Tre corridori in libera uscita

Tre corridori in libera uscita ■DA MONACO A MAUSIMniA Tre corridori in libera uscita Gli assi non si sono impegnati eccessivamente - Buchonnet primo sull'Estere! Una foratura di Bobet e una caduta di Astrua - Rollanti sempre maglia gialla DAL NOSTRO INVIATO Marsiglia, lunedì mattina. Sul Tour è arrivato il caldo. Puntuale all'appuntamento la offensiva dei 34 gradi all'ombra ha assalito la corsa; tutti, atleti e seguito navigano ormai in un mare di sudore. Era già difficile questa prova a tappe, adesso sembra quasi impossibile e il primo effetto già lo si è avuto ieri: nella Monaco-Marsiglia ha vinto un regionale — Lucien Lazaridés — mentre gli assi si sono tacitamente quasi accordati in una specie di patto di non aggressione che è andato in fumo solò nel finale quando la battaglia si è accesa con discreta violenza; ma tutto è rimasto come prima: Rollanti maglia gialla e distacchi invariati. Solo Wagtmans ha superato Poblet nella classifica a punti. Duecentoquarantuno chilometri di fatica insomma, senza che forse ne valesse la pena. Un momento però: qualcuno non ha resistito al pur lieve trotto, qualcuno con le ossa ammaccate dalla caduta di venerdì ci ha rimesso le penne ed è stato costretto all'abbandono. Si tratta di Robic, un nome famóso, che torna a casa deluso. Peccato. Sul monte Ventoux e sui Pirenei « testa di vetro » il suo colpo lo avrebbe sicuramente tentato. * * Cronaca abbrustolita dal sole. Una sfilata pressoché ininterrotta di costumi da bagno. Ridottissimi per tutti, per gli uomini e anche per le donne. Uno spettacolo da ricordare le Folies Bergère. Gente in vacanza ad ogni modo, gente che coglie l'occasione per divertirsi al passaggio del Tour e che senza saperlo ricambia la cortesia: forse per noi infatti la visione è ancora più allettante. Raduno alle 9 davanti al palazzo del Principe .Ranieri. Le sentinelle, tanto é greve l'atmosfera, si so,io ritirate sotto il portone. Giunge anche Monti. Ha dormito poco durante la notte, borbotta, la spalla gli fa un male del diavolo. Ma gli sono arrivate all'orecchio alcune parole di Binda riguardanti la selezione per i campionati del mondo e Bruno, che a Frascati ci vuol essere ad ogni costo, stringe i denti e tira avanti. Passeggiata per il Principato, partenza alle 9£4. Commento-varietà in tutte le lingue europee: « Mamma mia, che caldo!>. * * La strada costeggia il mare, va su e giù. in strappi insignificanti e in lieve discesa. Qualcuno si arma di coraggio e tenta la fuga, ma poi le forze sul più bello gli mancano. Il plotone raggruppato continua la sua marcia, passando per Beaulieu, per Villefranche, per Cannes, per Antibes, per Juanles-Pins. Novità N. N. Sentiamo solo molti saluti rivoltici in schietto piemontese: <Ciao Turin! », e si attacca l'Esterel, un colle da due soldi che pure vale come Gran Premio della montagna, magari di quelli piccoli piccoli di terza categoria. I tecnici hanno appena detto: «Si va su senza scosse », ed ecco scattare Buchonnet, In un lampo prende il suo bravo vantaggio, dietro di lui solo Lucien Lazaridés e Darrigade, campione di Francia, credono che valga la pena di andargli dietro. Passaggi sulla cima: 1) Buchonnet; S) Darrigade a 15"; 3) Lazaridés con lo stesso tempo; 4) a l'IS" un cognome complicato, Cieleska che batte il plotone allo sprint. * * Finito. Può sembrare uno scherzo, ma è così. I « grandi » trovano che la fuga in atto non presenta pericoli ed anzi lasciano scappare anche Alomar. Dei quattro che sono al comando il primo — Lucien Lazaridés — è 68° in classifica generale, quindi, visto che è domenica, il foglietto della libera uscita è regolarmente timbrato. Alomar acciuffa i tre che pedalano davanti a lui e ormai Cè solo da registrare il distacco che aumenta. Il plotone ad un dato punto ha 8'. Il « dato punto » è situato nei pressi di un bar dove si vende un delizioso vinetto ghiacciato. Il nostro autista s'informa: — Come si chiama sto' nettare? — Mistinguett! — E perchè? — Perchè il bar è suo. Del resto Mistinguett è lì, non