Venticinque lettere all' esame dei magistati sveleranno il torbido retroscena del dramma

Venticinque lettere all' esame dei magistati sveleranno il torbido retroscena del dramma LE DUE VITTIME DELLA SPARATORIA DI CORSO VITTORIO SONO IN LIEVE MIGLIORAMENTO Venticinque lettere all' esame dei magistati sveleranno il torbido retroscena del dramma Il Sorrentino in carcere si è chiuso in un abulico mutismo - Non ha chiesto nemmeno notizie della figlia ferita -1 tristi precedenti: mesi or sono il commerciante aveva provocato una scenata nel bar di corso Matteotti, tanto che era intervenuta la Celere -1 suoi sospetti nei confronti del giovane ufficiale - Lo sgomento del figlio di 5 anni che ha assistito alla tragedia Le condizioni di Ilaria Teresa Sorrentino nella giornata di Ieri sono lievemente migliorate. Questa giovane donna travolta da un dramma familiare che aveva profonde radici e che è scoppiato improvvisamente con veemenza per la folle gelosia del proprio padre, ha, forse, probabilità di sopravvivere. I medici del Maria Vittoria che si sono prodigati in ogni modo per salvarla, pur non pronunciando ancora una prognosi che escluda il pericolo di morte, dimostrano di avere per lei buone speranze di salvezza. Anche il sottotenente Calogero Di Chiara, pure colpito dai prolettili del padre della ragazza, Raffaele Sorrentino, è migliorato. Nella giornata di ieri i medici dell'Ospedale Militare che lo hanno ora sotto cura, gli hanno praticato il pneumatorace per procedere alla essicazione del polmone che è stato trapassato da un prolettile. Il protagonista maggiore del dramma, Raffaele Sorrentino, si trova dall'altra sera rinchiuso in una cella delle Nuove. Sembra un automa: non parla, non dimostra di soffrire per quanto è avvenuto, non cerca nemmeno di sapere se la sua figliola vivrà o morrà. Durante la notte di ieri ha dormito tranquillamente; si riteneva che ciò dipendesse dalla prostrazione che quasi in ogni caso segue la riiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin» esa eri ueun romper crisi nervosa che scuote l'organismo nel momento in cui compie un gesto delittuoso. Invece questo abbandono è continuato anche nella giornata di ieri come se proprio il Sorrentino fosse, in piena coscienza, indifferente al dram- re, ma da lui causato viria do anluraanteure dre tiata Micueusiato del si in un tra to, se Duito che one la in» i i in in enugata Nei iti ruinniini ro eszaeruata re: del n la oLa sparatoria nell'alloggio di corso Vittorio Bmanuele 192 e le sue conseguenze hanno suscitato enorme impressione fra tutta la cittadinanza. e , in i special modo nell'ambiente dei mercati generali che vide Raffaele Sorrentino potente e ricco tanto da meritare, per un certo periodo di tempo, l'appellativo di, « re del mercato». Altrettanto può dirsi per l'ambiente delle corse ippiche che pure conobbe un Sorrentino proprietario di una grande scuderia e capace di rischiare centinaia di migliaia di lire nelle puntate sul cavalli. B l'uno e l'altro ambiente conoscevano ora un Sorrentino diverso, povero, avvilito, che girava con una borsa sotto il braccio contenente. pacchetti di sigarette da vendere di contrabbando per sbarcare il lunario. Il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Ribet, che ieri ha ricevuto dal dott. Fuma del Commissariato S. Paolo il rapporto sulle prime indagini e che da oggi si occupa della' drammatica vicenda, accerterà fino a quale pui.to la gelosia di Raffaele Sorrentino aveva, motivo di essere. Pare comunque- che una relazione esistesse tra sua moglie e 11 sottotenente DI Chiara. Allo stosso dott. Ribet è stato consegnato un paco, di lettere, circa venticinque, sequestrate mercoledì sera nell'alloggio della signora Michela Nekgro, moglie del Sorrentino. Tali lettere, firmate « Dillo », sarebbero li prova dei rapporti fra la donna e li giovane ufficiale. Era