Arrestati gli assassini del «boia» e del figlioletto

Arrestati gli assassini del «boia» e del figlioletto Arrestati gli assassini del «boia» e del figlioletto Palermo, 9 settembre. (f. d.) Agenti e carabinieri hanno identificato stasera dopo cinque giorni di attive indagini gli autori del fosco delitto di S. Giuseppe Jato di cui erano rimasti vittime Giovanni Alduino di 47 anni, soprannominato il «boia di Roccamena», e il figlioletto Angelo Salvatore di 11 anni. Padre e figlio, mentre si dirigevano a bordo di un carro agricolo alla volta di Partinico, si erano fermati ad un abbeveratoio quando dalla vegetazione venivano investiti da una nutrita sparatoria che li abbatteva al suolo cadaveri. La personalità dell' ucciso, noto come il materiale esecutore delle sentenze di morte pronunciate dal tribunale della Mafia, aveva subito orientato le indagini. Di recente il «boia» Giovanni Alduino era uscito indenne dall'imputazione di correità nell'omicidio del possidente Salvatore Casclo, ex-sindaco di Roccamena, trucidato la sera dell'ultimo giorno del carnevale scorso mentre varcava la soglia della propria abitazione. Ma i parenti e gli amici dell'exsindaco Cascio non erano disposti a tollerare l'impunità che Giovanni Alduino era riuscito a guadagnarsi e tramavano quindi la vendetta sostituendosi alla legge. L'uccisione dell'Alduino fu quindi preparata in ogni dettaglio. Gioacchino Cascio e Vincenzo Di Giorgio, noti mafiosi di Roccamena, si erano assicurato per la bisogna la complicità di ben sei elementi. Avuta notizia del viaggio che la vittima designata stava per intraprendere, essi fissarono il luogo dell'imboscata e là convennero all'ora fissata. Pare che a sparare siano stati soltanto il Casclo e il Di Giorgio. Essi sono stati arrestati.

Persone citate: Angelo Salvatore, Di Giorgio, Gioacchino Cascio, Giovanni Alduino, Vincenzo Di Giorgio

Luoghi citati: Palermo, Partinico, Roccamena