La donna ideale non deve essere bella ma saper cucinare bene spendendo poco di Antonio Antonucci

La donna ideale non deve essere bella ma saper cucinare bene spendendo poco La donna ideale non deve essere bella ma saper cucinare bene spendendo poco Modeste e casalinghe le "miss,, di Salsomaggiore - Un primato: fegato alla veneziana con pomodori in cinque minuti per 83 lire (Dal nostro inviato speciale) Salsomaggiore, 3 settembre. Mentre sono in viaggio per Rimini le candidate alla corona di « Miss Italia » e « Miss Cinema » 1955, sfilano a Salsomaggiore le donne ideali di produzione nazionale per la scelta di un piccolo grappolo degno di figurare alla finalissima di San Pellegrino Terme (8-11 settembre) e per la attribuzione al miglior flore del grappolo stesso del titolo di Donna ideale 1955. Sono giudici di campo la principessa Violetta Meli Lupi di Soragna, la giornalista greca signora Pesnikudis, la giornalista Al lari Keute, l'ex-senatore Angiolillo, direttore di un quotidiano romano, un conte, un industriale, un presidente di Auto-Club e alcuni giornalisti italiani. Donna ideale può indubblame. e definirsi colei che «è bella, dolce di parole, ricca di opere di bene, premurosa verso il marito e innamorata dei suoi bambini, benevola per ogni creatura di Dio, buona consigliera per la vicina >. A una simile perla, così da lui delineata, Maometto prometteva l'Ingresso del suo paradiso, negato viceversa alle mussulmane ordinarie. Ma un bilancio di questo genere può stendersi soltonto a vita vissuta. Qui invece la vita è in massima parte ancora da vivere, almeno nel capitolo più arduo del matrimonio: infatti delle 23 concorrènti soltanto una è sposata. Bisogna quindi basare le conclusioni di scelta su altre premesse. Bellezza in ogni caso sì, magari quella pura e semplice della primavera, dato che il concorso fissa i limiti di età tra i 18 ed i 28 anni. Non è indispensabile, però, una bellezza travolgente, della quale corra ad impadronirsi il cinematografo: è sufficiente la bellezza media che dà gioia ai fotografi e costituisce delizia di quel « piacere degli occhi » che è alla base della buona fortuna in amore. I giudici in campo non ne fanno peraltro un piedistallo insostituibile; le hanno esaminate tutte nell'eleganza normale e nei décollctés serali, e ne hanno visto qualcuna in esercizi di nuoto. Ma essi hanno dato maggiore peso ai titoli di cultura, di sport e in special modo economia domestica e cucina. Lo sport è una premessa di buona salute e quando una donna non soffre di' reumatismi è più facile che sia ideale: 23 su 23 amano lo sport e lo esercitano; su 23 ben 19 amano tutti gli sport e. li esercitano. Soltanto la rappresentante di S. Pellegrino, signorina Liana De Luca, si limitr al nuoto. E' che le prendono molto tempo i lavori a maglia e gii studi. Inoltre è poetessa, premiata e in attesa di premi. Per dare uno spettacolo del¬ la loro bravura sportiva sono stati messi a disposizione delle 23 concorrenti sei paia di pattini, sei racchette da tennis, due palloni da pallacanestro, una palla a volo, due fioretti, una piscina, ecc. Non tutte ne hanno approfittato, un po' per modestia, talune per misure di sicurezza. Queste ultime difatti, temevano di essere fotografate col rischio che le fotografie finissero sui giornali e cadessero sotto gli occhi dei loro genitori contrari a questo concorso e all'oscuro quindi della loro partecipazione. I giudici di campo hanno rispettato i castelli di bugie che hanno permesso a queste donne ideali di allontanarsi da casa con scuse varie non essendovi nessuna incompatibilità di carattere tra donna ideale e bugia. Scrisse Byron : « Le donne mentiscono con tanta grazia che niente sta loro bene come le bugie >. Anche sulla cultura i giudici di campo non hanno infierito. Eccettuata una « Roma' gna > fermatasi alle elementari, tutte le altre dicono di aver frequentato per lo meno le scuole medie, 20 su 23 conoscono il francese ed 8 l'inglese: perchè non creder loro sulla parola? D'altronde sul peso della cultura nel buon andamento delle relazioni tra uomini e donne parecchi la pensano ancora col poeta francese che pregava la sua beneamata, per la quale c ogni libro era lettera morta >., di conservare in esclusiva c per lui > tutti « i graziosi zeri »' di cui si componeva la sua testa. Dijraeli, Primo' Ministro inglese, fu felice a lungo con una moglie che — dicevano — non era mai riuscita a capire se erano venuti prima i greci o i romani. Allora I giudici di campo si' sono limitati a poche domande innocenti. La più frequente chiedeva il nome di una « donna ideale > antica o recente. Nelle tre edizioni anteriori di questo concorso ebbero molta fortuna Cornelia madre del Gracchi, Stemura e Giovanna d'Arco. Quest'anno 11 grosso delle preferenze è andato a Beatrice Portinari < moglie » per qualcuna di Dante Alighieri, seguita subito da Genoveffa du Gallard, l'infermiera che non volle abbandonare l'ultimo centro di resistenzn francese in Indocina anche a situazione militare ormai disperata. Seria e rigorosa viceversa è stata la prova di cucina. Ogni donna doveva preparare all'aperto (con il gas, non coli la legna che mette troppo a repentaglio i nervi di una donna ideale) il suo piatto preferito, dopo aver proceduto direttamente all'acquisto del materiale necessario. Davano punti di merito la minor spesa sofferto e il minor tem¬ po impiegato. Per la qualità definitiva, è da secoli che sui gusti non si discute. Diamo una scorsa a qualche preferenza, la prima cifra tra parentesi è il costo, la seconda il tempo: Marche, bistecca alla milanese (300 lire, 10 minuti) ; Umbria, piccata (350, 10); Liguria, spaghetti al pesto (120, 18) ; Salsomaggiore, budino di crema (225, 20) ; Lazio, minestrone estivo e frittatina di carne (145, 30); Trentino, uova alla Svizzera (253, 10); Toscana, sacchetti di carne ripièni (170, 5); Lombardia, cotoletta alla milanese (250, 5) ; Emilia, saltimbocca (250, 5) eccetera. Minimo di spesa, 75 lire, dalla rappresentante di Trieste signora Piera Maggi, che però è toscana e vive a Viareggio, con stracciatella in cinque minuti, seguita da Liana De Luca la già citata poe tessa, con fegato ^alla venezia-na e contorno di pomodoro crudo, 85 lire e 5 minuti. Il minimo di tempo è stato realizzato dalle Puglie, signorina Anna Brescia (18 anni, metri 1,70, 4» anno di ragioneria, inglese, francese, pit- III Illllllllllllllllllllllllll I Mlllllf II trice, pallacanestro, atletica leggera, pesca subacquea) con scaloppine Inglesi, tre minuti. La rappresentante del Piemonte, signorina Giuliana Franca (anni 18, metri 1,63, scuole medie superiori, un po' d'inglese, patente d'auto, nuoto, bicicletta) ha presentato con non eccessive lodi medaglioni alla Bismarck, 475 lire e 12 minuti. Difficilmente la preferita al titolo potrà essere trovata all'infuori della contessina Riccarda di Gaeta, rappresentante della Campania, signora Piera Maggi rappresentante di Trieste, Huguette Gabbai rappresentante di Genova, Amelia Rosati rappresentante degli Abruzzi, Maria Luisa Soraggi rappresentante della Liguria. La contessina Riccarda di Gaeta è bionda, 18 anni, altezza m. 1,70, la liceo, francese, recitazione, disegno, dan :ze classiche moderne, nuoto, ' tennis, canottaggio, pattinaggio, sci, cucina napoletana. Si è distìnta con 150 grammi di spaghetti alle cozze, 232 lire 22 minuti. Antonio Antonucci IIIIIIIII Illllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll