Assassinò a colpi di roncola la madre della sua ex-amante

Assassinò a colpi di roncola la madre della sua ex-amante Condannato a 16 anni dalla Corte d'Assise di Aosta Assassinò a colpi di roncola la madre della sua ex-amante Il boscaiolo agì in stato d'ubriachezza e accecato dalla gelosia (Dal nostro corrispondente) Aosta, 6 settembre. L'assassino di Perloz, il boscaiolo trentaquattrenne Giuseppe Baccanelll di Francesco, di Pian di Borgo (Brescia), è stato condannato oggi dalla Corte d'Assise a 16 anni di reclusione. I giudjci lo hanno infatti ritenuto colpevole di omicidio volontario continuato e in concorso delle attenuanti generiche e della provocazione, gli hanno inflitto la condanna, cui vanno aggiunti due mesi di arresto, per avere portato fuori della propria abitazione la roncola con la.quale commise il delitto, e tre anni" di libertà vigilata. La tragedia per cui II Baccanelli è comparso a giudizio, era avvenuta il 21 maggio scorso a Moline, frazione di Perloz, nella valle di Gressoney, ed era la sanguinosa conclusione di una vicenda iniziatasi anni prima, quando l'imputato, giunto in valle d'Aosta, aveva fatto conoscenza con una giovane ragazza del luogo, la diciassettenne Elvira Charles. Dall'amicizia i due giovani passarono a stringere rapporti più intimi, tanto che nel 1951 il Baccanelli andava a vivere in casa della ragazza, insieme alla madre di costei, Lucia Charles, di 52 anni. Essendo le due donne sole, la presenza in casa di un uomo si rendeva utile per i lavori di campagna, e tutto lasciava presumere che presto i giovani si sarebbero sposati. ■ Invece la loro relazione continuò irregolarmente fino all'inizio - di quest'anno. All'improvviso, per un litigio di interesse, il Baccanelli venne cacciato di casa, e fu costretto a vivere in un vicino casolare, dove però si rodeva dalla gelosia, al pensiero che il disaccordo fosse causato piuttosto dalla presenza di un altro uomo nella vi'ta dell'amata. La sera del 21 maggio il Baccanelli, mentre era in stato di ubriachezza, venne a conoscenza che un agricoltore del paese, il quarantenne Mario Stevenin, era ospite delle Charles. Questi yl si era recato per trattare l'affitto della proprietà, ma nell'animo del Baccanelli si fece strada il pensiero che si trattasse invece di uno spasimante di Elvira, per cui in preda al fumi del vino e sconvolto dalla gelosia, raggiunse la casa dell'ex-amica. Le donne, quando lo vide"ro in quello stato, lo allontanarono ed allora il Baccanelli meditò la vendetta. Raggiunta la propria abitazione si armò d'una roncola e poi tornò di corsa alla casa della Charles per mettere in atto il proposi¬ to di vendetta. Appena entrato si diresse verso la giovane Elvira tentando di colpirla, ma la madre s'intromise per difenderla e ricevette un colpo di roncola In testa, mentre un altro fendente le recideva la mano sinistra che aveva alzato nel tentativo di difendersi. In preda ormai a follìa sanguinaria il Baccanelli colpiva all'impazzata e feriva sia l'Elvira che lo Stevenin. Quindi si allontanava. I feriti vennero subito trasportati all'ospedale di Ivrea, dove l'anziana Lucia Charles decedeva; gli altri due se la cavavano, ma la giovane Elvira riportava però una invalidità permanente al braccio sinistro. Di fronte alla chiara evidenza dei fatti l'Imputato non ha tentato di modificare o smentire gli addebiti, ma si è limitato a dichiarare di non ricordare nulla, avendo agito in stato di ubriachezza. II P. M. dott. Tacconi chiedeva la sua condanna a 23 anni di reclusione, escludendo la concessione di alcune attenuanti. Difficile si è presentato perciò il compito del difensore aw. Siggia, il quale ha posto la causa nella piena luce, penetrando a studiare l'ambiente in cui si è svolta la tragedia, e ponendo in risalto come vi esistesse solo miseria morale e umana. Come logica conseguenza di tale ambiente ne derivava il delitto, che però non escludeva le più ampie attenuanti, tanto più che l'imputato aveva intravisto l'ex-amica abbracciata con lo Stevenin il quale era ammogliato e con figli; il Baccanelli aveva agito in maniera eccessiva, ma sotto l'impulso della provocazione della scena, cui aveva assistito. s. 1*.

Luoghi citati: Aosta, Brescia, Perloz, Pian Di Borgo