Accordo dei deputati d.c. sul progetto dell'on. Moro di Enzo Forcella

Accordo dei deputati d.c. sul progetto dell'on. Moro Dopo chiarimenti di Segni sulla competenza dei Tribunali militari Accordo dei deputati d.c. sul progetto dell'on. Moro I cittadini in congedo illimitato saranno sottoposti alla Magistratura militare solo per i reati di spionaggio e di tradimento - il presidente del Consiglio dichiara: 'Il reato di sabotaggio riguarda i soldati alle armi: è escluso ogni pericolo che, attraverso di esso, si possa colpire qualche tentativo di sciopero. Roma, 29 settembre. Si è conclusa quest'oggi le discussione dei deputati democristiani sulla competenza dei Tribunali militari, e si è conclusa con un risultato che non ha mancato di provocare una certa soddisfazione. E' rimasto, difatti, concordato in linea di massima che gli emendamenti del governo relativi alla competenza dei Tribunali militari per 1 militari non In servizio attivo riguarderanno i reati di spionaggio e di tradimento, non quelli di sabotaggio militare (e tanto meno, ovviamente, di sabotaggio civile). Molte voci si erano levate nel corso del dibattito per consigliare di mantenere nei limiti dell'indispensabile le competenze dei Tribunali militari e soprattutto di non dare una interpretazione troppo estensiva al concetto di « appartenenti alle forze armate ». «Se è necessario — aveva detto ad esempio l'on. Facchin — si aumentino le pene; ma sia la giustizia ordinarla a comminare anche per i reati militari le pene a quei cittadini che non prestano effettivo servizio militare >. « L'art. 103 della Costituzione —- aveva aggiunto Ruggero Lombardi — non può in alcun modo essere interpretato nel senso che per appartenenti alle forze armate- si debbano intendere anche 1 militari non in attività di servizio >. Riserve e perplessità; più o meno ampie avevano es>j>i;e3sp anche Savio,'Amatucci,.Trabucchi, Penazzato. (Gli interventi della giornata erano stati una-diecina). Determinante ai fini dell'orientamento òhe si è detto, è stato, tuttavia, l'intervento del Presidente del Consiglio. « Non bisogna drammatizzare — ha detto Segni — sull'art. 7 del Codice militare che estende Ir giurisdizione speciale ai militari in congedo illimitato. 1 casi contemplati dall'estensione sono limitati ed è ormai pacifico dalla discussione avvenuta che debbono essere limitati ulteriormente. Alcuni reati, come quelli di vilipendio, possono essere benissimo giudicaci dai Tribunali ordinari. Il reato di sabotaggio previsto dall'art. 167 del Codice penale militare può essere commesso solo da militari alle armi, od è quindi da escludere ogni pericolo che, attraverso di esso, si possa colpire qualche tentativo di sciopero. I reati di tradimento e di spionaggio non possono essere sottratti alla competenza dei Tribunali militari per la' rilevanza psicologica e pratica dei reati stessi. Non è tanto la posizione subiettiva quanto la posizione oggettiva di certi reati che consiglia di mantenerli sotto la giurisdizione militare. La soluzione intermedia prescelta negli emendamenti Moro-Taviani rappresenta la via migliore, la via' della ragionevolezza, . che non- è peraltro la via- delia debolezza. Comprendo l'atteggiamento di coloro che vorrebbero revisionare nel loro complesso i codici militari e anche quelle norme costituzionali che sono Inerenti al problema. Ma è una esigenza che. richiede, profondo studio, e : a a i i . i o ed ora si deve subito risolvere il problema contingente. Sono certo che l'orientamento emerso dalla discissione avvenuta in gruppo sarà confermato dall'atteggiamento compatto dei deputati democristiani nella prossima discussione in assemblea. Non sarà superfluo notare che il passo relativo al «reato di sabotaggio previsto dall'art. 167» non risultava nella prima versione ufficiale dell'intervento di Segni, distribuita alla stampa. Lo stesso Presidente, a quel che sembra, s! è accorto della dimenticanza ed ha fatto provvedere perchè il testo venisse integrato. In serata, difatti, l'agenzia Ansa ha diffuso il passo facendo t otare che esso rifletteva «testualmente» le parole di Segni. E ciò sta a provare l'Importanza che il Presidente gli attribuiva. Come si ricorderà, il comunicato del Consiglio del ministri ove si dava conto delle decisioni prese in merito alle competenze dei Tribunali militari, avvertiva che ci si era trovati concordi nell'escludere la competenza della giurisdizione speciale sui militari «non in attività di servizio» per tutti 1 reati, meno quelli di tradimento, spionaggio e sabotaggio militare. Non è certo lecito pensare che i ministri che avevano approfondito la questione nor sapessero che l'attuale Codice penale si applica ai «militari in congedo non considerati ir servizio» soltanto per i reati < contro la fedeltà o la difesa militare » (tradimento, cospirazione, vilipendio, intelligenza con lo straniero, spionaggio) per altri casi minori (procura; ta infermità al fini di sottrarsi al servizio militare, duello, istigazione a delinquere), mentre esclude esplicitamente' — con l'art. 167 cui oggi si è richiamato il Presidente del Consiglio — I reati di sabotaggio militare. Occorre quindi pensare — ed è appunto l'ipotesi cui ci si e richiamati spesso nel corso della polemica accesa dalle proposte Moro-Taviani — che, mentre si provvedeva a sottrarre alla competenza del giudice speciale certi reati, pi meditasse di estenderla ad aitri. Non è neppure da escludere comunque che il comunicato consiliare si sia espresso impropriamente. Ma sarebbe l'ipotesi più paradossale: polche significherebbe che l'atmosfera sarebbe stata avvelenata quasi per niente. Della polemica che ha tanto appassionato l'opinione pubblica nei giorni scorsi rimangono In piedi, beninteso, tutte le questioni di interpretazione giuridica e di principio. Ma è chiaro che le odierne conclusioni del gruppo democristiano e l'atteggiamento del Presidente del Consiglio contribuiscono a. sdrammatizzarla notevolmente: e tanto più lo potrà essere se, nel corso del dibattito parlamentare, s: prbwederà a delirriitare esattamente 1 capi di competenza per i militari non in servizio e la configurazione del rispettivi reati (gli articoli del pipo VII relativi alla « istigazione a delinquere » possono determinare, ad esempio, episodi altrettanto clamorosi come quelli che hanno acceso l'odierna polemica). Il gruppo parlamentare democristiano completerà solo domani le operazioni dell'ordine del giorno presentato a chiusura della discussione. Es so si limita ad approvare le dichiarazioni del governo e ad invitare lo stesso governo « a cdgeatcocmIaopssqd■Isdpeapsp• lllllltltlllllllllllllllllllllllllllllllIIItllIIIIIlllIII concretare, sulla base dell'indirizzo politico esposto al gruppo e da questi accolto, gli emendamenti da presentare all'assemblea». TU' stato firmato anche da alcuni deputati che avevano espresso critiche o riserve e si ritiene, quindi, che sarà approvato a larga maggioranza. Enzo Forcella

Persone citate: Amatucci, Facchin, Moro, Ruggero Lombardi, Segni, Taviani, Trabucchi

Luoghi citati: Roma