Adenauer e Bulganin tentano stamane di salvare le trattative

Adenauer e Bulganin tentano stamane di salvare le trattative IV g ss ss im mi accordo raggiunto Minora a Mosse a Adenauer e Bulganin tentano stamane di salvare le trattative Il Cancelliere, di fronte al pericolo della rottura, chiede al maresciallo sovietico un incontro confidenziale "da uomo a uomo,, - La delegazione tedesca è incline al più nero pessimismo; più ottimisti si mostrano i russi - Un abbraccio tra Adenauer e Kruscev dopo un cordiale brindisi al Cremlino à a (Nostro servizio particolare) Mosca, 12 settembre. Le speranze di vedere concluse con un accordo le trattative russo-tedesche, sembrano in questo momento molto tenui. Le divergenze sono molte e gravi. Stasera, quasi alla vigilia della conclusione del colloqui (dovrebbero finire domani sera). 1 tedeschi non fanno mistero del loro pessimismo. Il più esplicito è stato Cari Schmidt, deputato socialdemocratico e vice-presidente della Commissione Esteri del Bundestag, il quale ha detto: «Il risultato di questa conferenza è uno zero assoluto. Siamo tuttora al punto in cui eravamo quando arrivammo a Mosca ». Lievemente meno pessimista, ma nep-' pure egli sereno, Von Brentano si è limitato à segnalare a tarda sera « un lieve allentamento della tensione ». Diverso, come vedremo, è il linguaggio dei russi. A rendere più negative le previsioni, sta il fatto che l'on. Schmidt ha fatto questa amara considerazione al termine del ricevimento che Bulganin ha offerto in onore della delegazione tedesca al Cremlino, e durante il quale si sperava che il Primo Ministro sovietico e il Cancelliere tedesco avrebbero trovato modo, in confidenziale colloquio, di aprire qualche nuovo spiraglio ad una possibilità di intesa. Ma la conversazione non è stata sufficiente a tanto, quantunque abbia fatto registrare un lieve « cedimento sui rispettivi fronti >, e così quella di oggi resta una giornata nera: nulla di fatto nel colloquio che si è svolto stamane al Ministero degli Esteri fra Molotov e Von Brentano, e nulla di positivo nella riunione plenaria che le due delegazioni hanno tenuto al palazzo Spiridonovka. Non che le previsioni fossero ottimistic7iej ma c'era nell'aria una mezza speranza che fra l'incontro di stamane e quello del pomeriggio qualcosa sarebbe stato realizzato tanto più che i tedeschi, con calcolato senso della realtà, avevano fatto sapere ai russi che accettavano il suggerimento di far partecipare anche i dirigenti tedeschi delVest all'esame di taluni problemi < tecnici » interessanti la Germania come corpo unico: ed era stata una concessione grandissima. Ma il fondo del dissenso fra Mosca e Bonn si rivela assai più profondo; e i russi, soprattutto, sembrano non volersi spostare di un pollice dalle loro posizioni iniziali. Per cercar di superare il punto morto, Adenauer si è deciso stasera, dopo una lunga consultazione con i suoi collaboratori, ad un gesto drammatico: ha chiesto per domani alle 10 un colloquio privato, « da uomo a uomo », con Bulganin. Ma sul suo successo si fa scarso affidamento. « Finora non è stato compiuto un solo passo avanti », ha detto staserà, con aria sconsolata, un intimo collaboratore del Cancelliere. L'incarico di trovare un terreno di intesa era stamane nelle mani di Viaceslav Molotov e di Heinrich Von Brentano. Entrambi avevano manifestato il fermo proposito dei rispettivi governi di colmare la breccia rivelatasi sabato cosi difficile da sanare. L'incontro ha avuto luogo nel grattacielo che ospita gli uffici del Ministero degli Esteri; Von Brentano vi si è recato alle dieci, in compagnia del sottosegretario Walter HallStein, di Wilhelm Grewe, capo della sezione politica del Ministero degli Esteri, e di Herbert Blakenhorn, capo della rappresentanza tedesca alla N.A.T.O. Con Molotov c'erano i vice-ministri degli Esteri Vladimir Semionov e Andrei Gromyko, e i dirigenti della sezione stampa e di quella politica, Ilyicev e Lapin, • ■ 11 11 ■ 111111 ! I f 11111 ■ E11 ■ 11 11 11 11111 II 1111111 i 11 ( Adenauer, nel frattempo, ai è recato in visita di cortesia dal sindaco di Mosca, Yasnov, e poi ha compiuto un giro turistico nel Cremlino ed ha visitato la cattedrale e la reiezione di icone della Galleria Treciakov. Il colloquio t~~ Molotov e Von Brentano è durato un'ora e mezzo, e si è concluso col nulla di fatto del quale si diceva prima. O meglio, soltanto il portavoce della delegazione tedesca ha detto che non si era concluso nulla; mentre (l~portavoce sovietico ha detto «doversi presumere » che qualche risultato fosse stato conseguito. Il punto di vista dei tedeschi è stato rivelato a conclusione del colloquio, da Felix Von Eckardt, capo della missione tedesca presso l'ONU. <Le divergenze basilari rimangono immutate. Non è stato concluso niente. A voler essere più esatti, si dovrebbe dire che i due ministri degli Esteri non sono stati in grado di raggiungere un