Tutte le truppe russe sono partite dall'Austria

Tutte le truppe russe sono partite dall'Austria Tutte le truppe russe sono partite dall'Austria La notizia data ufficialmente dall'ambasciatore sovietico al vice-cancelliere Scharf - L'ultimo convoglio (Dal nostro corrispondente) Vienna, 19 settembre. Da questa sera nessun soldato russo si trova più In territorio austriaco. Le partenze regolari di unità sovietiche, lo sgombero degli edifici rc;uisiti per le truppe e l'abbandono di campì per esercitazioni militari e campi d'aviazione, operazioni che erano state iniziate già alcune settimane or sono, hanno avuto oggi la- loro conclusione. In tutta quella che fu la zona sovietica dì controllo dell'Austria, in cui era pure inclusa la vasta capitale sia pure a sua volta suddivisa in quattro settòri controllati da ciascuno dei quattro alleati, non si vedono ormai più le stelle rosse nè quadri di Stalin o di Lenin, e tanto meno uniformi dell'esercito dell'URSS. L& notizia della definitiva rartenza dei russi dall'Austria stata data oggi ufficialmente dall'ambasciatore Jlljciow al vice-cancelliere Scharf, in assenza del cancelliere Raab che si trova in provincia. Il diplomatico, accompagnato dall'ex-comandante delle forze russe di occupazione, generale Bojkow, ha fatto visita al dott. Scharf, e lo stesso generale gli ha comunicato che questa sera alle ore 20 l'ultimo soldato alle sue dipendenze avrà già lasciato il Paese. Bojkow ha ringraziato il governo austriaco per l'appoggio dato alla regolarità delle partenze delle truppe ringraziamento che ha esteso anche alla direzione delle ferrovie federali. Scharf, dal canto suo, ha ringraziato per la visita ed ha pregato l'ambasciatore di rendersi interprete presso 11 governo di Mosca della soddisfazione e della riconoscenza degli austriaci per l'effettuato sgombero delle truppe, avvenuto nella interpretazione alla lettera del Trattato di Stato firmato al Castello del Belvedere il 15 maggio scorso. Il vice-cancelliere ha voluto inoltre ringraziare 1 russi che per primi, nel 1945, hanno riconosciuto li governo provvisorio austriaco creato nell'immediato dopoguerra quale governo effettivo con giurisdizione su tutto 11 territorio nazionale, Impedendo cosi che il Paese venisse diviso. Questo è stato 11 primo atto — ha dlchlaI rato Scharf — che ha permes¬ so il mantenimento dellunità del territorio nazionale. Dopo questo scambio di parole cortesi ÌJ diplomatico e il generale hanno lasciato la sede della Cancelleria federale salutati da un plotone di allievi gendarmi, che per ora costituiscono il nucleo base del costituendo esercito dell'Austria. Mentre aveva luogo la visita dei russi alla Cancelleria, dalla stazione periferica di Meidling partiva l'ultimo convoglio britannico, in tutto circa duecento soldati e alcuni ufficiali con le rispettive famiglie. Alla partenza, due giovani soldati si sono attardati fino all'ultimo Istante a salutare le rispettive fidanzate, due ragazze viennesi che, mossosi il treno, sono rimaste per un po' a sventolare i fazzoletti é poi si sono asciugate il volto rigato di lacr'-io. Questa è l'unica nota un po' patetica registrata dal'cronisti alla partenza dell'ultima unità britannica. Restano però ancora in Carinzia e nella Stiria pochi soldati e ufficiali che fra domani e dopo partiranno A Vienna e nella zona del Salisburghese si (trovano ar"vrpochi americani, che in r;»««tl giorni andranno a raggiungere loro commilitoni già partiti per le basi create in Germania e In Italia. Anche quasi tutti 1 francesi hanno lasciato il Tirolo, così che il 26 corrente, quando lungo il Ring, a Vienna, avrà luogo la prima sfilata di renarti motorizzati del nuovo esercito, nessun soldato straniero si troverà più in territorio austriaco. p. b.

Persone citate: Lenin, Raab, Scharf, Stalin