Le lettere del Faletto scritte dalle "Nuove"

Le lettere del Faletto scritte dalle "Nuove" Le lettere del Faletto scritte dalle "Nuove" Alla moglie: «Sono vittima di uà tranello fatto da quelli che credevo amici „ - Legge libri di storia - Ha chiesto al cappellano di confessarsi Giuseppe Faletto, 11 presunto assassino dell'ine. Codeca, al trova ormai da quaranta giorni In una cella di isolamento delle «Nuove»; non ha avuto alcun contatto con l'esterno se non le visite della moglie, che due volte è stata' autorizzata a un breve colloquio nei parlatorio delle carceri, alla presenza del comandante degli agenti di custodia. Di giorno in giorno attende la prima visita del suo- difensore, aw. De Marchi. Il Faletto passa buona parte del suo tempo a scrivere lettere alla moglie; sono lettere piene di espressioni affettuose, di tenere frasi da epistolario d'amore. La sua più assillante preoccupazione è di perdere l'affetto e la fiducia della « -persona che gli è più cara al mondo ». < Io sono vittima di una macchinazione tramata olle mie epalle — egli scrive — da coloro che io credevo amici e che Invece per odio e per bassa vendetta mi hanno teso un orribile tranello, profittando della mie Ingenuità e della mia buona fede. Sono certo che alla fine la verità verrà a galla e che tutti riconosceranno la mia piena Innocenza. Purché tu mi creda, purché tu non mi volti le spalle, sono pronto a sopportare con rassegnazione questo Ingiusto tormento ». Giuseppe Faletto, da quando si trova rinchiuso In carcere ha tenuto un contegno calmo e disciplinato, una condotta Irreprensibile. Coloro che lo conoscevano come individuo di carattere duro, di temperamento spavaldo, lesto a metter mano alle armi, pronto alle minacce e alle vanterie, stenterebbero a riconoscerlo In questo detenute, remissivo e cortese con ohi ha occasione di avvicinarlo. - Per vincere la noia delle lunghe ore di solitudine ha chiesto di poter leggere qualche libro; avrebbe preferito romanzi di avventure, ma si è poi accontentato di una opera storica e della biografia di Garibaldi, tratte dalla biblioteca delle « Nuove ». Più volte ha sollecitato le visite del cappellano delle carceri; gli ha ansi manifestato il desiderio di confessarsi. promettendo addirittura di voler rinunciare al propositi di vendetta contro coloro che lo hanno tradito. Mentre la giustizia sta mettendo a punto le prove che dovranno convalidale la gravissima accusa di omicidio, Giuseppe Faletto continua a sconcertare gli «tessi agenti di custodia con i suol modi eccezionalmente mansueti e tranquilli.

Persone citate: De Marchi, Faletto, Giuseppe Faletto