accordo concreto ». Poi ha aggiunto che Molotov e Von Brentano avevano discusso la questione dei prigionieri di guerra tedeschi e quella delle relazioni diplomatiche fra Mosca e Bonn; alla riunificazione della Germania si era accennato soltanto « di passaggio ». Von Brentano aveva pure suggerito che si nominasse una commissione per un eventuale aumento degli scambi commerciali, ma a condizione che venisse realizzato prima un accordo di massima su tutti i problemi in discussione. La versione fornita invece da Leonia Ilyicev per i russi, diceva invece che la conversazione era stata < franca e serena » e che, avendo i due Jfinistri deciso di riferire nel pomeriggio ai capi delle delegazioni, era chiaro sintomo che qualcosa di concreto era stato fatto. Alle 13 i delegati tedeschi hanno tenuto convegno sul loro treno speciale: le facce erano tutte quante molto scure. Alle 16, le due delegazioni si sono riunite in seduta plenaria al Palazzo Spiridonovka. Al l'ordine del giorno, le relazioni di Molotov e di Von Brentano sul colloquio di poche ore prima e la formulazione di un comunicato sui risultati raggiunti dai due ministri dejli Esteri. Ma poiché i ministri non avevano concluso nulla, non poteva ovviamente essere formulato nessun comunicato. E &:fatti, quando poco prima delle 18 la riunione plenaria ha avuto ter¬ mcivilliaslovlatuplampdCgtdtci retrreddmndicnvZcft mine, è stato reso noto che non ci sarebbe stato comunicato. All' improvviso, invece, i sovietici ne hanno diramato uno, il quale però non dice nulla: si limita difatti a far presente che a presiedere la riunione era stato Bulganin, che prima Molotov e poi Von Brentano avevano riferito sull'incontro della mattina, che, a turno, quasi tutti i presenti alla riunione plenaria erano intervenuti nella discussione, e che la prossima . riuniono è in programma per domani alle dieci. Al ricevimento che subito dopo Bulganin ha offerto al Cremlino in onore della delegazione tedesca erano presenti, oltre ai massimi dirigenti dell'U.R.S.S., tutti i rappresentanti diplomatici dei Paesi occidentali. Assenti, invece, tutti i rappresentanti dei Paesi a regime comunista, dato che es¬ sbscssci si non riconoscono la Repubblica federale tedesca. L'atmosfera, per tutta l'ora e mezzo che è durato il ricevimento, è stata quella tipica e cordialissima dei convivi che da qualche tempo sanno organizzare i dirigenti sovietici. Durante il banchetto ci sono stati i consueti brindisi, e il primo l'ha fatto Bulganin, dicendo che le trattative in corso sono molto importanti ai fini della distensione internazionale, e manifestando un grande ottimismo. « Io sono del parere — ha detto li Premier — che ogni cosa andrà per il meglio. Non voglio fare previsioni; tuttavia è certo che con la pazienza e con l'impegno è possibile arrivare a tutto». Il maresciallo doveva ogni tanto alzare ' la voce per coprire quella di Kruscev che, vivacissimo per i molti bicchieri di vodka che andava bevendo, lo interrompeva di continuo; ma ha potuto concludere invitando Adenauer e tutti i presenti a brindare-ad una politica dì pace per tutto il mondo e allo stabilimento di normali relazioni diplomatiche fra Mosca e Bonn. Il Cancelliere ha acrostato il suo calice a quelli di Bulganin, di Molotov c di Kruscev e poi ha pronunciato un brindisi a sua volta. Adenauer ha detto che i colloqui sinora avuti a Mosca sono stati « molto franchi » ed ha polemizzato garbatamente con Kruscev, rimproverandolo per avergli attribuito frasi 'inesatte (e si riferiva al fatto che nella riunione di sabato egli aveva detto che durante la guerra erano accadute cose terribili dall'una e dall'altra parte, mentre Kruscev aveva capito « anche i russi hanno compiuto atrocità>J, cosicché ne- erano derivate parole molto aspre. Il Cancelliere ha poi suggerito che si brindasse non soltanto all'avvìo di normali relazioni « diplomatiche » fra Mosca e Bonn, come aveva suggerito poco prima Bulganin, ma soprattutto <a buone ed amichevoli relazioni, perchè i diplomatici non sono sempre ottimi amici ». «Bevo perciò — ha concluso il Cancelliere — al'benessere dei popoli sovietico e tedesco». Kruscev ha colto l'occasione per abbracciare Adenauer, subito dopo aver toccato il suo calice con quello che gli tendeva il Cancelliere. Esauriti i brindisi, Bulganin ha fatto strada ai suoi ospiti verso la <Sala di San Giorgio », dove la conversazione si è protratta ancora per un po' animatissimo e diplomaticamenta cordiale. Von Brentano ha definito il colloquio fra i due capi-delegazione «un approccio ». Le difficoltà torneranno però, inevitabilmente, a riproporsi domani mattina quando le due delegazioni tenteranno, nonostante il pessimismo evidente soprattutto da \jjarte tedesca (da parte russa, si manifesta anzi una certa fiducia) di riannodare le incerte file del negoziato. a, p. II brindisi cordiale di Bulganin a Adenauer. A sinistra si vede Kruscev (Radiofoto)