Accuse a Dattilo per Scaramella

Accuse a Dattilo per Scaramella II dissidio fra la Lega e VAssociazione italiana arbitri Accuse a Dattilo per Scaramella Quale presidente della CflN non avrebbe tenuto conto delle prime segnalazioni sul contegno scorretto del romano (Dal nostro corrispondente) Milano, 7 settembre. A tre giorni dall'assemblea generale delle Società di serie A, B e C, che si terrà, sabato prossimo nel salone della Lega nazionale ed a dieci giorni dall'inizio del campionato, la situazióne nel mondo del calcio ha assunto tali aspetti di gravità da non avere precedenti nella storia del popolarissimo sport. Alcuni legali a Milano ed a Roma sono stati già incaricati di predisporre una serie di querele nell'intento di colpire presunti detrattori, a cominciare da quelli che hanno diffuso la lettera scritta dal dott. Rognoni all'ing. Michisanti, con piena violazione del segreto epistolare (la lettera era conservata nell'archivio del Catania). Ma il fatto più importante è determinato dagli ultimi avvenimenti che hanno scosso forse irrimediabilmente la posizione personale di tre alti dirigenti e precisamente del segretario generale della Federazione Italiana Gioco Calcio, dr. Alberto Valentini, del presidente della Commissione Arbitri Nazionale, Generoso Dattilo, e del presidente della Commissione di Controllo, conte dott. Alberto Rognoni. Attaccata risolutamente dalla Federazione per la dolorosa vicenda dell'arbitro Scaramella, riconosciuto colpevole dalla Lega Nazionale e dalla Commissione d'Appello Federale, l'Associazione Italiana Arbitri ha risposto contrattaccando la Federazione nella persona del suo segretario generale. Ai primi di luglio il dr. Valentini aveva già provveduto a rassegnare le dimissioni provocando altresì una lettera di encomio e di commiato dal C.O.N.I.; ma una specie di sommòssa mise in agitazione la grande maggioranza dei di rigenti calcistici e si può dire che il segretario generale della Federazione Italiana Gioco Calcio dovette a furor di popolo tornare sulle sue decisio ni. Questa volta, però, gli at tacchi hanno assunto maggiore consistenza tanto da provocare le dimissioni del dott. Valentini. Con molta probabilità anche il presidente della Commissione Arbitri Nazionale sarà indotto a rinunciare al mandato prima che il Consiglio Federale deliberi per suo conto sulla base di quanto sarà in grado di riferire il presidente della Lega Nazionale, il quale non ha alcun movente di rivalità con l'ex-arbitro internazionale Generoso Dattilo, ma lamenta soltanto di non.essere mai stato ascoltato dalla Commissione Arbitn Nazionale, che pure dovrebbe essere alle dipendenze della Lega Nazionale. Molte gravi segnalazioni anche sul conto dell'ex-arbitro Scaramella non ebbero nemmeno risposta e gradatamente la Commissione Arbitri Nazionale orientò u suo funzionamento verso la più completa autonomia come se la Lega non esistesse. In quanto al dr. Rognoni basterà riportare le dichiarazioni rilasciate dallo stesso questa sera: «Avevo in animo di rassegnare le dimissioni alla pròssima seduta del Consiglio Fe derale; ma le recenti accuse mi hanno costretto a rimane re. Se l'inchiesta assoderà mie eventuali responsabilità allora le dimissioni si trasformeranno in un esonero; e buonanotte. Se invece uscirò dalla vicenda a fronte alta al momento della comunicazione del verdetto rassegnerò le mie dimissioni, rinunciando a qualsiasi ulteriore incarico federale ». Agli effetti del campionato, che avrà inizio il 18 settembre, la questione arbitrale è tutto ra in primo piano perchè non è da escludere che l'Associazione Italiana Arbitri non accetti la nuova impostazione organizzativa stabilita dalla Federazione. In questo deprecabile caso verrebbe disposto il rinvio dei tornei minori, mentre le partite del campionato maggiore avrebbero uno svolgimento regolare perchè sarebbero dirette, almeno in un primo tempo, da arbitri stranieri Ne occorrerebbero 27 ogni domenica e l'indennizzo attuale subirebbe un lieve aumento con l'utilizzazione di arbitri francesi, svizzeri, jugoslavi, ed eventualmente anche inglesi, tedeschi, austriaci, belgi, spagnoli e lussemburghesi. Contemporaneamente verrebbero istituiti un nuovo Comitato arbitrale per raccogliere i direttori di gara che riterranno di staccarsi dall'A.I.A. ed un centro di reclutamento che potrebbe funzionare a Roma a spese della Federazione, e consentirebbe la preparazione di arbitri diplomati da fruire nel campionato successivo E' assai probabile che l'attuale situazione non debba sfociare in simile soluzione; però nell'intendimento generale nes¬ suna remora e nessuna complicazione dovranno minimamente compromettere la disputa dell'imminente campionato. 1. c.

Persone citate: Alberto Rognoni, Alberto Valentini, Generoso Dattilo, Rognoni, Scaramella, Valentini

Luoghi citati: Milano, Roma