E' stata rinviata la discussione della legge sui Tribunali militari

E' stata rinviata la discussione della legge sui Tribunali militari E' stata rinviata la discussione della legge sui Tribunali militari L'esame del progetto avverrà dopo l'approvazione del bilancio degli Interni Roma, 27 settembre. L'on. Martino ha concluso alla Camera la discussione di politica estera con un discorso assai notevole, distensivo nel tono e nella ispirazione, esauriente su tutti i vari quesiti che erano stati posti nel corso del dibattito. Ciò che più ha colpito e soddisfatto è stato l'annuncio dei contatti avviati sin dal 13 agosto con i rappresentanti del governo di Pechino per la ripresa degli scambi commerciali tra il nostro Paese e la Cina. E' importante la conferma delle voci che da tempo correvano sull'iniziativa diplomatica del nostro governo, ma è anche importante, al fini della politica interna, la data in cui tale iniziativa è stata presa. Si ricorderanno, infatti, le inconsulte apprensioni destate dall'annuncio del viaggio di Nennl in Cina e le balorde critiche rivolte al Capo dello Stato, al Presidente del Consiglio e allo stesso Ministro degli Esteri per le udienze concesse al leader del P.S.I. prima della sua partenza. Dalle informazioni di Martino è risultato oggi che 11 pri¬ mo contatto con i delegati cinesi fu preso dalla nostra diplomazia molto tempo prima che Nenni ricevesse l'invito per il suo viaggio. I governi dei principali Paesi alleati furono correttamente informati del nostro passo e dei suoi successivi sviluppi: posizione ineccepibile, quindi, che tronca ogni ulteriore polemica. Concluso il dibattito degli Esteri, l'appuntamento parlamentare di maggiore rilievo avrebbe dovuto essere quello di dopodomani, per la discussione delle competenze dei Tribunali militari. Ma — ed è la novità della giornata — il dibattito è stato rinviato a dopo l'approvazione del Bilancio degli Interni, tra 10 o 15 giorni. I motivi formali della decisione, presa dopo alcuni contatti tra gli esponenti del governo ed un incontro del presidente della Camera con i capi-gruppo parlamentari, sono abbastanza numerosi. I dirigenti democristiani hanno fatto sapere che il loro gruppo potrebbe non esaurire entro domani l'esame preliminare del progetto. Giovedì partirà per la Germania occidentale una delegazione parlamentare che terrà per qualche giorno lontani da Montecitorio un certo numero di deputati. (Della delegazione farà parte Piccioni, che stasera è stato ricevuto da Segni a Montecitorio). E cosi via. E' evidente, però, che a tali motivazioni ufficiali se ne debbono aggiungere altre, altrettanto reali, di più schietto significato politico. Con il noto e non ancora risolto contrasto che si è acceso attorno alle interpretazioni dell'articolo 103 della Costituzione, dopo che 1 repubblicani hanno confermato la loro avversione per le proposte Moro-Taviarii, la questione è diventata fonte di grave imbarazzo per il partito di maggioranza e per i rapporti tra questo ed i partiti laici. La ricerca di un'unanimità dello schieramento governativo è difficoltosa e, d'altra parte, rimettendo il giudizio all'opinione personale dei vari deputati, si potrebbe determinare una maggioranza a favore dell'una o dell'altra tesi, cui si finirebbe, inevitabilmente, per dare un significato politico. Cosi si è pensato bene di pren¬ dere ancora un poco di tempo. Si è accennato alla questione anche nel colloquio che stamane Segni ha avuto con Saragat. Essa ha costituito, però, soltanto un elemento di un più ampio esame della situazione politica generale e delie prospettive d'azione del governo. Il leader del partito socialdemocratico ha richiamato l'attenzione del Presidente del Consiglio su alcuni problemi sollecitandone la risoluzione. Sono, tra essi, la legge tributaria (in proposito Segni si è intrattenuto con Andreotti), la legge mineraria ed i provvedimenti per favorire le ricerche nucleari (il cosiddetto problema delle «alte energie»), le leggi elettorali (e di ciò Segni ha discusso anche in un colloquio col ministro dell'Interno Tarnbroni). Segni ha concordato pienamente con i rilievi dì Saragat e ciò ha servito a diradare quella certa inquietudine con cui, negli ultimi tempi, i socialdemocratici avevano cominciato a guardare l'azione del governo. e. f.

Persone citate: Andreotti, Nenni, Piccioni, Saragat

Luoghi citati: Cina, Germania, Pechino, Roma