Un goal di Virgili decide tra Fiorentina e Dinamo: 1-0

Un goal di Virgili decide tra Fiorentina e Dinamo: 1-0 Spettacofo di bei gioco di fronte a 60 mila spettatori Un goal di Virgili decide tra Fiorentina e Dinamo: 1-0 Due pali colpiti dai russi ed un rigore fallito dai viola (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 8 settembre. La Dinamo che ha giocato a Firenze non è stata certo della levatura di quella che avevamo visto a Milano quattro giorni fa. Se la padronanza della palla era sempre la medesima, se la disposizione alla intesa e al gioco d'assieme era quella di prima, più lento e più involuto è stato questa volta il modo di muoversi e di comportarsi degli itomi»!!'. Come se una certa stanchezza avesse preso il posto della freschezza e della spontaneità dimostrate a luce meridiana nella partita di S. Siy ro. A Milano i russi avevano lasciato fruire gli avversari del vantaggio del cambiamento degli uomini. Per loro conto avevano tirato diritto fino al termine, nella stessa formazione in cui erano entrati in campo. A Firenze hanno fatto essi stessi entrare due elementi freschi verso la metà del secondo tempo e sono ricorsi anche a qualche durezza o scorrettezza che dir si voglia, quando hanno visto fho non riusciva loro colmare lo svantaggio in cui erano incappati. Ita colpa prima di questo caio di tono e di rendimento d"l la bella compagine russa è da attribuirsi Alla.:. Fiorentina, Ben diversa è stata la opposistono incontrata da parte dei russi nella seconda partita dd quella della prima. A Milano i rossoneri dopo una mezz'ora di buon gioco iniziale si erano fermati come sfiniti e accasciati, a Firenze i viola, dopo un periodo iniziale di incertezza 4Ì sono messi a giocare sulla stessa falsariga di chi stava loro di frante, tenendo la palla a terra e smistandola a destra e a si-ì nistra con prontezza, smarcati dosi con intelligenza e facendo sfoggio di decisione e di velocità: ed hanno retto senza debolezze fino al termine, Per l'occasione, il vasto recinto dello stadio fiorentino ha fatto un < tutto esaurito ». Vi era gente di ogni parte d'Italia: 60 mila persone circa e l'incasso è stato del tipo da partita internazionale. Giornata fattasi serena nel pomeriggio e terreno di gioco in ottime condizioni. Il calcio d'inizio fu dato dall'attrice cinematografica Milly Vitale, la cui madre è russa di nascita. Il loro miglior gioco gli ospiti lo hanno svolto nel periodo centrale del primo tempo, quando la loro prima linea ha preso a distendersi in azioni a tfatti minute e a tratti a largo respiro, con dovizia di trovate tecniche. Ad essere veramente pericolosi, essi non riuscivano però mai nemmeno in questo spazio di tempo. Perchè la difesa in cui si urtavano si mostrava all'altezza di ogni situazione che essi creassero. Magnini, Rosetta e. Cervato dovevano praticamente tenere a freno gli- attaccanti russi per tutta la durata dell'incontro. Quando il settore di avanguardia dei viola si mosse nella scia di quello arretrato, lavorando anch'esso con velocità e impegno e cercando di an tieipare su ogni mossa dell'avversario, allora il gioco Rivenne pienamente equilibrato. Montuori sbagliò inspiegabilmente un'occasione a porta semivuota e Virgili mancò più di una volta il bersaglio per pura precipitazione. Ma il friulano si rifece al SS', quando ser- vito da Chiappella, che era avanzato al centro, sferrò un tiro a mezza altezza così potente da piegare le mani al portiere Jascin e penetrare in rete. Bel primo tempo. La ripresa ebbe svolgimento su un tono tecnico un po' più basso. I russi non miglioraro no e i fiorentini non cedettero alla fatica. I viola cambiarono subito di portiere e lasciarono negli spogliatoi Mazza per spostare Gratton a mezzala e far entrare Prini come ala sinistra, Più tardi i russi sostituirono la mezz'ala destra e il centravanti con Jljin e Savdunin, ma riuscirono in tutto e per tutto a colpire due volte la sbarra trasversale della porta italiana Verso il termine il gioco prese a farsi duro e diede luogo a qualche incidente di non grande rilievo però. A pochi minuti dalla fine la difesa russa permise a Virgili di andare via da solo ritenendolo s. fuorigioco >. Il friulano si presentò davanti a Jasciji e il portiere atterrò l'attaccante due volte, la prima fuori e la seconda nell'interno dell'area. L'arbitro concesse la punizione massima e Montuori mancò il bersaglio. Uno a zero per i fiorentini, è un risìiltato giusto Vittorio Pozzo M portiere russo si tuffa sul piedi dell'accorrente Montuori per ghermire la palla (Tel.)

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