Incontri del Pascià di Marrakesc con il Sultano ed il Residente francese di Francesco Rosso

Incontri del Pascià di Marrakesc con il Sultano ed il Residente francese Drammatica incertezza nelle trattative per II Marocco Incontri del Pascià di Marrakesc con il Sultano ed il Residente francese Seduto in trono, circondato dalla guardia berbera, il feudatario riceve la stampa - Il governo di Parigi ammette di non poter realizzare le riforme per il 12 settembre: il rischio della rivolta si fa immediaio (Dal nostro inviato speciale) Casablanca, 7 settembre. Proveniente da Marsiglia, è arrivato stamane a Casablanca il Pascià di Marrakesc, accolto dalle autorità civili francesi e dagli arabi con un ossequio che ricordava le accondiscendenti udienze agli imperatori del Rinascimento. Mentre saliva sulla sua lussuosa Rolla Royce nera, altri pascià e caid portavano la mano destra al petto ed alle labbra e si inchinavano fino al suolo, dichiarandosi schiavi del nonagenario Pascià che rappresenta la potenza feudale nel Marocco. Alla fine della mattina, egli ha ricevuto alcuni giornalisti nel suo sontuoso palazzo a Casablanca. Filtrati da un imponente schieramento di guardie berbere, che portavano ben visibile un affllatisslmo pugnale ricurvo In guaine di argento cesellato, e nascondevano sotto variopinte « gillabe » infallibili modernissime pistole, 1 giornalisti furono ammessi nella sala del trono, dove il Pascià, dicendosi stanco del viaggio, ha ripetuto generiche dichiarazioni di incrollabile decisione nel voler mantenere l'amicizia tra Francia e Marocco. Avendogli un giornalista domandato perchè 1 capi delle tribù berbere «Zalan> a lui prima fedeli siano passati al movimento indipendentista ed abbiano compiuto le stragi di Oued Zeni, 11 Pascià ha risposto vagamente, preferendo sorvolare su un argomento che diminuisce la leggenda del suo potere. Era con lui El Hajour, capo protocollo del sultano Ben Arafa, vera eminenza' grigia del Marocco ■ conservatore e feudale. Quasi certamente 1 due uomini hanno discusso lungamente la situazione dopo il comunicato emanato da Ben Arafa (ma scritto da El Hajour) dopo il colloquio Con 11 reggente La tour, In CUI Arata riaffermava la volontà di continuare la sua missione divina Ano alla morte. Dopo questo colloquio, il Pascià di Marrakesc si è recato a Rabat per incontrare prima 11 Sultano e poi il' Residente francese, di cui si professa amico ed ammiratore. -Che cosa possa scaturire da questi contatti tra 11 capo degli arabi conservatori ed il Residente, è Impossibile prevedere. Mancano cinque giorni al 12 settembre, giorno fissato dal governo Faure per iniziare l'attuazione delle riforme e la risoluzione della questione dinastica e non solo non si scorge segno alcuno di distensione, o almeno di fiducia nelle promesse fatte dal governo francese, ma già negli ambienti governativi francesi — di Parigi e di Rabat — el ammette che per quella data non jiotrà essere realizzato nulla. Corre voce che i nazionalisti preparino vaste sommosse per il 12 settembre, se nulla di concreto sarà raggiunto, ma potrebbe essere una manovra per premere sul governo francese ad affrettare, i tempi. La stessa manovra sembra essere alla base delle operazioni svolte dalla polizia in questi giorni. Si è detto che sono stati arrestati gli autori dell'attentato del 14 luglio, che con due bombe uccisero sette persone e ne ferirono trentacinque, e che è stato catturato il giovane marocchino che nei giorni scorsi uccise due soldati francesi. Ma i nomi degli arrestati non sono stati resi nòti ed 1 nazionalisti affermano che si tratta di un gioco della polizia, per provocare effetti psicologici sulla folla e reprimere, con la paura dell'arresto immediato, gli attentati terroristici. Se è cosi, bisogna riconoscere che gli effetti sono scarsi. Il mercato di Marrakesc ieri è stato turbato da una violenta sommossa e le vittime sono state alcuni mercanti ebrei, che hanno avuto le botteghe saccheggiate: sono, quindici I feriti gravi. Ieri e oggi la nuova Medina e l'annessa Bidonville di Casablanca sono state circondate da reparti di polizia e dell'esercito, che hanno bloccato le strade per 24 ore, impedito l'Ingresso e l'uscita degli arabi, perquisito centinaia di case ed eseguito centinaia di fermi con l'intenzione di prevenire le sommosse minacciate per il 12 settembre e requisire le armi, ma non hanno trovato nulla. II fermento cresce In tutto il Marocco, dove H malcontento dilaga per mancanza di notizie precise. Le due delegazioni del governo francese e degli indipendentisti, recatisi nel Madagascar per conferire con il deposto sultano Ben Yussef, non hanno fatto sapere ancora nulla. Le notizie da Roma, dove si è riunita la direzione centrale dell'Istiqlal; hanno provocato vivo disorientamento tra gli elementi indipendentisti, perchè è affiorato ildisaccordo tra la tendenza alquanto moderata che si accontenterebbe della liberazione del Sultano e dei suo ritorno in Francia per avviare le trattative, e la corrente estremista, capeggiata da El Fassl, esule al Cairo, che pretende, per trattare con la Francia, l'immediata deposizione di Ben Arafa e l'intronizzazione di Ben Yussef, e non si accontenta dell'Indipendenza amministrativa interna, ma vuole la totale indipendenza politica. i/arrivo del Pascià di Marrakesc, che possiede ancora molti atouis per Intervenire presso gli elementi conservatori francesi, e l'irrigidimento nelle posizioni del nazionalisti, lasciano prevedere che le cose non si risolveranno facilmente. Intanto la scadenza del 12 settembre è prossima ed il tempo per le decisioni è limitato: tutto può dunque accadere In un Paese come questo, dove i partiti già si dividono su questioni fondamentali. Francesco Rosso

Persone citate: Ben Arafa, Ben Yussef, Rolla Royce, Yussef, Zeni