Stretta di mano tra Bulganin e Adenauer dopo cinque giorni di aspre discussioni

Stretta di mano tra Bulganin e Adenauer dopo cinque giorni di aspre discussioni Stretta di mano tra Bulganin e Adenauer dopo cinque giorni di aspre discussioni 11 lungo colloquio trai due statisti ha consentito di superare--®, drammatico, disaccordo \ (Nostro servizio particolare) Mosca, 13 settembre. « Tutto è terminato per il meglio », ha dichiarato Bulganin dopo la firma del comunicato ufficiale riguardante i lavori della conferenza. Molotov, interrogato a sua volta, ha detto: « Tutto ' è finito nella maniera migliore. Tutto va bene ». Saranno . ristabilite le relazioni diplomatiche fra l'U.B.S.S. e ìa Germania di Bonn. La firma, del comunicato finale che 10 annuncia, è avvenuta nella fastosa sala di marmo del palazzo Spiridonovka, dove si sono svolte tutte le discussioni da venerdì scorso. Le due delegazioni al completo . avevano preso posto al grande tavolo dei lavori, nello stesso ordine stabilito per la prima seduta. Una sola pagina dattiloscritta costituiva il testo del comunicato, che è stato sottoscritto da Bulganin e da Adenauer alle 91,05 in punto (ora di Mosca). La cerimonia è durata non più di cinque minuti. I due capi delegazione si sono poi alzati, si sono scambiati i testi, si sono stretta la mano cordialmente e tutto è finito. Il Cancelliere Adenauer ha però sottoscritto 11 comunicato alla condizione che il Parlamento e il Governo di Bonn approvino la decisione detta ripresa dei rapporti di¬ plomatici; la stessa riserva — formale — vale naturalmente anche per l'U.R.8.8., per la quale è chiamato a decidere il Consiglio Supremo. L'accordo russo-tedesco appare dunque più ampio di quanto non consentissero di prevedere i risultati delle riunioni di ieri. Pessimismo ed ottimismo, nero il primo e cauto l'altro, trovavano stamane sostenitori sia negli ambienti diplomatici sia fra i giornalisti, tedeschi in grandissima misura, che avevano seguito i negoziati di ieri e avevano partecipato al ricevimento ai Cremlino. I brindisi pronunciati da Bulganin e da Adenauer poteòano offrire spunti di ottimismo, è vero; ma le dichiarazioni fatte da alcuni delegati di Bonn al termine det ricevimento sembravano indicare che le cordiali espressioni dei brindisi non costituissero la base sufficiente per un r rordo. Del. resto, per esaminare la possibilità di superare il dissenso di fondo fra le due delegazioni, i tedeschi si erano riuniti già ieri sera nel -treno speciale sotto la presidenza di Adenauer, il quale disse ai suoi collaboratori che, durante 'la privatissima conversazione avuta con Bulganin a tavola, gli era parso di capire che qualcosa si poteva ancora tentare. < Quella di oggi dovrebbe es¬ sere una giornata decisiva », ha detto il portavoce della delegazione tedesca al termine di una seconda riunione tenuta dalla delegazione ■ tedesca, stamane di buon'ora, nel treno, ed ha confermato che alle 10, come del resto era stato fatto capire ieri sera, Adenauer avrebbe avuto un colloquio fuori programma con Bulganin. E alle 10, il Cancelliere si è ditatti recato al palazzo Spiridonovka in compagnia del ministro degli Esteri Heinrich von Brentano e del sottosegretario Walter Hallstein. Con Bulganin hanno partecipato al colloquio il ministro degli Esteri Viaceslav Molotov e il vice-ministro Andrei Gromyko. Radio Mosca, pochi minuti dopo, ha interrotto il programma del mattino per annunciare che allo Spiridonovka era in corso una « riunione ristretta». I tedeschi, si diceva dà buona fonte, vi erano andati per cercare di ottenere da parte russa il consenso a che i- governi di Bonn e di Mosca si impegnassero a mantenere i contatti, anche senza arrivare al varo di normali relazioni diplomatiche, nel caso che lo trattative si dovessero chiudere con un nulla di fatto: cercare, insomma, di lasciare aperto uno' spiràglio ad un cordiale scambio di vedute, per arrivare più tardi ad un chiarimento operante dello divergenze. L'ipotesi più rosea, comunque, era che si riuscisse in questa < riunione ristretta » a superare il punto morto di ieri, nonostante la diffidenza e il pessimismo. Il colloquio è durato un'ora e tre quarti, mentre lo si prevedeva di una trentina di minuti; non c'è stato alcun comunicato. E' stato solo detto che la riunione plenaria delle due delegazioni, che inizialmente avrebbe dovuto incominciare alle 11, era, per forza di cose, rinviata alle 15 del pomeriggio. Adenauer, von Brentano e Hallstein hanno lasciato il palazzo Spiridonovka in grande segretezza e si sono recati all'albergo Sovietskaja, dove la delegazióne di Bonn ha la sua sede ufficiale, per conferire con gli altri collaboratori in vista della riunione plenaria del pomeriggio. Vn portavoce della delegazione ha detto: « Dal momento che le conversazioni saranno riprese nel pomeriggio, si vede chiaramente che c'è ancora speranza. E' sempre un buon segno quando i colloqui continuano ». Le voci più disparate — e più drammatiche — circolavano però nella sala stampa. Le alimentavano i volti dei delegati all'uscita dal palazzo Spiridonovka. I primi ad uscire furono i russi: - Bulganin, che aveva a lato Kruscev e Molotov, non aveva il suo solito viso sorridente. Ma poco . dopo, quando sulla soglia apparve Adenauer accompagnato dai suoi due assistenti, il suo aspetto non era meno grave di quello del Maresciallo sovietico. Non c'era quindi motivo per farsi molte illusioni. Da altre fonti-della delegazione tedesca, si è appreso poi che anche la < riunione ristretta» era stata caratterizzata dal < tono piuttosto duro » già dominante nei colloqui dei giorni scorsi. Adenauer aveva, fra l'altro, sottolineato J'opportunità di reciproche concessioni per uscire dal punto morto: aveva suggerito che Mosoa concedesse una larga amnistia ai prigionieri tedeschi che trattiene considerandoli criminali di guerra e Bonn, in cambio, avrebbe accettato di stabilire con l'U.B.S.S. quelle normali relazioni diplomatiche alle quali Bulganin e i suoi collaboratorCavevano mostrato di tenere moltissimo. Pare anche che t tedeschi abbiano chiesto, in cambio di non si sa quale altra concessione, l'accettazione del principio che le frontiere della Germania vengano fissate in via definitiva soltanto quando sarà firmato il trattato di pace. La seduta plenaria delle due delegazioni ha avuto inizio-alle 15,10. C'era nell'aria un senso di aspettativa drammatica. Ma stasera è poi stato rivelato che t tedeschi vi erano andati fiduciosi di ottenere un minimo di comprensione da parte souietica, non soltanto per via di un certo senso realistico manife- fstato dai russi nella riunione della mattina, ma anche per il fatto di essere convinti ohe, in definitiva, era interesse di entrambe le parti di scongiurare un pieno fallimento del negoziato. Già circolava anche la voce che il governo solletico, con uno dei suoi soliti e sconcertanti colpi di scena, si accingesse a liberare a breve scadenza cospicui contingenti di prigionieri tedeschi. La riunione plenaria ha avuto due fasi. Le delegazioni sono rimaste in sessione dalle 15,10 alle 11£0; poi una interruzione di venti minuti, duran¬ nkpdgidnBrtviqtdmulinimi iiiijiiimiinii iiiiiiiiiiiiiiii