Il Senato approva il bilancio della Difesa dopo l'esposizione del ministro Taviani

Il Senato approva il bilancio della Difesa dopo l'esposizione del ministro Taviani Sereno esame a Palazzo Madama dei problemi delle Forze Armate Il Senato approva il bilancio della Difesa dopo l'esposizione del ministro Taviani la ferma non sarà ridotta - "I militari sono tenuti a intervenire in caso di scioperi nazionali,, - La Camera discute sulla scuola - Macrelli dichiara che vi sono ancora un milione di analfabeti - 120. mila maestri elementari disoccupati lllllllttllifillllllllllllllllllllllillllliilillllllliilllliiRoma, 28 settembre. Mentre la Camera si è oggi occupata degli ardui problemi della scuola, al Senato si è concluso l'esame del bilancio della Difesa con un discorso del ministro Taviani. E' stato, quello di Palazzo Madama, un dibattito piuttosto pacifico anche se il bilancio 1955-56 presenta un aumento di 21 miliardi rispetto al precedente. Ma Taviani ha voluto chiarire che, in effetti, i miliardi in più per le Forze Afmate sono soltanto 13, essendo i rimanenti destinati alle .pensioni e alla previdenza. Dibattito pacifico per due ragioni: perchè si tratta dì, un bilancio della « difesa > e non della « guerra », come ha voluto sottolineare il Ministro; e perchè la realtà — come ha osservato il relatore sen. Cadorna — è che il nostro esercito si trova oggi in una crisi di saturazione dovuta alla sproporzione tra l'ampiezza dell'organismo da alimentare e gli stanziamenti del bilancio. Occorre tenere presente che solo forze bene inquadrate e addestrate sono suscettibili di rapido sviluppo e la crisi ora lamentata può essere risolta con un equilibrato compromesso tra la politica estera, quella finanziaria e quella militare. Il ministro Taviani aveva già informato la Camera, due mesi fa, dell'attività del suo Dicastero. Oggi egli ha fornito interessanti chiarimenti in risposta a quesiti ed a critiche sollevati nel corso del dibattito: ha affermato che per la difesa contraerea, oltre che approntare mezzi idonei, è necessario seguire il continuo progresso tecnico di que¬ nza iiiiliitiiiiiliiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit) sti strumenti; che non si fanno trattenute sulle « cinquine » dei soldati per l'apparecchiatura delle mense; che si opporrà a qualsiasi legge di iniziativa parlamentare tendente a sconvolgere la carriera degli ufficiali e sottufficiali; che è allo studio un progetto di legge per l'ordinamento dell'esercito; che sarà provveduto all'aumento dell'indennità militare e agli alloggi per ufficiali e sottufficiali; che non è possibile una riduzione della ferma militare. Su questo punto aveva insistito il senatore comunista Palermo. Il ministro ha ricordato la « ferma » militare di molti Paesi: Canada, 36 mesi; America, Russia, Gran Bretagna, Jugoslavia, 24; Francia, Belgio e Paesi Bassi, 18. Soltanto la Svizzera ha una ferma militare di 12 mesi. L'Italia non può imitare la Svizzera anche perchè più è lungo il servizio militare, minori sono le spese. Taviani ha difeso il principio dell'intervento delle Forze armate in occasioni di scioperi nazionali, quando è necessario difendere gli interessi nazionali e dei consumatori, e non già per interferire nella vertenza sindacale o per favorire gli imprenditori. « Giusto — ha ribattuto il senatore Palermo — ma quando i soldati mungono le mucche fanno gli interessi degli agrari». Pronta è stata la risposta: « Se le mucche muoiono non ci rimette forse la collettività t ». Dal tema degli scioperi nazionali e dell'eventuale intervento dei soldati per limitarne le conseguenze, si è scivolati sul tema assai dibattuto dei Tribunali militari, pur avendo il Ministro fatto notare che non era quella la sede adatta per una discussione. Tuttavia ha voluto rilevare che 11 progetto di legge presentato al Senato fin dal 1951 per la riforma del Codice Penale militare attribuiva ben più vaste competenza ai Tribunali militari che non gli emendaménti predisposti ora dal governo alla legge che presto sarà discussa alla Camera. < Quegli emendamenti — ha detto Taviani — riducono la competenza dei Tribunali a una misura nettamente inferiore a quella attribuita ad analoghi organismi in Paesi dell'Occidente e dell'Oriente europeo ». Le affermazioni del Ministro hanno suscitato una piccola insurrezione all'estrema sinistra. Il senatore Palermo ha gridato: « Sono provvedimenti anticostituzionali e l'indignazione