Forse il panettiere ha tentato di uccidersi

Forse il panettiere ha tentato di uccidersi Forse il panettiere ha tentato di uccidersi L'ipotesi si è fatta strada poiché la padrona, del forno ha riscontrato ammanchi di cassa Vercelli, 15 settembre. Ferruccio Ranghino, il garzone panettiere che ieri è stato raccolto morente presso la cascina Baraggia, colpito da una coltellata al costato, giace ancora in gravi condizioni all'Ospedale di Vercelli. Al suo capezzale sono rimasti oggi per lunghe ore la madre, Milena, ed il fratello Renato; anch'essi han cercato di strappargli dalle labbra il segreto che Ferruccio rinserra ostinatamente. L'episodio di sangue si presenta ancora molto oseuro. Tutt'oggi le autorità inquirenti — carabinieri e Squadra mobile di Vercelli — hanno continuato ad occuparsi del misterioso ferimento, ma solo qualche spiraglio s'è aperto nel buio fitto della vicenda. Appare insostenibile la versione che Ferruccio ripete: un ignoto aggressore, egli narra, lo avrebbe assalito alle spalle e colpito al petto con la mano sinistra armata di coltello. Ferruccio non ha accennato a nessun movente, e ciò aumenta la perplessità degli inquirenti. Sono stati interrogati lungamente, oggi, gli uomini della cascina Baraggia; nel cui pressi avvenne il fatto, e casellanti ed operai dell'autostrada. Secondo logica essi avrebbero dovuto scorgere nei campi vicini' qualche movimento sospetto: ma nessuno è stato in grado di fornire utili indicazioni. L'operaio Ferrerò, addetto a dipingere le strisce bianche sul nero dell'asfalto stradale, ricorda d'avere scorto un uomo aggirarsi nei pressi del cespuglio dov'è stata rinvenuta la bicicletta del Ranghino. Ma non è una testimonianza deci¬ siva: le ore non combaciano, i connotati appaiono diversi da quelli che il ferito attribuisce al suo aggressore. Si comincia a pensare a una Ipotesi diversa: il giovane avrebbe tentato di togliersi la vita e, non avendo avuto il coraggio di farla finita, si sarebbe poi trascinato sanguinante fino alla cascina richiamando l'attenzione del « bergamino » Giuseppe Lanza. A dare una certa_ consistenza a questa ipotesi è sopravvenuta una piccola scoperta: la proprietaria del forno dove il' garzone prestava servizio, signora Irene Tirelli, non riusciva stamane a far quadrare la contabilità del servizio di distribuzione del pane curato da Ferruccio fino all'altro ieri. Sembra che il garzone ferito non fosse troppo puntuale nella rimessa del denaro riscosso dalle varie famiglie del suo « giro ». All'osteria, 11 ragazzo è conosciuto come un tenace giocatore di «briscola» e « tressette ». Naturalmente, queste « voci » raccolte a Crocicchio e a Carisio sono tutte al vaglio delle autorità inquirenti. ' Singolare coincidenza: proprio ieri il Ranghino era stato incaricato, per la prima volta, di recarsi alla cascina Baraggia, ed il suo « giro » consueto fu compiuto da un altro garzone. , Fu il timore che venisse scopèrto qualche imbroglio a gettare il Ranghino nello sconforto e ad indurlo ad un gesto insano? E' una delle ipotesi che reggono più facilmente alla critica e gli indagatori continueranno domani le loro ricerche proprio in questa direzione, g. gh.

Persone citate: Baraggia, Ferruccio Ranghino, Giuseppe Lanza, Irene Tirelli, Ranghino

Luoghi citati: Carisio, Vercelli