la vedet In effetti c'è, nessuno l'aveva notata. Anziana ma ancora sveglia di spirito ha voluto vedere iV Tour. E' la giornata del « varietà > del resto. A Cannes abbiamo già incontrato Nuto Navarrini. * * Torniamo alla corsa che si trascina. Nel gruppo c'è una fiammata: poblet che se ne va e Rolland che l'acciuffa. Dura tre chilometri giusti giusti. Nel plotoncino al comando intanto dramma di Buchonnet che prima di Tolone fora; insegue però c dopo la città è di nuovo con i tre compagni di avventura. La eterna solfa, il sole che cade a picco sulle teste come volesse incenerirle. Ora c'è uno strap po non lungo ma, data la distanza discretamente apprezzabile. Lazaridés che ha 3B anni e una voglia matta di vincere opera uno scatto e sulla vetta del cocuzzolo precede Alomar di 30 secondi, Buchonnet di 1' e 30",. Darrigade, piuttosto scoppiato, di B'. Anche nel plotone finalmente succede qualcosa. Tentano la sorte in molti, a Wagtmans il colpo riesce, soltanto Barozzi resiste all'olandese: i due transitano a 8'15" da Lazaridés, gli altri vengono su più piano, con i migliori nelle posizioni di avanguardia. * * Discesa su Marsiglia verso il velodromo, bellissimo, ma con qualche spazio vuoto. C'è Coppi ad aspettare il Tour, Coppi, Anquetil, Mirando, Martino ed altri atleti impegnati in una riunione di attesa. I giornalisti quasi dimenticano il Giro; li richiama alla realtà l'entrata in pista di Lucien Lazaridés e di Alomar. I due non sono degli assi in materia e fanno la volata a modo loro. Coppi è tifoso di Lucien, e Lucien vince di un soffio. Passa un minuto e qualcosa arriva: Buchonnet da solo; poi è il turno di Darrigade, di Wagtmans e di Barozzi; quindi viene la volta di Stablin3ki e di Van Est. Un altro grup petto sul quale Fantini impone il suo spunto ed ecco il grosso: sprint bruciante fra Poblet e Kubier; l'anziano svizzero ha la peggio. * * Classifica inviariata almeno nelle posizioni che contano e per noi è già un successo, I tricolori sono lieti che sia andata a finire così, la MonacoMarsiglia era una di quelle tappe che mettevano timore. Anche Monti è con gli altri, ha superato la prova con grande coraggio, ormai il peggio è passato. Di notevole nei ranghi un solo capitombolo toccato ad Astrua. Giancarlo, all'arrivo di Monaco, era flerissimo di essere stato con Pezzi l'unico italiano a non aver riportato cadute. Ieri il destino si è presa una maligna rivincita, il piemontese è andato per terra lungo tirato. Una sbucciatura alla mano sinistra e una leggera lesione al mignolo; non dovrebbe trattarsi di niente di grave. Fatto grosso: Bobet ha forato due volte, una subito dopo l'Esterel, l'altra verso il finale ad un chilometro o poco più dall'arrivo. La prima volta la squadra lo ha aspettato, la seconda volta Louison ha cambiato la bicicletta con il fratello Jean. E' nata qualche lievissima discussione se l'operazione fosse lecita o no, ma poi un preciso articolo del regolamento del Tour ha dato ragione al campione del mondo. Sei corridori fra i quali Robic sono scomparsi dalla scena, I superstiti ormai sono 87. In quanti arriveranno a Parigi? * * Oggi undicesima tappa Marsi glia-Avignone. Nemmeno trop pi chilometri, che sono 198, ma un'impervia montagna da scalare, il Ventoux. Un colle « pe lato », senza un albero, senza acqua, un colle tremendo che può decidere il Tour. Attaccherà Bobet, attaccherà Fornara o piuttosto non sarà ancora Gaul, il ragazzo delle salite, a dimostrare che quando la strada va verso il cielo noti cono sce avversari? Dalla cima del Ventoux fino al traguardo c'è poco più di un'ora di corsa, non tutti i ricongiungimenti saranno possibili. Oggi chi perde tempo in montagna arriva dopo. Il Giro di Francia insomma è ad una svolta, le difficoltà diranno chi più di ogni altro avrà risentito della fatica e del caldo, diranno se Antonini Rolland potrà sperare di continuare fino in fondo la sua magnifica avventura.' Gigi Boccacini t Mistinguette davanti al suo bar osserva il passaggio del Giro, di Francia. (Telefoto a « Stampa Sera >) — ■ -- ■