popolare lo conferma». Avendo il Ministro esortato il parlamentare comunista « a non dar retta agli articoli dei giornali», è venuto di rincalzo il senatore socialista Liussu, che si è detto fiducioso nel giudizio del Parlamento. Taviani ha esclamato: «Ho l'impressione che lei, on. Lussu, non sia bene informato. Sono certo- che le Camere, stando agli umori che già ni avvertono, andranno un po' più in là del governo in questa faccenda». Dopo questa vivace parentesi, l'esposizione del Ministro è ritornata su più agevoli binari e si è conclusa con l'affermazione che oggi l'evoluzione della tecnica e della situazione mondiale richiedono una sempre maggiore solidarietà internazionale e che, quindi, la presenza di gruppi e servizi N.A.T.O. in Italia deve essere riguardata non già come fonte di preoccupazione, ma come elemento fondamentale per la garanzia della sicurezza e della pace in Europa e nel mondo. Approvato a maggioranza questo bilancio, il Senato affronterà domani l'esame del bilàncio della marina ^mercantile. V, ...u--;-. A Montecitòrio, come abbiamo detto in principio,' si è portata avanti li discussione dei problemi del dicastero della Pubblica Istruzione nel corso di una Seduta iniziata alle sedici ed interrotta alle 22,30. Otto oratori si sono susseguiti al microfono dopo che la deputata democristiana Maria Pia Dal Canton aveva svolto una sua proposta di legge, corredata dalle firme di molte altre colleghe, per la costituzione di un corpo di polizia femminile. Si tratta di una proposta che oggi l'assemblea si è limitata a « prendere in considerazione » secondo la formula regolamentare. Il provvedimento dovrà ora tornare in aula per la discussione definitiva. Ma passerà del tempo. Maria Pia Dal Canton ha illustrato la sua proposta con ardore. Ha detto che la polizia femminile dovrà soprattutto dedicarsi alla cura del giovanissimi e delle donne « sbandate o cadute », come, del re sto, si .fa in altri paesi: ha detto che il « corpo » dovrebbe comprendere .un organico di mille unità, più il personale volontario: « Onorevoli deputati, la spesa sarà modesta, vi raccomando la approvazione della mia proposta ». E' stata applaudita ed esaudita. Un'altra cordiale parentesi, nella seduta odierna, si è avuta quando il nuovo vice-presidente Rapelli ha preso posto nell'alto seggio per il suo primo turno presidenziale, accolto da un prolun rpto applauso. I molti Interventi sul problema della scuola possono essere così sintetizzati: V ilici li (m.s.i.):" Gli stanziamenti per la Pubblica Istruzione sono inferiori alle minime necessi tà. Bisogna esaudire al più presto le rivendicazioni eco nomicne degli insegnanti, te nendo soprattutto presente smgcp1rbczcrdspstErsgse(lgIditbcgRabzzlscpssatmAzlpsl'aspetto spirituale della que- ' stione; Macrelli (p.r.l.): Un milione di analfabeti viene segnalato dalle autorità scolastiche. Si affronti decisamente il problema tenendo presente che 120 milr maestri elementari risultano disoccupati; D'An-brosio (d.c): La scuola classica è decaduta, la moltiplicazione degli istituti ha provocato uno scardinamento pauroso. Si corra ai ripari diffondendo le scuole tecniche e riservando gli istituti classici a pochi eletti. Cottone (monarchico) : Le scuole private guadagnano terreno sulle scuole statali. Esse tendono unicamente a realizzare utili economici con sistemi didattici scandalosi. 11 governo deve esigere che queste scuole abbiano i requisiti essenziali per esistere; Lozza (p. c. 1.) : Bisogna realizzare l'imperativo « il libro a tutti gli alunni, o a quasi tutti gli CI 11 1M M111 MI !! 111 ( M ! 11111111111 ! I 11 I II 1 ri 111 11 [[ 11 alunni, della scuola d'obbligo»; Romanato (d.c): Il supplentato è una piaga: scarso senso di responsabilità, scarso affiatamento con presidi, colleghi e studenti. Unico rimedio: acquisire all'organico un maggior numero di cattedre; De Lauro Matera (p.s.i.) : La Chiesa non ha il diritto ad un supercontrollo della funzione educatrice ed è necessario il più assoluto rispetto delle norme costituzionali poste a presidio della libertà della scuola; Cavaliere (monarch.): Crescente è l'interesse del ceto popolare e medio verso là scuola media. Questo grado di insegnamento deve essere perciò opportunamente integrato da corsi tecnici e professionali. Domattina la Camera tornerà a riunirsi per continuare il dibattito. , o. m. M U11M11111111 [ 111 11 11M111 ! 111M1111111 11 1111 [ 1111E11 ] I [ IT