Il delatore di Dejana ha citato Scelba in giudizio

Il delatore di Dejana ha citato Scelba in giudizio Il delatore di Dejana ha citato Scelba in giudizio Egli lamenta che il Ministro degli Interni del tempo non gli abbia corrisposto la taglia di un milione-Oggi la prima udienza in Tribunale Roma. 15 settembre. La rocambolesca cattura del bandito Luigi Dejana, fuggito dal carcere di Regina Coeli insieme al compagno di cella Benito Lucidi, avrà uno strascico dinanzi alla Magistratura. Questa volta non vi compariranno nò il Lucidi, nè il Dejana, bensì si tratterà di stabilire se al capraio Alessandro Armini spetti o no di Intascare la taglia di un milione, che il Ministero degli Interni mise sulla testa del bandito Dejana e che spettava a chi avesse fornito notizie o collaborato con la polizia per la cattura del fuorilegge. Il capraio di Tolfa ha infatti citato in giudizio il Ministero degli Interni. L'Armlhi, sostiene il suo avvocato Prospero Morra, collaborò per oltre quattro mesi con le forze di polizia, e fu lui che fissò il famoso appuntamento fra il Dejana e il gruppo di sedicenti giornalisti composto dal dott. Macera, della Squadra Mobile, dal tenente dei carabinieri Rositano e dall'istruttore di lotta Ubera presso la Scuola di polizia di Nettuno, Pressan. Costoro- trovarono il bandito nel punto indicato- e riuscirono a catturarlo. La prima udienza di questa causa era stata fissata per la fine di luglio, ma venne poi rinviata per le ferie al 16 di settembre. Domani mattina davanti alla I Sezione Civile del Tribunale, presieduta dal dott. Albani, si saprà se il Ministro degli Interni, attraverso l'Avvocatura di Stato, intenda costituirsi in giudizio.

Persone citate: Albani, Alessandro Armini, Dejana, Luigi Dejana, Prospero Morra, Rositano, Scelba

Luoghi citati: Roma, Tolfa