Il dramma d'un padre che ha ucciso per difendere l'innocenza della sua bimba

Il dramma d'un padre che ha ucciso per difendere l'innocenza della sua bimba E' stato dtoMMMMjaoiato j»ex* omicidio il carrettiere di via Towaxxa. Il dramma d'un padre che ha ucciso per difendere l'innocenza della sua bimba Sopraluogo alla presenza del magistrato per ricostruire il dramma di domenica sera - "Non volevo ammazzarlo; ma a vedere mia figlia terrorizzata ho perso la testa,, - Il pianto di Pasqualina che vede il padre allontanarsi tra gli agenti che lo accompagnano alle "Nuove» Prima di porgere 1 polsi alle manette Primitivo Bonaudo ha chiesto iersera di riabbracciare Pasqualina Rosa, la figlioletta di quattro anni che da molte ore agambettava nei corridoi, curiosava per le stanze, giocava con gli agenti sotto la pergola del Commissariato Nizza. « Perchè non vieni a casa con me?», ha chiesto la bimba appena suo padre l'ha stretta, al petto. « Ho da fare, debbo andare con questi signori. Tu vai a casa con mamma; sii buona. Quando torno ti porterò un bel ninnolo da metterti sull'abitino da festa». Poco più tardi, mentre Pasqualina, piangente, e sua madre si avviavano a piedi verso la cupa baracca di periferia ch'è la loro casa, Primitivo Bonaudo entrava nelle carceri seguito da un atto formale d'accusa: « omicidio ». Il dramma ha per scenarlo lo squallido ambiente dei tuguri che sorgono al Lingotto. I personaggi sono un robusto e giovane manovale, Giuseppe Bessone di 30 anni, facchino in un deposito di legna e carboni di via Spotorno; il suo amico Primitivo Bonaudo, carrettiere, di 49 anni, un tipo mingherlino e sparuto; e la famiglia di questi, la moglie e le tre figlie, Pierina di 18 anni, Jolanda di 13, Pasqualina di 4. Domenica nel pomeriggio il Bessone, che è scapolo, si reca a far visita ài Bonaudo. Non solo l'amicizia per Primitivo lo richiamava alla povera baracca di via Torrazza 30; il Bessone ama la iiiimmiiiiim^ compagnia. Alcuni mesi fa aveva corteggiato la secondogenita del Bonaudo; poi 1 suoi sentimenti si erano rivolti alla maggiore, Pierina. Proprio domenica era andato, in abito da festa, a parlare della cosa che gli stava a cuore al genitori della ragazza. Bonaudo non aveva trovato nulla a ridire: il giovane era un buon la¬ voratore, pochi soldi anche lui, ma salario sicuro. Ed aveva tirato fuori un palo di bottiglie per festeggiare l'avvenimento. Per terminare tutt'insieme la domenica, avevano deciso di andare al circo che aveva alzato le tende a poca distanza dalla loro casa. In piazza Bengasl i Bonaudo si ritrovarono davanti alla blgllette- rr«lmdcscfi a del circo. Mancavano peò Pasqualina ed il Bessone. Strano, non l'i hai Incontrati per a strada? » fece il Bonaudo alla moglie. Era buio; un sentimento i apprensione s'impadronì. del arrettiere. Ritornò sul suol pasi, battè 1 cespugli, si diede-a orrere, gridando 11 nome della glioletta, lungo la scarpata dela ferrovia. Dietro un muricciolo na voelna gli rispose « Papà, paà! ». Il Bonaudo accorse trafeato. La sua piccola si divincoava, tra le braccia del Bessone. La vidi stravolta, come se queluomo le avesse fatto un grande pavento; egli cercava di nasconerla, le metteva le mani alla occa come per impedirle di griare. Non ci vidi più. Presi un astone e mi buttai contro quel ruto: lo colpii alla cieca con una andellata al capo. Il Bessone si ivoltò e mi buttò a terra con una carica di pugni. Mi rialzai e di uovo con 11 bastone menai colpi n testa "all'aggressore della mia iccola. Lo lasciai tramortito, Paqualina piangeva; me. la presi er mano, tornai sulla strada. Vidi passare un vigile del fuoco e lo vvertii che c'era Un uomo ferito ulla scarpata. Quando arrivò la amionetta della Celere vi salii nch'io per accompagnare il Besone all'ospedale ». L'agente di servizio' alle Moliette, appena seppe la diagnosi ravissima del medici sulle ferite l capo riportate dal Bessone, rovvide a trattenere il Bonaudo disposizione delle autorità. Il uo racconto pareva, li per 11, na invenzione*:' troppi elementi iocavano a sfavore del Bonaudo n questo torbido episodio. Fu isposto un sopraluogo alla preenza del giudice dott. Prosio e el commissario dott. Martuscelll. Nel punto dove fu raccolto moente il Bessone, gli agenti ieri mattina hanno rinvenuto la panofolaia della bimba. In quell'ora tessa arrivò dalle Molinette una elefonata: il Bessone era morto senza aver ripreso conoscenza. Quando lo dissero al Bonaudo, questi chinò il capo: «Mi dispiace, non volevo ammazzarlo. Ma veder mia figlia nelle mani d'un bruto mi ha fatto perdere la testa, Già otto anni fa, a Moncalieri, era capitato ad un'altra mia figlia un cattivo incontro ». L'epilogo a questa tragica domenica di povera gente si avrà davanti Me. magistratura. La piccola' Pasqualina è stata ieri sottoposta a perizia medico-legale, da cui il giudice ricaverà gli elementi per vagliare la responsabilità dell'uccisore in rapporto a quelle dell'Ucciso. Ma già la pantofollna della bimba ritrovata in quel praticello solitario a ridosso della scarpata ferroviaria appare come la più valida e innocente testimonianza a favore del papà. La piccola Pasqualina; * destra il padre. Primitivo Bonaudo, condotto alle Nuove

Luoghi citati: Moncalieri, Nizza