Pio XII parla in Vaticano a 1500 studiosi di storia

Pio XII parla in Vaticano a 1500 studiosi di storia Il Papa ha interrotto per un giorno le yacanze a Castelgandolfo Pio XII parla in Vaticano a 1500 studiosi di storia Le reiasioni tra Chiesa, Stato e cultura - «Vogliamo uomini fieri della loro libertà e attaccati alla propria terra» - Per la prima volta un delegato sovietico è entrato ufficialmente nei musei vaticani - Gli archivi dopo il 1846 aperti alla consultazione Città del Vaticano, 7 settembre. Il Papa ha lasciato per alcune "ore la residenza estiva di Castel Oandolfo per ricevere, nell'aula delle benedizioni del Palazzo Apostolico del Vaticano, circa millecinquecento delegati al Congresso di Scienze storiche, che si tiene in questi giorni a Roma, e rivolgere loro un discorso. Pio XII è giunto in piazza San Pietro alle ore 5,15 pomeridiane. Pochi minuti dopo, dalle finestre del suo studio, egli ha voluto benedire la folla che si era andata radunando sulla spianata; moltissimi gli stranieri. Intanto l'Aula delle Benedizioni si colmava di scienziati di ogni parte del mondo, di altri invitati, di rappresentanti del Corpo diplomatico, di personalità ecclesiastiche. I cardinali presenti erano sette. Pio XII ha parlato In francese sostenendo sin dal principio del suo discorso che la « storia si colloca tra le scienze che sono in stretti rapporti con la Chiesa cattolica ». <La Chiesa cattolica — ha proseguito il Pontefice — è essa stessa un fatto storico»: come una potente catena di. montagne, essa traversa la storia degli ultimi due millenni; quale che sia l'atteggiamento adottato nei suoi riguardi, è impossibile evitarla». Della coscienza storica che la Chiesa ha di se stessa. Pio dodicesimo ha voluto citare alcuni «fatti, circostanze e concetti », confutando, innanzitutto, l'obiezione che il Cristianesimo assuma necessariamente nei confronti della Storia un atteggiamento ostile, poiché vede in essa una manifestazione del male e del peccato; e quindi cattolicesimo e storicismo sono concetti antitetici. < La Chiesa — ha osservato il Pontefice — riconosce di buon grado le realtà buone e grandi anche se esistevanoprima di essa oppure fuori del suo ambito ». Sempre trattando del tema della Chiesa come fatto storico m se stessa, il Pontefice ha affermato che il suo fondatore divino, Gesù Cristo, è una personalità storica; la sua vita, la sua morte e la sua risurrezione sono fatti storici. «Accade talvolta che coloro stessi 1 quali negano la divinità di Cristo, ammettono la sua risurrezione, perchè essa è, a loro avviso, troppo ben provata storicamente: chi volesse negarla dovrebbe cancellare tutta la storia antica, poiché nessun altro dei suoi fatti è meglio provato della risurrezione di Cristo». Partendo dal concetto che le origini del Cristianesimo e della Chiesa cattolica «sono fatti storici, provati e determinati nel tempo e nello spazio », Pio XII ha affermato che « è missione della Chiesa penetrare nel più vivo della storia umana. La Chiesa vuole fare degli uomini, uomini fieri della loro dignità personale, della propria sana libertà»; uomini giustamente gelosi dell'eguaglianza con 1 loro simili in tutto ciò che concerne il fondo più intimo della dignità umana; uomini solidamente attaccati alla propria terra e alla propria tradizione ». Secondo Pio XII l'espressione < cattolicesimo » non è pienamente adeguata per definire la Chiesa: «Essa è molto di più di un sistema Ideologico; è una realtà come la natura visibile, come il popolo e lo Stato». Riconosciuto che la Chiesa è Intervenuta nel dominio della vita pubblica per garantire il giusto equilibrio tra dovere ed obbligo da una parte, tra diritto e libertà dall'altra, il Pontefice . ha affermato che «l'autorità politica mai ha avuto un patrono più degno di fiducia della Chiesa cattolica, giacché la Chiesa basa l'autorità dello Stato sulla volontà del Creatore, sul comandamento di Dio ». Qui 11 Papa è venute a trattare delle relazioni tra Chiesa e Stato e tra Chiesa e cultura: « Lo Stato e la Chiesa sono poteri indipendenti, ■ ma che non debbono per questo ignorarsi o addirittura combattersi; è molto più conforme alla natura ed alla volontà divina ch'essi collaborino nella mutua comprensione, poiché la loro azione si rivolge al medesimo soggetto, vale a dire al cittadino cattolico. Certo, rimane la possibilità del casi di conflitto: quando le leggi dello Stato ledono il diritto divino, la Chiesa ha l'obbligo morale di opporvlsl ». Ricordati i lunghi periodi, da Costantino in poi, di collaborazione tra la Chiesa e lo Stato, Pio XII ha detto che la Chiesa considera per principio tale col' laborazione come normale e che essa ritiene come un ideale la unità del popolo nella vera re liglone e 1' unanimità d'azione tra esaa e lo- Stato. Perciò nei concordati la Chiesa cerca la sicurezza giuridica e l'indipendenza necessaria alla su» missione. Infine II Papa ha ricordato l'influenza della Chiesa sullo sviluppo culturale degli ultimi due millenni.'* La Chiesa Cattolica — ha detto — non ■! identifica con alcuna cultura perchè non le è permesso dalla sua essenza. Tuttavia è disposta a mantenere rapporti con tutte le culture, ma in ciascuna ni esse Introduce la verità e la grazia di Gesù Cristo, contribuendo così a procurare la pace del mondo. « Per evitare notevolis simi sconvolgimenti — ha concluso il Pontefice — sarà necessario mettere in opera nel medesimo tempo, su un piano superiore, potenti forze religio¬ se e morali di unificazione e farne il bene comune dell'umanità. La Chiesa Cattolica ha la coscienza di possedere tali forze ed essa crede di non essere più obbligata a fornirne la prova storica». In alcuni incisi del suo discorso, il Pontefice ha preannunciato « nuove e preziose conoscenze » riguardo all'ubicazione della tomba di Pietro, in-torno alla quale continuano gli scavi nei sotterranei vaticani, e ha dato notizia di voler mettere a disposizione degli studiosi dell'Archivio vaticano i documenti relativi ad un ulteriore periodo successivo al 1S46, che costituiva 11 limite attuale. E' da segnalare che nella seduta di stamane del Congresso di Scienze storiche (sottosezio¬ meridiana, ne di Scienze ausiliari) svoltasi nel < braccio nuovo » del Museo Chiaromonti in Vaticano, era presente anche 11 rappresentante sovietico. E' questa la prima volta che un rappresentante dell'URSS accede ufficialmente in Vaticano, sia pure nella parte riservata ai Musei. I delegati sovietici non erano, invece, presenti alla grande udienza poti, m.

Persone citate: Chiaromonti, Gesù, Pio Xii

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Roma, Urss