Coppi Bobet e Koblet a Monthléry impegnati in una aspra lotta a fondo

Coppi Bobet e Koblet a Monthléry impegnati in una aspra lotta a fondo Coppi Bobet e Koblet a Monthléry impegnati in una aspra lotta a fondo Fra i tre litiganti ha vinto Darrigade - Dichiarazioni della maglia gialla e di Fausto sui "mondiali DAL NOSTRO INVIATO Monthléry, lunedi mattina. Sabato sera Louison Bobet — secondo quanto informa diligentemente un giornale francese — alle 11 era già a letto addormentato In un placido sonno, tutto lieto della maglia flalla conquistata dopo tari-. i patemi d'animo. Il riposo però è durato poco e il campione del mondo ieri pomeriggio è risalito in sella di una bicicletta e con altri trentasei colleghi dal nome più o meno illustre ha. disputato il Circuito di Monthléry, a circa 30 chilometri da Parigi. Il circuito in questione è famoso perchè ospita d'abitudine gare automobilistiche, ma una volta tanto il rombo del motore ha ceduto il campo al lieve fruscio della bicicletta. Era una competizione un po' strana — di 100 chilometri complessivamente — una competizione ' strana perchè non rivestiva 11 solito carattere di kermesse, per i campioni del pedale in placido dormiveglia, cullati dalla sicurezza degli ingaggi: a ventiquattro ore dalla fine del Tour Bobet concedeva la prima rivincita e non c'erano solo gli atleti che Louison aveva battuto nel Giro; c'era Coppi e c'era Koblet, e la rivalità fra i tre esiste anche se condita da sorrisi e strette di mano. I campioni quindi si sono montati una rigorosa e attenta guardia, e 1 venti passaggi davanti alle tribune sempre hanno sottolineato l'estrema vivacità della schermaglia fra i grandi nomi del ciclismo. Coppi. Bobet e Koblet sono apparsi più volte nelle posizioni di testa fra le ovazioni deliranti dei trentamila spettatori,- e quando — sfumati i vari tentativi — ei verificò verso 1 due terzi della gara una fuga pericolosa, vennero,di prepotenza., alla ribalta. Erano scattate due figure modeste — Stablinski e Agut — ed erano riuscite a raggranellare quasi un minutodi-vantaggio; a circa 15 chilometri dal traguardo finale il loro successo sembrava sicuro, ■ ma Coppi suonò la sveglia: il plotone sotto l'azione del campionìssimo si ruppe in tante piccole pattuglie lanciate in un forsennato inseguimento, e la lotta fu cosi vivace che i due fuggitivi vennero acciuffati e la vittoria fu giudicata allo sprint. Una volata lineare: si aspettava il duello fra le due ruote-razzo dèlia compagnia, quelle di Darrigade e di Poblet. Lo spagnolo però non' fu capace di trovare uno spiraglio qualsiasi, impasticciò se stesso e chi — come Koblet — era rimasto alle sue spalle. Il campione di Francia ebbe di conseguenza vita abbastanza facile. Vinse di almeno una macchina e mezzo, e dietro di lui finirono Cieleska, Koblet, Barone e Poblet. Gli altri ex aequo: match nullo .cioè fra Bobet e Coppi. Tempo 2 ore 18'01", media km. 43,473.,Cifre chiare, non.si va cosi forte se non ci sono in ballo interessi e orgoglio. Fin qui la corsa, dietro le quinte interviste-fiume raccolte qua e là a spizzico, senza seguire un ordine. Gaul, il ragazzino lussemburghese ci conferma: «Farò il prossimo Giro d'Italia! >. Rolland, l'ex-maglla gialla dopo il malore di Poitlers, è guarito a tempo record e ieri era flerissimo dei complimenti di Coppi, al quale, cosi per la cronaca, sono andati gli applausi più poderosi. In Italia davvero nun ci si può immaginare la popolarità di Fausto in terra di Francia. In tutte o quasi le venticinque riunioni che il campionissimo ha partecipato dall'inizio del mese, il record d'incasso è crollato e quindi per evidenti motivi fra organizzatori e corridori si è ancora rafforzata la corrente di simpatia. Coppi però un pensierino al Tour che è appena finito, 10 regala ancora. Ci diceva: «Certo che se al Giro di Francia si fosse presentata una compagine italiana con 11 sottoscritto, con Magni, con Nencdnl, con Astrua, con. Fornara e con Coletto, eh, forse le cose sarebbero andate in modo diverso... ». Ma Fausto è diventato filosofo, prende il mondo come viene. E' rientrato ieri sera in Italia ma ritornerà Èreato in Francia, dove è npegnato per il 4, il 5, il 6, il 7, il 9 e VII agosto. Una parentesi in Italia per la selezione dei mondiali, quindi ancora in Francia e dt nuovo in Italia per tentare la conquista della maglia iridata. Il campione non nasconde le sue speranze, anzi sull'argomento chiacchiera volentieri. Ritiene che Bobet sia l'avversario più pericoloso; pensa a Gaul come a un uo¬ mo da tener d'occhio in modo particolare. Fausto non esige gregari al suo fianco. Proprio così è il Coppi « nuova edizione » che ieri ha dichiarato: « Io non ohde.dfl. niente .a, jaeasuno, inscio fare a Binda ». H commissario tecnico può disegnare una croce su uno dei crucci più pesanti. Da Coppi a Fornara passando, per Bobet. Una puntata sul Tour con il tre volte Maglia gialla. « Quando è stato sicuro di vincere il Giro di Francia 1955? ». « A Pau. Prima — ad Avignone — avevo però già ritrovato quella fiiduoia ohe avevo persa a causa della squadra italiana. Non capivo che sistema di corsa volessero adottare gli uomini di Binda: credevo che i tricolori partissero all'attacco e invece giuocavano in difesa ». Il programma di Louison? Pista, pista, pista (vale a dire soldi). Fono a pochi giorni dal campionato, poi viaggio a Roma in tèmpo per dare un'occhiata al percorso di Frascati. Cè una .maglia Iridata da difendere: non è cosa di poco conto. Quindi la Parigl-Tours e infine se mancheranno punti rr la Desgrange-Oolombo, Giro di Lombardia. Ed ecco .Fornai», .ti giatissìmo anche a Moni ry. «Che cosa ti sembra il Tour a ventiquattro ore di distanza? ». « Una bestia magari brutta, ma simpatica. CI, torno, ed voglio tornare per vincerlo. Quest'anno la cotta sui Pirenei mi ha tradito. E' stata colpa mia, ho mangiato qualche cosa che al Giro d'Italia era andata giù e che qui invece mi ha combinato il grosso guaio ». Una lezione di esperienza magari un po' amara, ma necessaria. Adesso la scena sul Giro di Francia si è chiusa, i suoi attori più in. vista sono Impegnati in lunghe tournées di riunioni. Ma oi vanno piano, non esagerano: l'appuntamento di Frascati batte ormai alle porte e non è facile che a Bobet riesca il formidabile doppietto. Gigi Beccaci™