Van Steenbergen con una rabbiosa volata batte l'italiano Benedetti sul traguardo di Tolosa

Van Steenbergen con una rabbiosa volata batte l'italiano Benedetti sul traguardo di Tolosa Vutii insieme (a 41 di m&dia) nella tappa più, hve>v>& del giva Van Steenbergen con una rabbiosa volata batte l'italiano Benedetti sul traguardo di Tolosa Fantini aveva "tirato,, in pista il compagno di squadra - Scodeller e Dottò ritirati - Qualche fischio per Louison Bobet durante il giro d'onore DAL NOSTRO INVIATO Tolosa, lunedì mattina. Sulla pista di Tolosa, in uno stàdio colmo di pubblico, tutto il plotone del superstiti del Tour si è battuto in una splendida volata per conquistare il successo nella sedicesima tappa del Giro di Francia. IA per n, vedendo che Fantini e Benedetti erano entrati in testa, abbiamo avuto l'illusione che la vittoria stesse per premiare i nostri velocisti, ma sul rettilineo d'arrivo è balzato fuori, irresistibile, Van Steenbergen. Tanto di cappello, niente da fare e niente da dire. Rik si è avventato come un falco sul traguardo e la resistenza magnifica dell'italiano è solo servita a conservare il secondo postò. Tutto, in classifica generale, naturalmente è rimasto come prima: Rolland maglia gialla e gli altri dietro di lui a distacchi invariati, una volta tanto le previsioni sono state scrupolosamente rispettate. Due soli assenti, Scodeller e Dotto, ritiratisi per strada. Il primo per stanchezza, il secondo per dolore: il Tour non è gara possibile per chi debba correre con la testa rappezzata da ben otto punti di sutura. * * Cronaca facile facile. Raduno ad Ax Les Thermes, dopo una giornata di riposo. La città è famosa, chi ha dei reumi se li cura qui in una vasca a cento metri dall'appuntamento dei corridori; i malati arrivano, si tolgono Te . scarpe, mettono i piedi a bagno. E guardano il Tour che si' prepara a partire. I/utile unito al dilettevole. Fa un caldo spaventoso. Ci rechiamo al controllo con Fornara e Pasqualino si asciuga già il sudore. "Verso Vuna e un quarto dopo mezzogiorno, mentre il sole na ridotto l'atmosfera a qualcosa di incandescente dove addirittura ci si muove a fatica, il raduno è finito e sì saluta Ax, cittadina piccola ma simpatica. Ci sono da percorrere 1ZS chilometri quasi interamente in discesa. Coletto, festeggiato per la conquista dei titolo di corridore più elegante, si è beccato uno splendido rasoio elettrico. Ci passa vicino e ci urla: « Adesso, almeno non mi viene più la barba! ». Il plotone si incammina con calma * * . Sedicesimo chilometro. Adesso l'andatura è sostenuta. Cohen si inebria aTto spettacolo della gran folla domenicale e tenta l'azione a sorpresa. Cinque minuti dopo lo ripescano. Scatta allora Ruby e la sua fuga dura cinque chilometri. M' difficile farla franca, le squadre nazionali francese, belga, italiana e spagnola, montano la guardia, magari spinte da opposti interessi. Vogliono tutti che si arrivi in gruppo, i francesi sperano- in Darrigade i belgi in Van Steenbergen gli italiani in Benedetti e Fantini gU spagnoli in Pobtet. Quest'ultimo, anzi, ha un avversario solo, il Van Steenbergen; gli si è attaccato alla ruota e non lo molla di un metro. Via i chilometri uno dopo l'altro. Arrivano le notizie dei ritiri di Scodeller e di Dotto, per i quali il ritmo era troppo sostenuto. Fuggono Oauthler e Colette, ma ,H riprendono. Poi è la volta di Mahé e Brankart che fanno la stessa fine; quindi Brankart tenta di nuovo in compagnia di Van Est e di Gauthier, sempre però col medesimo risultato Siamo ormai alla periferia di Tolosa, il pubblico è diventato folla, che stringe il Tour in una doppia, fittissima e vociante siepe di entusiasmo. A sei chilometri dall'arrivo l'ultimo scatto. Lo operano insieme alla disperata Gay, Forestier, Schneider e Pezzi, cui si aggiunge Ockers: disco rosso; a Tolosa la vittoria si deve giudicare in una volatona. * * Nello stadio irrompe la lunga fila indiana, un colpo d'occhio che è uno spettacolo. i ; e . Fantini è in testa, lo seguono nell'ordine Benedetti, Van Steenbergen, Poblet e Ockers. Fanno un mezzo giro, passano una prima volta sotto lo striscione e le posizioni non cambiano fino al rettilineo opposto all'arrivo, quando Benedetti, smanioso di vendicare lo scherzo patito a Narbonne, opera il suo spunto « saltando » Fantini. Lo s/qr_zo di Rino è poderoso, stacca ogni altro concorrente, compie la curva in testa e ancora in testa infila il rettilineo finale. Ma è partito troppo presto, Van Steenbergen, al largo, irrompe con estrema facilità e lo rimonta. Successo netto, senza discussioni, RrtctbllcuvBpmeficnR Rik sulle strade del Tour ha ritrovato il suo sprint di fronte al quale ci si può solo inchinare. Solo Poblet ha qualche protesta da fare. Borbotta che i belgi lo hanno chiuso, Ockers lo rimbecca e lo spagnolo allora sta zitto. Il pubblico reclama i suoi idoli, tia visto una emozionante volata, ora vuole i giri d'onore. Gira Van Steenbergen, gira Benedetti, e sono salve di applausi che si sentono a chilometri di distanza, gira Bobet e con gli evviva &è qualche fischio che vola, (chissà perchè) all'indirizzo del campione del mondo; gira Antoine Rolland ed è un trionfo. Il tifo ver la « maglia gialla » è assoluto, completo. Gli deve servire d'augurio per i Pirenei, dove il trentunenne coéqulpier di Louison, dovrà difendere con i denti il suo primato in pericolo. * * Van Steenbergen smonta di bicicletta. Un sorriso, almeno, il suo volto simpatico. « E pensare die volevo ritirarmi! ». « Possibile f E perchè f >. « Sono arrivato al Tour troppo grasso, non andavo avanti nemmeno a spingermi, ho sofferto le pene d'inferno. Poi, a forza di chilometri, ho perduto cinque chili e adesso sto meglio... ». « Che ne pensa della volata? ». « E' stata un capolavoro di regolarità ». < E dica: non aveva paura di Poblet t ». € Francamente no. Tutti i giornalisti belgi mi avevano messo in allarme sulle qualità di velocista dello spagnolo Vince tutti gli sprint del gruppo — mi raccontavano —. Ma io'non mi sono spaventato. Ormai sono, vecchio del me-, stiere, so che è differente fare la volata per il primo oppure per il settimo o per il quindicesimo posto. Poblet vìnce gli sprinta del plotone, è vero, ma quando davanti c'è già arrivato qualcuno; io vinco gli sprlnts quando davanti non c'è nessuno! ». Ovvero, la filosofia applicata al ciclismo. Gigi Boccacini Sulla pista di Tolosa, van Steenbergen è primo davanti a Benedetti, (Telefoto)

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