Coppi é sempre il migliore dei corridori italiani su strada di Vittorio Varale

Coppi é sempre il migliore dei corridori italiani su strada DOPO L'ENTUSIASMANTE VITTORIA A PONTEDE01MO Coppi é sempre il migliore dei corridori italiani su strada (Dal nostro inviato speciale) Genova, 19 settembre. Sarebbe da parte nostra una bugia se dicessimo che alla vigilia della quarta prova di campionato assoluto su strada, svoltasi ieri sul circuito dell'Appennino, parteggiavamo coi paladini di Coppi — invasi dalla sicurezza che il loro idolo avrebbe < stracciato > tutti quanti sull'ultima e più dura salita della corsa, da solo proseguendo verso l'arrivo. Pensavamo che, sì Coppi avrebbe fatto meglio di tutti su questa famosa Bocchetta, ma ci sembrava impossibile che fra i suoi avversari non vi fossero quei quattro o cinque che nel comune interesse avrebbero dovuto coalizzarsi per ridurre al minimo le chances del Campionissimo — nel senso di neutralizzarne Ir. superiorità in salita col portarsi al piede di questa con un sufficiente anticipo su di lui. Poi, anche e perdere terreno, o sarebbero arrivati in vetta assieme oppure .a brevissima distanza IJ colpo fu tentato, come si in, dal trio Defllippis-Fab- bri-Coletto, ma senza _ che avesse successo, perchè tra i fuggitivi ci sarebbe voluto, se non Minardi che mai più Coppi avrebbe lasciato evadere dal gruppo, almeno Moser o Monti, o entrambi. Inoltre, il ritardo di Coppi al piede della salita era mìnimo — poco più d'un minuto. I tre in fuga dalla Scoffera non erano riusciti a far di meglio per due ragioni; prima, perchè non andavano molto d'accordo, quasi sembravano spaventati dì aver tanto osato; seconda, perchè dietro ad essi la caccia era stata immediata e vigorosa per merito non soltanto dell'intera squadra di Coppi, ma anche di altri — che non s'accorgevano di fare il gioco del « favorito ». In tal modo, la corsa entrava nella zona decisiva con posizioni nettamente favorevoli a Coppi. E' pur vero che Moser tentò di sorprenderlo attaccando dopo poco più di un chilometro, ma la risposta del Campionissimo fu tale che in breve fece piazza pulita di tutti, come si sa. La schiacciante vittoria di Coppi induce a fare varie considerazioni, la principale delle quali è che il divario di forza (e d'intelligenza) fra l'anziano campione e gli avversari che più dappresso lo seguono, è ancora sensibile. Comunque, la corsa di Pontedecimo, con le sue asperità finali veramente notevoli, ha dimostrato che, eccettuato Coppi, gli anziani del ciclismo italiano sono ormai debordés dai migliori esponenti della giovane generazione — che domenica ha messo in prima fila Monti, Moser, Defllippls, Coletto, Fabbri e Dall'Agata. Sarà interessante, alla ripresa delle corse in linea col Giro di Lombardia a fine ottobre, vedere se essi hanno fatto qualche, progresso nel senso di poter Inquietare il Campionissimo; oppure se si dovrà aspettare il ritiro di questi dalle competizioni su strada per scoprire, non dico il suo successore, ma che, lui assente, le corse entusiasmeranno meno, forse, le folle, ma saranno più aperte e con risultati più incerti di ora, che Coppi ha ripreso a farla da padrone. Vittorio Varale

Luoghi citati: Genova, Lombardia, Vittoria