La Biellese si presenta irrobustita nell'esordio di domani con l'Inter

La Biellese si presenta irrobustita nell'esordio di domani con l'Inter iVEI. I.lliim A DI IV SERIE MOLTE RIVALI ALLA PRO VERCELLI La Biellese si presenta irrobustita nell'esordio di domani con l'Inter Fra gli otto raggruppamenti del campionato di Quarta Serie, la cui composizione è stata resa nota ufficialmente ieri, il • girone A è senz'altro quello geograficamente più omogeneo, Infatti, con li trasferimento del Verbania -dal girone B, vi sono ora comprese tutte le squadre piemontesi (Pro Vercelli, Ivrea, Cenisia, 2'c rese, Blellese, Cuneo, Fossano, Borgosesia, Asti, Casale, Valenzana, Juventus Domo e il già citato Verbania) e tutte salvo una le squadre liguri (Vado, Veloce di Savona, Rapallo e Sanmargheritese). Fa eccezione soltanto la Voghercse che, pur appartenendo alla provincia lombarda di Pavia, gravita verso il Piemonte ed ha optato ancora per il girone A. Lo Spezia al contrario, che lo scorso anno militava fra le piemontesi-liguri, ha preferito trasferirsi, per comodità di comunicazioni, nel girone toscano. Il mutamento più significativo è comunque il passaggio ad altro raggruppamento dello Spezia, polche la compagine spezzina, rafforzatasi con larghezza di mezzi insolita, sarebbe stata la più accanita rivaio della Pro Vercelli, anche quest'anno favorita d'obbligo nella lotta per il primato. Non mancano tuttavia avversari in grado di contrastare tenacemente il passo alla squadra vercellese: Cuneo, Casale, Blellese, Ivrea, Cenisia, Verbania ed il neopromosso Asti sono tutte società che hanno propositi più o meno ambiziosi, suffragati da campa gne acquisti a volte prudenti, a volte rivoluzionarie, ma sempre tendenti ad uno scopo ben preciso. Ognuna di esse merita un attento esame che non può essere esaurito in poche righe. Diamo quindi la precedenza oggi alla Blellese, cioè ad una squadra che ha sempre promesso e mai mantenuto. Rientrati per fine prestito il portiere Bocca al Marzotto, il centromediano Orlando arila Juventus, il centravanti Giraudo al Novara e l'interno sinistro Pisoni ni Como, il sodalizio biellese ha ceduto altri due titolari: la mezz'ala Francescon, venduta alla Juventus per non ostacolare la marcia ascensionale di un giocatore che merita un brillante avvenire, ed il terzmo-centromediano Benedetto, concesso per una stagione all'Aosta. La campagna acquisti ha portato invece nelle file bianconere ben dieci giocatori, dei quali alcuni destinati a rimpiazzare i vuoti della formazione-base, altri considerati promettenti rincalzi. Nuovo portiere sarà Pelizza, un elemento esperto che ha disputato lo scorso torneo nel Saluzzo dopo aver giocato due stagioni in serie C nel Molfetta; terzini saranno confermati Oliaro e Mancini II, con l'intramontabile Braghieri valido rincalzo, mentre nella mediana, fermi restando Chiola e Travi, titolari dell'anno scorso per le maglie n. 4 e 6, la novità è costituita dal centromediano Crivelli, avuto dal Verbania. La prima linea avrà, completato dai « vecchi » Mancini I e Plebani alle ali, i n trio centralo nuovo di zecca. Lo compongono l'ex-granata Francone, che riprende la piena attività dopo un grave infortunio ad una spalla, il fossanese Pochissimo, cannoniere del passato torneo, concesso in prestito con diritto di riscatto e Rondano, l'estrosa mezz'ala sinistra dell'Ivrea. I rincalzi di nuova nomina sono il laterale Bossola del Saluzzo, il centravanti-ala Carini dello Stradclla e tre elementi provenienti dal vivaio dello Sparta di Novara: il diciannovenne centromediano Bessi, il mediano Fatano e la mezzala Brustia. Accanto ad essi è rimasto il centrattacco di riserva Ferracini, che non si è messo d'accordo con l'Aosta. L'ingaggio di Pochissimo, battendo la concorrenza dì società com3 la Sampdorla e la Pro Vercelli, è stato senz'altro una mossa felice del sodalizio blellese, ma il colpo migliore dei dirigenti bianconeri è stato però l'assunzione come allenatore, in sostituzione dell'ungherese Winkler, di Piero Castello, ex-centromediano del Casale, già « trainer » del Verbania e della Valenzana. Castello è un tecnico alla piemontese, ricco di esperienza, di energia e di entusiasmo, doti che è sempre riuscito ad infondere nelle squadre da lui guidate. Si spera che sotto il suo controllo la Blellese perda la sua tradizionale caratteristica di compagine tecnica ma fragile e acquisti quel temperamento combattivo necessario su molti campi di Quarta Serie. La nuova formazione biellese esordirà sul proprio campo domani contro l'Inter, g. p,