Vivace seduta alla Camera sul bilancio dell' Istruzione

Vivace seduta alla Camera sul bilancio dell' Istruzione Vivace seduta alla Camera sul bilancio dell' Istruzione Critiche e polemiche - L'insegnamento della storia ed il problema del "recupero,, dei ragazzi minorati • Provvedere per le opere d'arte Roma, 29 settembre. n ministro della P. I., on. Paolo Rossi, socialdemocratico, dovrà domani rispondere alla Camera ai venti oratori che si sono avvicendati nel dibattito sul problemi della scuola in sede di bilancio del Dicastero. La discontinuità nella direzione del Ministero, che dal 1953 ad oggi ha cambiato quattro volte di titolare (Segni, Martino, Ermini, Rossi) è stata sottolineata da diversi deputati nel corso del dibattito-ed oggi è stata la volta del missino Nicosia, il quale, nel rievocare le « impensate » vicende' politiche che portarono alla formazione dell' ultimo Ministero, ha pregato l'on. Rossi di voler chiarire domani il suo preciso indirizzo nel campo scolastico, < in quanto il ministro appartiene alla schiera dei seguaci del marxismo ed ha quindi una posizione propria riguardo alla scuola, ben diversa, ad esempio, dalla posizione dei cattolici >. Il riferimento di Nicosia ha provocato un lieve aggrottar di ciglia dell'on. Rossi e taluni maliziosi sorrisi all'estrema sinistra. I' molti oratori iscritti hanno imposto due sedute per concludere la discussione generale. Il comunista Sciorini Borre/li ha criticato 1 recenti provvedimenti relativi ai cors' post-elementari, attribuendo al governo una volontà di «pianificazione reazionaria della scuola >; gli alunni della scuola media dovrebbero assicurare il ricambio della classe dirigente; quelli della piccola borghesia dovrebbero, frequentando le scuole d'avviamento, fermarsi a mezza strada, diventando dei. tecnici e specialisti; gli «altri figli del popolo italiano», invece, dovrebbero < ricevere soltanto un'educazione di terza mano». Una nota di imbarazzo ha portato il discorso del monarchico Caramia allorché ha ricordato « i gravissimi episòdi di corruzione » verificatisi nella scuola definendoli una «eccezione », ma tali da imporre una immediata azione di risanamento che deve partire dal miglioramento delle condizioni economiche dei professori. Dello stesso parere è stato il democristiano Pitzalis: « Se gli insegnanti rinunciassero alla richiesta del riconoscimento della specialità e peculiarità della loro funzione, essi scardinerebbero la base stessa delle loro rivendicazioni economiche ». Due deputate democristiane sono intervenute nella discussione odierna ed entrambe con validi argomenti. Maria Badaloni ha efficacemente esaminato- la questione della scuola laica e della scuola confessionale, svolgendo l'assunto che su una politica laica si è tutti d'accordo; il dissenso — ha detto — sorge quando si pretende di avere una scuola laicistica ispirata a principi che contrastano apertamente con quelli del Cattolicesimo, che è la religione predominante in Italia. Impressionante è stata poi la relazione di Ida D'Este (d.c.) sul problema dei bambini minorati psichici che, particolarmente in certe zone del Veneto, costituiscono una piaga sociale per mancanza di istituti di < recupero ». « Signor ministro — ha implorato — bisogna provvedere d'urgenza. Molti di questi bambini sono frutto dell'alcoolismo. Vi sono nelle zone del Basso Piave famiglie di contadini che danno ai piccoli vino e grappa invece di latte! >. Le favorevoli prospettive offerte dallo schema Vanoni per l'educazione professionale delle giovani generazioni sono state illustrate dal d.c. Franceschim, il quale ha, però, ammonito che una riforma efficace in questa direzione comporta un programma concordato tra 1 vari Ministeri, la Cassa del Mezzogiorno, le categorie produttive e le diverse Confederazioni. Una voce di aspra critica contro la « faziosità» degli storici italiani nel presentare al giovani le vicende d'Italia dal 1920 al 1045 si è levata dai banchi di estrema destra: il missino De Tatto ha voluto dimostrare, libri alla mano, che gli storici francesi e inglesi sono molto più obiettivi di quelli italiani; al che il socialista Faralli ha esclamato: « Ha ragione! I nostri storici hanno trascurato di informare i giovani sull'episodio di Amendola! ». Del punto di vista di istituire nelle scuole medie Italiane corsi di lingua tedesca si è occupato il d.c. Berloffa, mentre una appassionata difesa del patrimonio culturale italiano (opere d'arte e biblioteche minacciate e impoverite dalla scarsità di mezzi finanziari), è stata fatta dal d.c. Diecidue: « Il tempio di Santa Croce a Firenze va In rovina e la cultura internazionale ne è sgomenta. C'è.una proposta di legge che chiede un contributo di 250 milioni in cinque anni. La si approvi prima che sia troppo tardi ». Altro interessante argomento di Diecidue, quello delle biblioteche: « Un solerte funzionario della Presidenza del Consiglio ha avuto la peregrina idea di proporre la spesa di un miliardo per dotare i Centri di riforma e le stesse case coloniche di piccole biblioteche. Ve li Immaginate quel libri che non possono essere sostituiti dopo qualche tempo? Sarebbero soldi buttati. Diamo quel miliardo alla Direzione nazionale delle biblioteche e si potrà provvedere alla distribuzione del libro anche nei piccoli centri ». La laboriosa seduta della Camera si è conclusa con l'esame degli ordini del giorno. - Assai meno intensa la giornata del Senato, dove la discussione del bilancio della Marina Mercantile é stata esaurita da quattro oratori: Ravagnan (com.)„ Barbareschi (soc), Artiaco e Monni (d.c). Quando è venuto 11 turno del relatore Tartufoli, questi si è argutamente lamentato: < Signor Presidente, visto che in aula non c'è quasi nessuno, le proporrei di suonare il campanello d'allarme. Oh, come vorrei essere la Lollobrigida delle parole... ». Ha quindi fatto un efficace quadro del problemi relativi alia Marina Mercantile e, per premio, ha avuto anche gli applausi dei senatori dell'estrema sinistra. Il ministro Cassiani concluderà questo bilancio nella prossima settimana. Domani è all'ordine del giorno 11 Dicastero della Giustizia. Sentiremo certo parlare di Tribunali militari. , o. rn.

Luoghi citati: Firenze, Italia, Nicosia, Roma, Veneto