Mannelli vince a Frascati e subito dopo sviene per i crampi

Mannelli vince a Frascati e subito dopo sviene per i crampi Emozionante epilogo della selezione per i dilettanti Mannelli vince a Frascati e subito dopo sviene per i crampi Crolla una tribuna gremita ili spettatori: molto spavento ma fortunatamente nessun ferito grave Mostro servizio particolare lioma, lunedì mattina. La vittoria dei pratese Alberto Mannelli ha Indicato il quarto uomo della pattuglia di dilettanti che Indosseranno la maglia azzurra nei prossimi campionati del mondo, gii altri tre erano tutti aFsentl Ieri. Ranucci In servizio militare al C.À.R. di Acqui dal quale avrà, un mese di licenza per la necessaria preparazione, Fallarinl e Godio per disposizione del commissario tecnico Proietti, che ha voluto evitare ohe gli altri facessero la gara sul due piemontesi da lui giudicati «i nostri migliori rappresentanti ». Per gli altri nómi però ancora nulla di nuovo. Ieri poco dopo l'arrivo Proietti ha detto che < ancora non si vede chiaro ».; ha notato 1 nomi di parecchi, tra cui due o tre con una impercettibile linea di su- Seriorità sugli altri, ma per are un giudizio ohe impegni la partecipazione azzurra ai campionati del mondo attende la prossima gara di selezione tra una settimana. .1 tre che Ieri si sono mag¬ giormente messi in luce sono Mannelli per la sua furberia, Cestari per la sua combattività, e Bruni per la sua esperienza. H campione d'Italia degli allievi 1952 ha vinto d'astuzia, tenendosi al coperto nel gruppo praticamente per tutta la durata della corsa salvo uno sprazzo quando si trattò di inseguire un plotoncino di tredici corridori alla fine del ■l" giro. Mannelli ha giocato la sua carta con un riuscito attacco a sorpresa a due chilometri dall'arrivo, che gii ha consentito di tagliare 11 traguardo con 10 secondi di van- a » a o ] taggio sul secondo, Tommasin. :r tutta la corsa però nessuno è riuscito a trovare lo spunto per un attacco a fondo, nessuno si. è gettato nella arrischiata impresa di rivelarsi un dominatore. L'andatura è stata sem- §re sostenuta, ma tutti hanno imostrato di preferire la tattica dell'attesa, cercando di conservare intatte'le forze per la battaglia finale, anche quelli che a turno hanno dato movimento alla gara. Questa tattica d'altra parte è stata in parte imposta dal percorso. In venti chilometri una sola salita, la maggiore preoccupazione è rappresentata dal resto: la discesa è pedalabile e bisogna,spingere su forti rapporti per sfiorare i settanta, il tratto di pianura è abbastanza duro dato che è sempre tagliato dal venticello che scende dai colli Albani, la salita ha delle forti progressioni.' Insomma, il percorso « iridato > si è rivelato ingannatore e secondo i rilievi generali c'è da porre molta attenzione in particolare alia preparazione, alle gomme ai rapporti e alla alimentazione per non dare adito ad errori che potrebbero essere fatali nella lotta per il titolo mondiale. La cronaca degli otto giri (175 km.) inizia alle 6,39; appena lasciata Roma Pambianco dà l'andatura a tutto 11 plotone ma subito dopo i primi chilometri si staccano Bui Ronchiti i e Tosato, che passano primi al traguardo di Frascati, dopo 30 km. il grosso si divide in due gruppi: il primo, formato da Bui Mannelli Barbarossa Ceppi Leone e altri dieci, precede di trenta secondi gli altri che hanno Ronchini In testa. Niente di particolare sino al termine del terzo giro; il cielo è ovattato di nuvole, la temperatura si mantiene abbastanza fresca. Dopo la dìscesa dell'* Osteria del curato »• Mannelli, Ceppi, Emillozzi e subito dopo Romagnoli, Dante/ Barbarossa, Orlandi. Bui. Fagrd, Leonardi e Fortini tentano la fuga e al termine del giro — due ore esatte di corsa — hanno un vantaggio di un minuto e venti secondi. L'azione continua per tutto il quarto giro finché al quinto girò il gruppo Inseguendo a perdifiato riduce 11 distacco. Però Ceppi, Romagnoli, Chiodini e Cestari prendono di nuovo il largo e conducono con venti secondi di vantaggio sugli altri del plotone di testa e con un minuto e 5 decimi sul grosso. La fuga de! quattro continua per tutto il ! sesto giro mentre il grosso riassorbe i loro diretti Inseguitori. In testa si alternano Ronchini, che raggiunge la pattuglia prima di Grottaferrata; ma alla fine del giro al comando sono ormai In venticinque, mentre gli altri che si sono arresi « remano » lontano senza speranze. A questo punto uno scatto di Pambianco Cestari e Chiodini viene subito neutralizzato: scorrono gli ultimissimi chilometri della corsa ma nessuno tenta ancora là carta. Il plotone passa fra due ali di folla plaudente che Incoraggia I protagonisti di questa prima « indicativa » per I mondiali. Mentre tutti si controllavano a vicenda, improvvisamente, a due chilometri esatti dall'arrivo, Mannelli gioca la carta della sorpresa. H n pratese giunge come una furia pigiando sili pedali e 1 suoi rivali, nonostante- la pronta e violenta reazione, non riescono a raggiungerlo prima dello striscione del ' traguardo. Mannelli giunge primo, con una decina di secondi di vantaggio su. Tommasin, Bruni e gli altri sgranati a breve intervallo, ma lo sforzo del bruciante scatto finale è stato troppo violento. Appena superato il traguardo infatti il vincitore si abbatte a terra, dolorante e semisvenuto per i crampi. alle gambe. Un gruppo di compaesani, venuto da Prato apposta per festeggiarlo, lo rianima prontamente e' di 11 a qualche minuto, Mannelli si riprende e può allontanarsi fra gli applausi. Da segnalare infine che, durante la fase decisiva della corsa, una tribuna posta sul rettilineo di arrivo, sottoposta ad eccessivo carico di persone, è crollata . con grande fragore. Fortunatamente è stato più grande lo spavento che il danno, poiché la caduta generale si è risolta con appena qualche contuso. g. n.

Luoghi citati: Acqui, Frascati, Grottaferrata, Italia, Prato, Roma