessanti dichiarazioni dicendo di sperare che nel prossimo mese la Camera dei deputati possa affrontare l'importante problema. «Non sarà la riforma alla quale avevamo pensato, — ha detto l'on. Segni — però sarà un passo notevole, che .ci permetterà nuove conquiste sulle vie della libertà e del progresso economico, che sono indissolubili >. Leon. Segni si è anche, soffermato sulla necessità di potenziare e difendere la piccola proprietà contadina che è alla base della nostra economia agricola. «Nella impresa individuale indipendente libera — ha detto Segni — noi vediamo un'altra difesa, quella della dignità dell'uomo, la difesa dell'anima umana, la difesa della nostra libertà di fede e della nostra libertà politica >. Dopo aver rilevato che in alcune zone agricole le condizioni dei contadini sono pessime, sia per la bassa remunerazione che per le condizioni di soggezione che debbono essere eliminate, il Presidente del Consiglio ha sostenuto che bisogna creare un nuovo mondo agricolo più equilibrato, in cui alcune categorie cederanno una parte del loro per poter ristabilire quella giustizia in nome della quale abbiamo sempre combattuto, perchè quando abbiamo affermato i diritti delle classi lavoratrici contadine, lo abbiamo fatto perchè vediamo che questa attività corrisponde ad un grande principio di giustizia cristiana. Quindi ad un supremo principio della nostra politica, cioè il principio dell'elevazione dei lavoratori e dei piccoli imprenditori. Ebsì si sottrarranno così agli estremismi che possono venire da varie parti, contro i quali abbiamo da continuare una lotta decisa nel campo della protezione giuridica, economica e politica per dare un assetto definitivo e sicuro a quella Repubblica democratica che il popolo italiano ha liberamente voluto nel 1946. Questa battaglia di principi non ammette tregua, la libertà in tutti i campi non si conquista in una sola volta, ma si conquista giorno per giorno e deve essere difesa giorno per giorno. In questa opera — ha affermato il Presidente del Consiglio — state sicuri che il Governo democratico non può non appoggiarvi ». Ha quindi preso la parola il Ministro del Lavoro, on. Vigorelli, il quale ha trattato del problema dei contributi unificati rilevando che non è esatto che l'agricoltura nel settore della Previdenza sia gravata più dell'industria. Tuttavia, poiché in agricoltura 1 redditi sono più bassi, in attesa di realizzare un sistema più equo e più perfetto, per quanto riguarda il sussidio di disoccupazione l'onere è stato alleggerito essendone stati trasferiti i due terzi sull'industria. Il ministro Vigorelli ha inoltre, annunciato che < è all'esame il problema del contributi sugli infortuni. Circa la richiesta di sospendere i contributi unificati fino a 10.000 lire, il Ministro del Lavoro, pur non nascondendo la difficoltà dell'impegno ha affermato che farà di tutto per poterlo adempiere. Dopo aver trattato del problema dell'imponibile della mano d'opera e dell'assistenza malattia, il Ministro si è infine dichiarato d'accordo sulla necessità di 'estendere a tutti 1 lavoratori l'assistenza di invalidità e vecchiaia. ■IIIIIIIllllllllllIllllllItlllllllIlflUlllItlllllllllllll

Persone citate: Maxia, Paolo Bonomi, Segni, Tambroni, Vigorelli

Luoghi citati: Roma