Sui pneumatici converge la preoccupazione dei tecnici

Sui pneumatici converge la preoccupazione dei tecnici Sono continuati a Monza gli allenamenti per il Gran Premio d'Italia Sui pneumatici converge la preoccupazione dei tecnici E' opinione che la corsa possa essere decisa da questo solo fattore-I tempi migliori di Fangio e Kling. (Mercedes), Castellotti e Farina (Lancia) Monza, 9 settembre Sono proseguite sul nuovo autodromo di Monza le prove ufficiali per il 26» Gran Premio1 d'Italia. Soltanto da oggi le prove stesse avevano valore ai fini .della graduatoria per lo schieramento di partenza della corsa, poiché ieri gli allenamenti sono stati effettuati unicamente sull'anello per alta velocità al fine di famigliarizzare 1 piloti alle due grandi curve sopraelevate. Oggi, invece, tutti hanno girato sul percorso di 10 chilometri del Gran Premio comprendente la nuova piBta e il tracciato stradale, raccordati lungo 11 rettilineo dei « boxes > che risulta pertanto diviso in due lungo la mezzeria del nastro d'asfalto. Le prove si sono svolte.con la massima regolarità e non si è verificato nessun incidente di gomme, come del resto avevano previsto 1 tecnici a motivo delle minori sollecitazioni e della maggiore possibilità di raffreddamento dei pneumatici sul tracciato completo, che non sulla acrobatica pista ove non c'è un attimo di sosta alla velocità. Anche oggi Fangio è risultato il più veloce al volante della Mercedes aerodinamica (ritoccata nella parte frontale da un posticcio « muso > allungato e affilatissimo). Il campione del mondo ha realizzato sul giro 2'46"5 a ol tre 216 orarle, e Kling, pure su Mercedes carenata, ha segnato 9/10 di secondo in più. Delle macchine italiane sono state le Lancia della scuderia Ferrari a rivelarsi le più a poeto con Castellotti e Farina. Behra ha provato la bella Macerati a carrozzeria aerodinamica, ottenendo un tempo sensibilmente migliore dei compagni di squ^dr^. che .pilotavano di mc«iellò,*iiornjaìe:'"Meni» Veloci le Férràrl che tuttavia appaiono molto migliorate in fatto di stabilità. Dai risultati di oggi si deve desumere l'abbastanza netta superiorità delle Mercedes, ma è anche probabile-che-domani al debba l^i^i^ehe sportamento di posizióne Cosà tuttavia di importanza marginale poiché è opinione diffusa che del Gran Premio potrebbe es¬ sere arbitro il comportamento dei pneumatici. Ecco la graduatoria dei tempi: Fangio (Mercedes), 2'46"5, media 216,212; Kling (Mercedes), 2'48"3; Castellotti (Lancia). 2'49"6; Farina (Lancia), 2'49"9; Behra (Maserati), 2'50"1; Moss (Mercedes), 2'51"1; Musso (Maserati) e Mieres (Maserati), 2'52"2; Villoresi (Lancia), 2'53"7; Collins (Maserati) e Schell (Vanwall), 2'55"5; Maglioli (Ferrari), in 2'66"5; Hawthorn (Ferrari), 2'56'7; Trintignant (Ferrari), 2'58"3; Da Silva (Gordini), 2'59"8; Warthon (Vanwall), in 3'2"4; Pollet (Gordini), 3'3"5; Ficht (Maserati), 3'11"8; Manzon (Gordini), 3'24"7. In mattinata avevano prova¬ to i concorrenti della Coppa Inter-Europa, gara di apertura della manifestazione monzese riservata alle vetture del gruppo Gran Turismo, che si disputerà sul percorso totale di 6750 metri. Il miglior tempo assoluto è stato realizzato dalla Fiat 8 V di Carlo Leto di Priolo con 2'14"3 alla media di 154,132, seguito da Elio Zagato, pure su Fiat 8 V in 2'14"6. Nella classe 1300 le Porsche di von Frankemberg e di Hansj.ein, hanno segnato rispettivamente 2'26"5 e 2'26"7; nella «2600> infine, Croce, su Lancia gran turismo, ha ottenuto 2'15"4; Bona 2'17"1; Gatta 2'17"2. Domani, ultima giornata di prove, con orario prolungato fino alle ore 17. Durante una pausa delle prove: Fangio con la moglie

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