Defilippis 1° a Omegna
Defilippis 1° a Omegna Magoi non «I è impegnato Defilippis 1° a Omegna DhL NOSTRO INVIATO Omegna, lunedi mattina. .Pioveva a dirotto ieri ad Omegna, una giogaia battente', con nuvole basse e vento forte che imbronciava il lago. All'ora dei « via » per il < circuito degli assi per il trofeo Marco Comoli » — cosi era denominata la competizione — il fortunale si trasformò in uragano, e fu giocoforza rinviare di un'ora buona la fatica dei venticinque corridori impegnati nella gara. Poi con qualche schiarita e molta acqua si cominciò, e (nonostante tutto) la corsa si svolse regolarmente, con la Vittorio dt Defllippis, forse l'uomo più a punto della comitiva, certo il più dinamico, il più combattivo. Perché — c'è da dire subito — che non si trattò questa volta del solito « circuito addomesticato », con i corridori ormai soddisfatti per l'ingaggio ricevuto. Anche qui tutti i concorrenti presero in anticipo il loro gruzzoletto, che fu di duecento mila lire per Magni ed assai meno per tutti gli altri fino a raggiungere l'importo complessivo ij ottocento mila lire, ma non per questo mancò la lotta, al punto che si vide un terzetto condurre per quaranta chilometri aumentando progressivamente il vantaggio sul gruppo che giunse al traguardo con oltre due minuti di ritardo. La pioggia, il terreno sdrucciolevole in più punti, le salite, ti percorso nell'interno della città con tante curve anche pericolose riuscirono a movimentare la corsa, che ebbe una buona media fin dall'ini zio. anche se tutti marciavano in comitiva. Poi Grosso tentò la prima sortita, lo insegui Padovan, e tu proprio quest'ultimo a riuscire nell'impresa di conquistare un discreto vantaggio. Fu allora che Defllippis e Conterno cominciarono l'inseguimento; ebbero un'anione veramente poderosa i due ragazzi della Torpado, che tirando a turno riuscirono a riagguantare il fuggitivo. Risultò chiaro che i due torinesi non avreb. bero perso l'occasione buona; non riuscirono a disfarsi di Padovan, ma da buoni amici si misero d'accordo per sfruttare la situazione: due contro uno. Dopo cinque giri compiuti in compagnia, Defllippis riuscì a superare i rivali con uno « sprint », che gli permise di tagliare il traguardo con circa tre macchine di vantaggio su Padovan e su Conterno, che lottarono spalla a spalla. Cento chilometri esatti in 3 ore e 16' alla media di 30,734, risultato tecnico notevole se si tien conto del terreno e delle salite incluse nel tracciato. « Sarà più diffìcile che una tappa dei Pirenei» aveva detto Magni prima del <via».JS il campione d'Italia non volle buttarsi nétto mischia, preferendo rimanere nel gruppo senza neppure tentare la volata per le piazze d'onore. Nencini, Maule e Correa giunsero sotto lo striscione d'arrivo V e 13" dopo i primi, Zampini, Buratti e Fornasiero a 8' e 16"., tutti gli altri a t'BS". Defllippis vinse pure H Gran Premio della Montagna; lo seguirono nell'ordine di punteggio Padovan, Conterno e Buratti. Poi tutti di corsa in albergo per un buon bagno ristoratore. Magni era stanco più del solito, assai più tresco Defllippis. « Bella vittoria quella di oggi. Nino ». « Bono andato bene, spero di figurare egualmente nella corsa in programma a Roma il U agosto. Sarà una gara di selezione per i campionati mondiali, a cut ci terrei veramente di partecipare ». « Chi vincerà la maglia iridata degli stradista ». i « Un italiano. Sono sicuro ». Assai meno ottimista, o forse più riservato, Magni, che rispose alla domanda sul pronostico dicendo : € Louison Bobet è sempre uno dei più forti ». « Degli italiani? ». « Dirò qualcosa quando^saprò la formazione della nostra squadra ». Diplomatico e anche polemico il campione d'Italia e vincitore del Giro 1955; GIULIO ACCATINO Ordine d'arrivo: 1. Defllippis che compie i 100 km. del percorso in 3 ore e 16' alla media di km. 30,734; t. Padovan s. t,; 3. Conterno s. t.; H. Nencini a l'13"; 5. Maule s. t.; 6. Correa s. t.; 7. Zampini a ì'16"; 8. Buratti; 9. Fornasiero; 10. Filippi; 11, Grosso; 11. Cerati; 13. Pasotti; tk. Crip. pa; 15. Magni (tutti con il tempo di Zampini),
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