già da tempo che il Sorrentino sospettava che la moglie lo tradisse. Un giorno gli capitò in mano una lettera indirizzata da un uomo a sua moglie. In tale scritto era evidente l'adulterio di Michela, ma non si poteva individuare chi fosse l'amante perchè la' lettera mancava della firma. In essa si parlava però della via Vulpl di Palermo, dove pare che abitasse il Di Chiara. I sospetti del Sorrentino ai rafforzarono quando, circa un anno fa, egli sorprese a tarda ora della notte, all'interno del bar rosticceria Zanzibar, in corso Matteotti 8, la moglie e il Di Chiara. In quella occasione fra i due uomini si accese un violento diverbio che dovette essere sedato dalla Celere. Il Comando della Scuola di Applicazio¬ ntldddgfppnpll(IU11IMI 111 ì 1:1 111 11 tili M11 t i J11 ' I ■ IM111111] 11M i 11M ne, in seguito a quell'episodio, vietò agli ufficiali di frequentare quel locale; il provvedimento, togliendo al Zanzibar la maggior parte della sua clientela, contribuì al dissesto finanziarlo che portò la gestione del bar al fallimento. Dopo questi episodi il dissidio fra 1 due coniugi era divenuto gravissimo tanto che il Sorrentino presentò una denuncia per adulterio contro la moglie; questa, da parte sua, presentò richiesta per ottenere la separazione legale dal marito. Il dramma odierno trova ancora in sospeso questi due procedimenti, uno, civile, per la separazione e l'altro, penale, per la querela. Le pratiche - relative alla denuncia per adulterio sono condotte dall'avv. Vecchione il quale appunto per questa circostanza non potrà assumere la difesa del Sorrentino nel processo per tentato omicidio; lo difenderà l'avv. Avonto del nostro Foro. Nonostante che Raffaele Sorrentino avesse già pubblicamente ammesso, con la querela presentata, che la moglie lo tradiva, non voleva dividersi legalmente. Avrebbe anzi voluto tornare ad abitare con lei, nel suo alloggio in corso Vittorio Emanuele 192, perchè era ancora profondamente M1111i IMIHIM11^ IU111111111 II 11111111M i 111 ! 1 ] 13111M11 innamorato. Per questo le andava a far visita di tanto in tanto e quando Michela si rifiutava di tornare a convivere con lui, si infuriava facendole scenate di gelosia. Risulta che recentemente 11 Sorrentino si era recato anche presso la Scuola di Applicazione a cercare 11 sottotenente Di Chiara al quale aveva intimato di non farsi più vedere assieme a Michela, Ma l'ufficiale non ha tenuto In alcun conto l'avvertimento. Mercoledì scorso, quando ha incontrato 11 figlio di Raffaele Sorrentino, che porta lo stesso nome del padre, non ha saputo resistere all'invito di recarsi a pranzo nella sua casa. Con lui si è Incamminato lungo corso Vittorio in direzione del nr. 193. Ma il commerciante si aggirava in quei pressi per rendersi conto di quanto avveniva nella casa della moglie. B quando, più tardi, il figlio maggiore si è dovuto assentare dall'abitazione per un impegno, Raffaele Sorrentino ha deciso di agire. Dominando l'Ira furente che gli agitava l'animo, ha saputo studiare 11 modo per poter entrare nell'alloggio: si è servito del proprio figlio minore, Maurizio, di 5 anni, che giocava nel cortile. La voce limpida, innocente del fanciullo ha fatto dischiudere la porta davanti alla quale l'uomo, già sconvolto dalla ciMiittiENitniiiiunciiisiiiiMNiiiiiiìiiiMiiiiiiiiii gelosia, stringeva in una tasca l'impugnatura della rivoltella. Ieri, a] capezzale di Maria Teresa c'era, assieme alla madre e al fratello R8Xtaelet anche Maurizio. Aveva ancora nello sguardo il terrore che l'aveva pervaso quando il padre combaciò a sparare e davanti a lui caddero l'ufficiale e la sorella. Una scena tragica di cui questo fanciullo più di tutti gli altri familiari," porterà nella vita, inciso nell'animo, 11 segno. Michela Negro ' Sorrentino KaiTaelo Sorrentino di 63 anni ciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii>iiiri